Benvenuti genitori, presentato a Perugia il progetto rivolto ai genitori

317
   

TUTERI: “VOGLIAMO SOSTENERE I GENITORI PER FAR EMERGERE COMPETENZE E POTENZIALITA’”

E’ stato presentato venerdì 16 giugno nella sala della fondazione Sant’Anna il progetto “benvenuti genitori” promosso dal Comune di Perugia in collaborazione con l’USL Umbria 1 e il Dipartimento di Filosofia, Scienze Sociali, Umane e della Formazione dell’Università degli Studi di Perugia allo scopo di offrire ai genitori l’opportunità di ricevere informazioni puntuali e scientificamente valide e su tutto quello che è bene sapere (e si può fare) per lo sviluppo del bambino nei primi 1000 giorni di vita, sulle buone pratiche che possono favorirlo (lettura condivisa, esperienza sonora, giocare con poco) e soprattutto di conoscere quanto i servizi territoriali (Azienda sanitaria, punti nascita e consultori familiari, nidi e centri di informazione per le famiglie, biblioteche, il centro che si occupa dei migranti) già mettono a disposizione.  Il progetto è stato affidato al Centro per la Salute del Bambino (CSB), un’organizzazione senza fini di lucro nata nel 1999 che opera in Italia e a livello internazionale per sviluppare, valutare e diffondere programmi di supporto alla salute e allo sviluppo cognitivo e socio-relazionale del bambino e alle competenze genitoriali, quali Nati per Leggere, Nati per la Musica e Un Villaggio per Crescere, che pongono particolare attenzione al lavoro coordinato e integrato tra operatori di diversi servizi.

Presenti all’incontro il vicesindaco e assessore a Scuola, Salute e Politiche per l’Infanzia e l’Adolescenza Gianluca Tuteri, il responsabile del progetto, il pediatra e presidente del CSB Giorgio Tamburlini, Giorgia Gizzi, psicologa e collaboratrice del progetto, Roberta Migliarini, Dirigente Area Servizi alla Persona del Comune di Perugia, Francesca Fiandra, Responsabile Area Professionale Ostetrica USL Umbria 1, Ilenia Filippetti, Dirigente Servizi Educativi e Scolastici del Comune di Perugia, Samantha Bonucci, Coordinatrice Pedagogica del Comune di Perugia, Claudia Mazzeschi, Professoressa Ordinaria di Psicologia Dinamica, Dipartimento di Filosofia, Scienze Sociali, Umane e della Formazione.

L’INTERVENTO DEL VICE SINDACO

Le due gambe su cui si regge la buona educazione dei bambini– ha esordito Gianluca Tuteri – nei primi mille giorni di vita sono un nido di qualità e la famiglia. In questa fase della vita è fondamentale, in particolare, il ruolo dei genitori ma è parimenti importante il cosiddetto “nido precoce” purché sia di qualità. Tuteri ha spiegato come nei primi 4 anni di vita ogni bambino è diverso dagli altri ed è pronto a sviluppare le proprie potenzialità in maniera decisiva rispetto alla futura vita da adulto; per questo l’Amministrazione sta lavorando con progetti volti a garantire pari opportunità di sviluppo per tutti.

Nell’esprimere orgoglio per quanto il Comune di Perugia sta facendo in questo ambito, Tuteri ha citato Quintiliano che, duemila anni fa, teorizzò l’importanza del ruolo dei genitori nei primi mille giorni di vita.

“Ecco perché come Amministrazione non possiamo non tenere conto di questo; ecco perché abbiamo deciso di mettere in campo questo progetto che si unisce ad altri interventi già sviluppati per rendere il servizio 0-6 accessibile a tutti. Il nuovo progetto che presentiamo oggi è finalizzato a sostenere i genitori, facendo emergere le loro competenze e potenzialità nella cura del bambino. E’ fondamentale, infatti, dare alle famiglie la certezza che esistono servizi efficienti ed efficaci che hanno una valenza ben maggiore dei bonus cosiddetti “spot”.

Tuteri ha confermato che il progetto non sarà fine a sé stesso ma ha l’ambizione di poter proseguire a lungo nell’ambito delle istituzioni educative del Comune grazie alla partnership con asl ed università. Il percorso di formazione genitoriale dal prossimo anno scolastico sarà aperto a tutti (non solo ai genitori di bambini iscritti ai servizi dell’ente) con premialità finale per chi avrà completo tutto l’iter proposto.

INTERVENTI

I primi mille giorni – hanno spiegato gli organizzatori con il prof. Tamburlini— quel periodo che va dal concepimento ai due anni — sono il terreno su cui si camminerà per tutta la vita, sono il tempo in cui si gettano le fondamenta delle competenze future. Questo perché è massima la capacità del cervello di apprendere, grazie alle capacità degli adulti di riferimento, all’ambiente fisico e relazionale in cui i bambini e le bambine crescono e alla quantità e alla qualità delle esperienze che hanno l’opportunità di fare. Dalla responsività degli adulti di riferimento, ovvero dalla loro capacità di cogliere i bisogni e i segnali del proprio bambino e di rispondervi con interesse e affetto, dipenderà molto del suo sviluppo. In riferimento a questo è stato detto: “se si cambia l’inizio della storia, si cambia tutta la storia”.

