Si è svolta oggi, giovedì 29 maggio, alle 11:00, a Palazzo Donini, la presentazione dello spettacolo alla presenza della regista Claudia Calcagnile e di Antonella Grella, direttrice della Casa Circondariale.
Oggi, 29 maggio, alle 11:00, alla Sala Fiume di Palazzo Donini, è stato presentato Con il tuo sguardo, il nuovo spettacolo dellacompagnia Oltremura composta dalle attrici detenute del carcere di Capanne, con la direzione artistica e la regia di Claudia Calcagnile.
Si ringrazia il Fondo di Beneficenza ed opere di carattere sociale e culturale di Intesa Sanpaolo per il sostegno al laboratorio Oltremura.
Lo spettacolo Con il tuo sguardo è stato realizzato con il patrocinio dell’Assemblea legislativa della Regione Umbria e del logo dell’Assemblea stessa, nell’ambito del progetto Tra carcere e comunità: l’Umbria per l’inclusione sociale.
Alla conferenza stampa sono intervenute Antonella Grella, direttrice della Casa Circondariale di Capanne e la regista Claudia Calcagnile.
«Si tratta di un’iniziativa preziosa, dedicata finalmente alla sezione femminile che, essendo molto meno numerosa di quella maschile, è meno di frequente destinataria di questo tipo di progetti – ha dichiarato Antonella Grella – Ma queste donne esistono, vivono la dolorosa condizione dello sradicamento e hanno bisogno di essere accompagnate nel processo che permetterà loro di ripensarsi come soggetti attivi nella società. L’emozione e l’entusiasmo che già si respirano credo saranno di incentivo, nei prossimi anni, per altre detenute. Un vero invito a dirsi: posso farlo anche io».
«Sì, queste donne esistono. E hanno, come tutti noi, bisogno di essere guardate. È questo il significato del titolo dello spettacolo – ha aggiunto Claudia Calcagnile – Abbiamo ragionato, insieme alla dramaturg Francesca D’Agnano, sul tema delle architetture difensive, e su quello dei legami. Ma sono state le interpreti a offrire il vero materiale di partenza, con le loro improvvisazioni e le loro parole. Ci siamo occupate del volto meno rassicurante dei legami, delle zone di ombra: tutti abbiamo paura di essere toccati o feriti, tutti costruiamo delle protezioni e tutti abbiamo bisogno di essere riconosciuti dallo sguardo altrui. L’impianto scenografico, che destruttura la frontalità dello spazio tradizionale, riflette questa ricerca: le barriere possono essere scomposte, abbassate. Anche quelle che separano la popolazione detenuta e quella civile».
Lo spettacolo andrà in scena, presso la Casa Circondariale di Capanne, nei giorni 10 giugno (in anteprima per la popolazione femminile detenuta) e 12 giugno, alle ore 18:00, in replica aperta al pubblico.
L’accesso al carcere richiede la compilazione di un form online entro e non oltre il 30 maggio: