Arranca la capacità brevettuale delle imprese in Umbria

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A Perugia cresce il numero delle imprese
   

Nell’Umbria segnata dalla pandemia arranca la capacità brevettuale delle imprese: nel 2020 sono stati depositati 356 marchi (di cui 309 a Perugia) e dieci brevetti (di cui otto a Perugia). I dati sono stati diffusi dalla Camera di commercio del’Umbria in occasione della Giornata mondiale della tutela della proprietà intellettuale.

Dagli stessi – spiega l’ente – emerge che la tutela della proprietà intellettuale, della conoscenza delle sue ricadute tra gli imprenditori umbri è un terreno ancora da coltivare.

I modelli di utilità (il modello si utilizza per proteggere una modifica di oggetti esistenti ndr.) sono stati dieci in tutta la regione, 16 i modelli ornamentali.

Se si accendono i riflettori sul 2019, il contesto in Umbria non cambia in particolare per i brevetti. Le richieste di brevetto per invenzione depositate nella regione sono state 12 mentre per i marchi, sono stati 505 “La fotografia sulle domande di brevetto pervenute presso i nostri uffici – sottolinea il presidente della Camera di commercio dell’Umbria, Giorgio Mencaroni – non è incoraggiante, per questo il nostro ente è impegnato anche a diffondere la cultura brevettuale tra le imprese, scarsamente presente soprattutto tra quelle di piccola e piccolissima dimensione, che sono quelle maggiormente presenti nella nostra regione”.

“Vogliamo diffondere la cultura secondo cui investire nella propria azienda significa anche valorizzare e tutelare la proprietà industriale, registrare marchi e brevetti, per tutelare i titoli ma anche per affrontare i rischi presenti nel commercio elettronico o al contrario coglierne le opportunità, per muoversi nei contesti europei” conclude il presidente Mencaroni.

La Camera di commercio dell’Umbria nel solco di questo impegno sta cogliendo le opportunità offerte dalla progettazione europea e già da due anni ha aderito al progetto Ippi di cui è capofila (Ip Play with it), www.ippiproject.it rivolto ai giovani studenti e ai loro insegnanti. Il progetto sensibilizza le giovani generazioni alla tutela della proprietà intellettuale e alla lotta alla contraffazione.