Amelia: un comitato per inserire Rio Grande tra i “Luoghi del Fai 2020”

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Foto: wikipedia

Amelia: un comitato per inserire Rio Grande tra i “Luoghi del Fai 2020”. Lo annuncia l’amministrazione comunale

   

Un comitato promotore è stato appositamente creato per promuovere il bacino del Rio Grande come “Luogo del cuore Fai 2020”. Lo annuncia l’amministrazione comunale che punta sul recupero dell’area naturalistica appoggiando la scelta fatta dalla delegazione Fai di Terni in collaborazione con la pro loco di Amelia, l’associazione Amici del Rio Grande e le sezioni amerine di Italia Nostra e Legambiente. Obiettivo del comitato è estendere la partecipazione al censimento Fai e promuovere una consistente raccolta di voti per attrarre l’attenzione necessaria sul Rio Grande di Amelia al fine di una sua reale rinascita.

“Il Rio Grande è luogo di suggestiva bellezza e rappresenta, da generazioni, un carattere identitario per tutti gli amerini”

commenta il sindaco di Amelia, Laura Pernazza che sottolinea l’importanza della raccolta voti per orientare importanti finanziamenti sul recupero di questo bene.

“E’ stato per secoli – sottolineano in un comunicato la delegazione Fai e il comitato promotore -una fondamentale risorsa idrica per il territorio circostante. Oggi è in gravi difficoltà derivanti dalla mancata manutenzione e dal conseguente progressivo interramento dell’alveo. Incastonato nel complesso dei Monti Amerini e con essi Sito di Interesse Comunitario (SIC), il bacino del Rio Grande è un torrente tributario di sinistra del Tevere che nei pressi dell’antica città di Amelia incontra due sbarramenti costituiti da una diga a monte, di probabile impianto romano interamente ricostruita nel Duecento e restaurata più volte nel corso dei secoli e da un’ulteriore diga a valle anch’essa tradizionalmente attribuita all’età romana con interventi successivi, sulla quale dal 1880 insiste il ponte oggi attraversato dalla strada SS205. Le due dighe hanno fornito al territorio una fondamentale risorsa economica dato che la forza motrice dell’acqua ha alimentato per secoli ben cinque mulini tuttora visibili lungo il corso del bacino che oggi potrebbe invece essere una risorsa ambientale, turistica, sociale e culturale di altissimo pregio per la valorizzazione dell’intero territorio”.

Fino al 15 dicembre si potrà votare luoghi o beni ai quali si è particolarmente legati e che si vorrebbero proteggere, valorizzare e far conoscere. I più votati e quelli che avranno raggiunto almeno duemila voti concorreranno a presentare un progetto di valorizzazione per ottenere lo stanziamento di un contributo economico o un’istruttoria presso gli enti di tutela da parte del FAI.