Il progetto Benvenuti genitori rappresenta la prima esperienza in Italia condotta in una città capoluogo, in cui si cerca di mettere assieme tutti i servizi per l’infanzia e le famiglie all’interno di un sistema coordinato.

“Benvenuti genitori” ha l’obiettivo ambizioso di lasciare in eredità alla città un sistema funzionante, in cui gli operatori dei diversi settori collaborino al meglio nel venire incontro ai bisogni delle famiglie e in particolare dei neogenitori. In questo periodo, oltre alla formazione per operatori, il progetto organizzerà eventi e momenti di confronto e dialogo con le famiglie per favorire un’esperienza coerente con il documento “Una buona partenza per tutti”proposto proprio dal CSB.

Dunque ha spiegato Tamburlini si deve lavorare affinché l’interazione familiare diventi adeguata trasformandosi in una genitorialità responsiva che sappia cogliere i bisogni del bambino, rispondere, dare supporto, incoraggiare. Ecco perché si punta a coinvolgere i genitori, favorendo la relazione tra loro fin dalla fase prenatale.

L’obiettivo è aggiungere a quanto il Comune di Perugia già fa ulteriori buone pratiche, costruendo un percorso condiviso dai protagonisti della rete.

E’ stata la psicologa Giorgia Gizzi a chiarire che ai genitori verranno forniti degli spazi di ascolto, dove saranno presenti professionisti psicologi e non solo, pronti a supportare le famiglie lavorando a stretto contatto con gli altri partners del progetto, come asl, servizi comunali, ecc.

Fino a luglio il progetto sarà presente:

presso il consultorio di San Marco, mentre al centro per bambini e bambine di Castel del Piano il lunedì dalle 15.30 alle 17.30 verranno offerti incontri per bambini e genitori.

Altri incontri sono in programma nelle biblioteche Biblionet (Centro Euliste di Ponte San Giovanni), Sandro Penna a San Sisto e Arconi,. Dal punto di vista del sostegno sociale il punto di riferimento è l’ufficio di cittadinanza Tevere di Ponte San Giovanni.

Informazioni scrivendo a info@benvenutigenitori.it o consultando il sito perugiaeducare.it.

A fornire un quadro dei servizi comunali sono state la dirigente d’area Roberta Migliarini, la dirigente dell’U.O. servizi scolastici Ilenia Filippetti e la coordinatrice pedagogica Samantha Bonucci.

Migliarini ha riferito che nella città di Perugia, come in molte altre realtà italiane, c’è un problema di denatalità con saldo negativo tra decessi e nascite in forte crescita. E’ questo un tema, dunque, su cui occorre lavorare.

Migliarini ha spiegato che il Comune di Perugia fornisce molti servizi alla persona ma sta lavorando per metterli in rete creando il cosiddetto welfare di comunità. Ciò nasce dalla verifica del fatto che si fanno più figli nei paesi (es. quelli nordici) dove c’è una forte tenuta dei servizi e non dove si concedono maggiori contributi.

Ilenia Filippetti ha rimarcato l’importanza della frequenza al nido per favorire lo sviluppo dei bambini. Per questo il Comune ha operato alacremente per aumentare la propria offerta tramite una sinergia integrata tra pubblico e privato. I numeri lo confermano: a settembre 2023 saranno 770 i posti offerti con forte aumento dei posti in convenzione che passano dagli 86 del 2021 ai 184 del 2023. Nonostante la crescita del numero dei posti offerti, resta importante la domanda a conferma del fatto che c’è una richiesta in aumento rispetto ad un servizio di qualità.

Filippetti ha confermato la crescita anche della presenza di bambini disabili (16 nel 2022 rispetto agli 11 del 2021) per i quali è garantito uno specifico supporto.

Samantha Bonucci, infine, ha spiegato che gli educatori del Comune nello 0-6 sono parti integranti di un sistema di relazioni ed hanno un’influenza decisiva per la crescita di ogni bambino e bambina. Il gruppo di lavoro è “comunità educante”, spazio tendenzialmente aperto, fondato sui valori della “pariteticità” e della “collaborazione”. Nei nostri servizi educativi ci impegniamo affinchè il gruppo di lavoro assuma insieme ad ogni famiglia il concetto di co-responsabilità: infatti da alcuni anni, all’inizio di ogni anno educativo genitori ed educatori/insegnanti insieme al proprio coordinatore pedagogico elaborano un patto che viene firmato da tutti e che segna solo l’inizio di un percorso nuovo o rinnovato insieme.