Assisi, baby gang sotto i riflettori: media digitali e rischi per i giovani

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L’evento si terrà al Digipass di Assisi, in collaborazione con l’associazione St.art

Gli organizzatori: “Nei decenni tra i ragazzi si è passati da ‘facciamo una Rock Band’ a ‘facciamo una Gang'”.

Lunedì 14 marzo  si svolgerà al Digipass di Assisi l’incontro “To be or not to be in a trap 2”.

L’incontro sarà focalizzato sul fenomeno delle Baby Gang (rischio già segnalato nel primo incontro svoltosi al POST di Perugia qualche mese fa, ancor prima dei recenti fatti di cronaca), una deriva comportamentale ispirata da modelli sociali deviati indotti anche da video e testi.

Saranno fatti visionare 5 video musicali popolarissimi tra adolescenti e i relatori esporranno le loro esperienze operative territoriali di intervento e progettuali rispetto a tali tematiche.

Il Digipass di Assisi, gestito a partire dal settembre 2021 dal POST di Perugia insieme alla Cooperativa Sociale FARE di Assisi, ospita l’evento per aiutare a diffondere consapevolezza e su un tema di grande attualità. Il digitale è il cuore del progetto Digipass e le attività di sportello insieme all’organizzazione di eventi di informazione come “To be or not to be in a trap 2” sono fondamentali per supportare ed educare la comunità ad un uso consapevole degli strumenti digitali.

“Fondazione POST, in collaborazione con DigiPASS Assisi e Fare Coop. sociale, dopo poco più di un anno – afferma Francesco Gatti, presidente Fondazione POST – torna ad occuparsi di una delle tematiche che più le sta a cuore. Quella dell’educazione dei giovani, nel superamento della povertà educativa, che diventa anche povertà di valori e di contenuti, è una delle piaghe più rilevanti al terzo anno di pandemia. Il superamento di questo dramma sociale e sanitario lascia segni indelebili sul corpo e sullo spirito dei giovani, e, grazie al confronto con tutti i soggetti coinvolti in To Be or non To Be in a Trap – 2, l’evento può essere volano di crescita culturale e di educazione, nel pieno rispetto degli obiettivi statutari del POST. Un ringraziamento particolare a Vincenzo Cerquiglini, ideatore e motore dell’evento, e a tutti i protagonisti”.

“Questo progetto di approfondimento tematico itinerante – dichiara il presidente di Start Vincenzo “Viceversa” Cerquiglini – nasce nel 2019 e parte dai contenuti audiovisivi diffusi attraverso il digitale, in cui le nuove tendenze giovanili percorrono vie sempre più borderline ed esprimono tra i giovanissimi profondo disagio massificato, in cui i modelli di riferimento sono esclusivamente, o comunque predominanti, riconducibili ad una sub-cultura periferica globale che esalta il ‘malvivere rispetto al benessere’. Nulla di nuovo nelle tendenze musicali alternative dell’ultimo mezzo secolo, personalmente seguo tali fenomeni da 40 anni, ma l’aspetto da analizzare, approfondire ed arginare è l’età sempre più bassa di tali fruizioni (under 14) ottenuta attraverso il ‘digitale dilagante’ che a macchia d’olio diffonde attraverso milioni e milioni di visualizzazioni tali contenuti. I risultati di tutto ciò in termini di emulazione cominciano ad essere visibili ovunque basti pensare al fenomeno delle ‘baby gang’, che è solo la punta dell’iceberg in termini di criticità del fenomeno. Nei decenni tra i ragazzi si è passati da ‘facciamo una Rock Band’ a ‘facciamo una Gang’. La musica fotografa le culture giovanili nel presente e nel divenire, non più trasgressive per una minoranza ma totalmente massificate; in questo bisogna essere profondamente consapevoli”.

“Con la nostra associazione – prosegue Federica Pascoli, Associazione contro il Bullismo Basta il Cuore – ci siamo occupati spesso di disagi giovanili, di malcontenti legati alla crescita, di discriminazioni subìte a scuola e fuori. Ora, dopo due anni di pandemia e chiusure (sia fisiche che mentali) gli adolescenti stanno gridando i loro bisogni e lo stanno facendo in modo eclatante, organizzato, errato, se vogliamo, ma stanno comunque denunciando il grande gap che stanno vivendo. Sono cambiati gli obiettivi, sono cambiati gli schemi, la cultura si è abbassata e con lei tutti i valori che ne derivano. Bisogna ascoltarli e trovare loro delle alternative che non li portino alla deriva, magari usando il loro linguaggio, i loro “miti”, cercando sempre la chiave di lettura adatta a catturare la loro attenzione”.

L’evento è a capienza limitata ed è obbligatoria la prenotazione. Per informazioni o per prenotare è possibile telefonare al numero 075813448 o mandare una mail a digipass@comune.assisi.pg.it. L’ingresso è gratuito e per accedere alla sala è necessario avere green pass in corso di validità.