Assisi, centri estivi: c’è ancora la possibilità di iscriversi

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Assisi, centri estivi: c’è ancora la possibilità di iscriversi. Il sindaco e l’assessore Paggi incontrano i bambini e i ragazzi

   

È ancora possibile effettuare l’iscrizione ai centri estivi per bambini e ragazzi che, partiti lunedì,  si svolgeranno fino al 6 agosto, dal lunedì al venerdì (dalle 8 alle13), nelle aule scolastiche e negli spazi verdi circostanti l’istituto scolastico “Galeazzo Alessi”, in via Toti, a Santa Maria degli Angeli. La domanda va presentata presso i laboratori Archimede in via Patrono d’Italia 66/B sempre a Santa Maria degli Angeli. Il bando è pubblicato sul sito istituzionale www.comune.assisi.pg.it

Da un punto di vista organizzativo, la gestione del servizio è affidata a soggetti qualificati e i destinatari sono strutturati in due fasce, bambini da 3 a 6 anni, e ragazzi da 7 a 12 anni (possono essere accolti anche bambini che necessitano di assistenza personale specialistica).  I centri estivi sono un’opportunità sia sotto la veste di offerta ricreativa-educativa perché si svolgono attività e laboratori sia sotto forma di sostegno alle famiglie.

Il sindaco Stefania Proietti e l’assessore ai servizi socio-sanitari Massimo Paggi hanno fatto visita ai primi gruppi e i bambini e i ragazzi hanno gradito l’arrivo degli amministratori a cui hanno rivolto anche domande curiose.

“Intrattenerci con i nostri piccoli – hanno detto il sindaco e l’assessore – è stato un bel momento di spensieratezza, di ritorno alla normalità dopo l’anno vissuto al chiuso senza contatti con i coetanei a causa della pandemia. Come amministrazione non abbiamo avuto dubbi nell’organizzare e finanziare i centri estivi perché siamo tutti consapevoli del danno psicologico inferto alla socialità che per i bambini e i ragazzi è fondamentale per una crescita sana e la privazione per tanti lunghi mesi è un problema che riguarda tutti, in primis le famiglie ma anche le istituzioni. Proprio per questo abbiamo deciso di dare ulteriore tempo ai genitori per le iscrizioni e di non bloccare i termini perché ci rendiamo conto delle difficoltà che si sono vissute e ancora si vivono.”.