Cooperativa Asad: è tempo di bilancio sociale

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Cooperativa Asad: è tempo di bilancio sociale. Presentato nel corso di un incontro presso la Sala Fiume di Palazzo Donini a Perugia

   

Una mattinata all’insegna della Cooperazione Sociale quella che si è svolta giovedì 20 dicembre presso la Sala Fiume di Palazzo Donini a Perugia. La Cooperativa Sociale Asad, attiva suo territorio da oltre quarant’anni, ha approfittato delle imminenti festività natalizie per organizzare un incontro con la cittadinanza e presentare il bilancio sociale del biennio 2016/2017. Gli ultimi anni sono stati segnati da una pesante crisi economica, che si è ripercossa anche sul sociale ma che non è riuscita a fermare Asad: la Cooperativa infatti, dopo aver chiuso due bilanci in negativo, è tornata ad avere il segno più sul bilancio, senza ricorrere a tagli ma anzi, proseguendo con gli investimenti.

“Oggi accanto all’albero di Natale abbiamo il bilancio sociale 2016/2017 della Cooperativa Sociale Asad”, ha esordito la Presidente di Asad, Liana Cicchi, che ha poi delineato il percorso fatto dalla Cooperativa in questo biennio, ricordando le tappe più importanti.

“Questi anni sono stati importanti, caratterizzati da alcune parole: qualità, benessere, giustizia sociale e sviluppo. In questi anni abbiamo lavorato tutti, ciascuno nel proprio ruolo, per fare in modo che gli obiettivi che c’eravamo prefissati venissero raggiunti. Mi piace ricordare alcune cose che hanno caratterizzato questi anni: a giugno 2016 abbiamo inaugurato la Residenza Protetta Anchise, un sogno iniziato tanti anni prima, che due anni fa ha visto la sua concretezza. Oggi Anchise accoglie sessanta ospiti e presto autorizzeremo ulteriori venti posti letto, per cui è stato un po’ rispondere a quella che è la mission della Cooperativa: ovvero creare benessere per la comunità attraverso servizi che vanno a rispondere, in questo caso, ai bisogni degli anziani e delle loro famiglie. Allo stesso tempo si crea occupazione: in quella struttura, ad oggi, lavorano circa cinquanta persone, soprattutto giovani.

Nel 2016 abbiamo anche inaugurato un altro servizio, la Scuola Materna di Selci: abbiamo rilevato un ramo di azienda di una congregazione religiosa e questo ha fatto sì che anche un sevizio nuovo come quello della scuola materna, si aggiungesse ai servizi storici della Cooperativa. Nel 2017 abbiamo da ricordare il traguardo importante che abbiamo raggiunto come Cooperativa: i quarant’anni di attività, 1977-2017. La nostra storia è una storia lunga, fatta di persone che abbiamo incontrato e delle quali ci siamo presi cura. Siamo partiti da una piccolissima realtà nata a Perugia ma oggi siamo diventati una grande Cooperativa che occupa seicento persone, con un fatturato di circa diciassette milioni di euro e un capitale sociale che si è andato ad incrementare anno per anno. Noi non abbasseremo la guardia, continueremo a lavorare come abbiamo sempre fatto, cercando di fare il meglio per la nostra comunità ma soprattutto per le persone più fragili”.

Non è mancato da parte della presidente un accenno alla crisi economica ma la Cicchi ha voluto chiudere con un chiaro messaggio di speranza:

“La crisi non ha risparmiato nemmeno il mondo del sociale e anche la nostra Cooperativa è stata toccata da questa crisi veramente profonda: non è stata soltanto una crisi economica ma anche di valori e culturale. In questi anni difficili non abbiamo tirato i remi in barca ma abbiamo saputo investire e rilanciare: dopo due anni di bilanci chiusi in perdita, già nel 2015 abbiamo ritrovato il segno più nei nostri bilanci. Il messaggio da lanciare è che non ci si può limitare a gestire l’ordinario ma si deve rilanciare, anche in momenti di difficoltà”.

