C’è un punto interrogativo sul futuro di Ardemagni a Perugia

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Sono passati pochi mesi da quando Matteo Ardemagni, nel giorno della presentazione delle divise ufficiali del Perugia, intonava cori da stadio e si candidava a diventare uno degli idoli della stagione. Presupposti che non hanno trovato riscontro con la realtà. Ardemagni nel girone di ritorno ha cercato di fare la sua parte, come dimenticare la prestazione di Terni e i sei gol realizzati, ma non è stato sicuramente valorizzato da alcuni scelte tecniche; ed ora si ritrova a valutare con attenzione il suo futuro. Soprattutto dopo l’arrivo di Rolando Bianchi e dopo i “mugugni” di alcuni tifosi, che nell’ultima uscita contro il Vicenza al “Curi” non lo hanno certo osannato. Il procuratore Stefano Lombardi resta alla finestra per valutare possibili alternative. Al momento non ci sono proposte concrete, visto che Santopadre non perde mai occasione per dichiarare incedibile l’attaccante lombardo, scoraggiando i possibili pretendenti. Una situazione che, eventualmente, potrà sbloccarsi se lo stesso Ardemagni deciderà di iniziare a “guardare fuori dalla finestra”. Le partite contro Pescara e Crotone potrebbero diventare molto significative per il suo futuro. Perugia resta al primo posto, ma se Bisoli continuerà a giocare con il 4-3-3 e Ardemagni rimarrà collocato in seconda fila, rispetto alla gerarchie di formazione, non è detto che le cose cambieranno. Pescara, Novara e Cesena, restano ai piedi della finestra, nell’attesa di un cenno. Santopadre e Goretti, probabilmente altrettanto. Se dovesse uscire Ardemagni, tornerebbe buona la pista Marilungo.