Aperta la stagione espositiva del Palazzo del Vignola di Todi

1061
   

Ha aperto nel segno dell’approfondimento la nuova stagione espositiva del palazzo del Vignola di Todi. Giovedì 2 aprile, infatti, il giornalista Magdi Cristiano Allam ha offerto ai cittadini intervenuti un focus su ‘Satira: tra libertà d’espressione e censura violenta’. Nel frattempo, al di là della parete della sala conferenze del palazzo tuderte, tre opere rare hanno dato il benvenuto ai visitatori: un’edizione pregiata del documento storico noto come ‘La regola’ di San Francesco d’Assisi, realizzata a Venezia nel 1474, e due vedute di Roma di fine Cinquecento. Nella lectio magistralis di Allam, l’analisi degli ultimi attentati, da Charlie Hebdo di Parigi al museo nazionale del Bardo a Tunisi, quella delle specifiche tipiche dell’estremismo islamico, quella dell’integrazione in Europa dei musulmani per finire con la proiezione futura del continente dal punto di vista demografico, della sicurezza delle nazioni, della stabilità dell’Unione europea sempre rispetto ai fenomeni di migrazione dei popoli mediorientali. “Abbiamo scelto una voce illustre del mondo del giornalismo – ha detto Francesco Tofanetti, presidente di Marte onlus, soggetto gestore del palazzo storico tuderte – per approfondire questo argomento che ritroviamo in una delle nostre due mostre all’interno del palazzo. Ci aspettiamo una grande partecipazione così da rivitalizzare sempre più le attività di questo centro della cultura, per Todi e per l’Umbria”. Tofanetti ha poi ringraziato l’amministrazione comunale di Todi per il patrocinio alla manifestazione e la società ‘Equilibrio dei sensi’ per la collaborazione. Mentre al secondo piano, infatti, fino a domenica 19 aprile, saranno visibili le 40 tavole che compongono ‘La grande guerra nella cartografia satirica europea’, il primo piano ospiterà, fino a domenica 12 aprile, il ritorno dell’antiquariato a Todi con ‘Veneranda antiquitas Le cose belle del passato’. “La mostra della satira – ha spiegato il collezionista Gianpietro Brandozzi, curatore dell’esposizione – in questo momento è particolarmente interessante. Ci fa riscoprire un modo di vedere, quello satirico, che abbiamo un po’ perso e che nasce come esercizio colto, raffinato ed elegante per andare a colpire alcuni aspetti legati alla politica, in questo caso, nella fine Ottocento, all’espansionismo coloniale e alla alleanze in Europa”. “Metteremo in mostra i pezzi di oltre 15 espositori, dall’Umbria e dal centro Italia – ha detto l’antiquario, curatore della mostra, Giuseppe Liberatore –. Ci sono da vedere mobili del Cinquecento e del Seicento, pezzi del Settecento, sculture neoclassiche e, inoltre, uno stand di stoffe pregiate risalenti al XV XVIII secolo”.