Non è voluto mancare all’evento l’Assessore alla Partecipazione e Associazionismo del Comune di Perugia, Dramane Diego Waguè, che ha portato i saluti del Sindaco Romizi e di tutta l’amministrazione, sottolineando più volte quanto sia prezioso il contributo di Asad per l’intera comunità:

“Il grosso lavoro della Cooperativa dà qualità alla città: quotidianamente agiscono sul disagio sociale portando aiuti concreti e questo aiuta le comunità, oltre che le famiglie coinvolte. Stiamo valutando di fare tante cose insieme a loro: una di queste è cercare di andare a premiare i volontari che nel corso degli anni si sono distinti per il merito, per il servizio che hanno reso. Non possiamo smettere di ringraziarli per l’enorme competenza che mettono sempre a disposizione; in questo momento di difficoltà economica, hanno saputo mantenere le professionalità, senza dover procedere a licenziamenti. Hanno operato in modo difficile ma senza mai interrompere il servizio.Agiscono da anni a fianco dell’amministrazione comunale facendo quello che ciascuno di noi, ciascun singolo anche se non associato, dovrebbe cercare di fare, ovvero dare una mano al prossimo”.

L’Assessore ha poi dato alcune anticipazioni circa un attesissimo evento che coinvolgerà Asad e le altre cooperative del territorio e che sarà l’occasione per poter dare i giusti riconoscimenti a tutti coloro che da anni ormai operano nel sociale:

“Tra poco dovrebbe uscire l’avviso ufficiale: stiamo cercando di andare a premiare i volontari che hanno più anni di servizio o quelli che si sono comunque caratterizzati con un gesto di volontariato qualificante. Verso al fine del mese di gennaio, stiamo programmando la data in modo tale che coincida con la festa di San Costanzo, patrono della città: si tratta di un riconoscimento ai cittadini che in tutti questi anni si sono dedicati, a volte anche gratuitamente, al servizio della collettività e spesso nessuno sa chi sono, rimangono nell’anonimato. Noi vogliamo che la città valorizzi quelle figure generose che in tutti questi anni hanno dato una mano: è una prima iniziativa che avrà luogo alla Sala dei Notari, alla presenza del Sindaco Romizi”.

Forte l’entusiasmo del Presidente di Legacoop Umbria, Dino Ricci:

“Oggi è una giornata importante per la cooperazione Umbra: Asad nel comparto della cooperazione sociale, è una delle punte di eccellenza. Il bilancio sociale è l’occasione per rappresentare alla società quello che la Cooperativa ha fatto concretamente in questi anni e si affianca al bilancio civile, quello fatto dai numeri.  Asad ha ottenuto in questi anni risultati estremamente importanti, in un periodo di grossa difficoltà economica complessiva, la riduzione delle risorse e con l’aumento delle richieste da parte di coloro che hanno bisogno di sostegno”.

A parlare di Asad e del suo impegno sul territorio anche Andrea Bernardoni, responsabile regionale delle cooperative sociali, delle imprese sociali e delle cooperative di comunità presso ARCS Legacoop Umbria

“Asad è una delle realtà, all’interno della cooperazione sociale, che ha una storia più lunga: lo scorso anno ha festeggiato i quarant’anni di attività e in questi anni ha dimostrato di riuscire a svilupparsi ma anche di saper resistere alla situazioni di difficoltà. Non avendo come fine quello del profitto, la Cooperativa nel momento del bisogno, riesce a condividere le responsabilità e a ridurre la marginalità garantendo però la durabilità dell’impresa e la stabilità del lavoro”.

“Un altro aspetto rilevante – ha proseguito Bernardoni – riguarda la capacità che ha avuto Asad di fare investimenti in un momento di difficoltà, con un coinvolgimento forte dei soci. Asad in Umbria è la Cooperativa in cui i soci hanno la quota di capitale sociale più alta: questo è un aspetto estremamente importante perché significa che la partecipazione non è una cosa soltanto dichiarata ma è sentita è reale, perché i soci non solo lavorano nella Cooperativa ma hanno apportato anche una quota significativa”.

Il responsabile della cooperazione sociale di ARCS Legacoop ha chiuso il suo intervento lanciando uno sguardo al futuro:

“Rispetto al futuro, la scorsa settimana è uscita un bando realizzato dalla regione Umbria e Asad se lo è aggiudicato non realizzando un progetto individuale ma realizzando un progetto di rete nell’area appenninica, quindi in un’area a forte criticità occupazionale e di sviluppo. Credo che la prospettiva di sviluppo futura per la cooperazione sociale e per Asad in particolare, sia quella di diventare dei veri e propri motori di sviluppo locale, quindi spostare progressivamente il proprio piano di attenzione, dal welfare allo sviluppo economico e sociale delle comunità in cui opera”.

Elena Sofia Baiocco