“Con la crisi di governo inevitabili problemi per la ricostruzione”

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La nota del Sindaco di Norcia Alemanno

“Una crisi di governo come questa genera inevitabilmente gravissimi problemi per la ricostruzione delle nostre città terremotate”.

   

A dirlo all’ANSA è il sindaco di Norcia, Nicola Alemanno, chiamato a commentare le dimissioni del presidente del Consiglio, Mario Draghi.

“Molti problemi li abbiamo risolti in questi anni, ma tanti altri devono essere ancora affrontati e se viene meno il governo, capite bene che tutto si deve rimandare e i tempi si allungano di nuovo. In attesa delle elezioni e di un nuovo Esecutivo, tante questioni che dovevamo affrontare proprio nei prossimi giorni – aggiunge il sindaco – saranno rinviate. Se tutto va bene ricominceremo a parlare delle nostre questioni a primavera prossima”.

Dai terremoti del 2016 si sono susseguiti cinque governi con premier Renzi, Gentiloni, Conte I, Conte II e Draghi.

“Questo è sufficiente per capire le condizioni in cui ci siamo trovati, spesso, a lavorare. La politica avrebbe bisogno di un nuovo assetto che richiede tempi lunghi. Per non incidere negativamente sugli equilibri socio-economici del Paese – dice ancora – occorrerebbe una presenza autorevole a capo del governo, al di sopra degli interessi di parte, capacità che la nostra classe politica sembra proprio aver perso e che Draghi avrebbe potuto incarnare perfettamente, anche dopo il 2023”. Anche se il sindaco, tra le questioni che hanno portato a questa “determinazione” dell’ormai ex premier, oltre a puntare il dito della responsabilità sul M5s e anche sul Pd, ci mette anche l’intervento dello stesso Draghi pronunciato ieri in Senato che “non ha facilitato la ricomposizione delle posizioni. Possiamo certamente pensare che avesse ragione da vendere ma la ragione da sola non basta. Uno statista sa anche questo”.