“La vita in gioco” –Domani all’Auditorium Marchesini evento per riflettere sul fenomeno della ludopatia. Modalità innovativa per affrontare l’argomento
A Castiglione del Lago giochi d’azzardo “sotto processo”.
E’ in programma per sabato 19 novembre a partire dalle ore 9 presso l’Auditorium “Franco Marchesini” (dell’Associazione Amici della Scuola di Musica del Trasimeno APS), il processo pubblico sui giochi d’azzardo. Una modalità nuova per riflettere ed interrogarsi sul fenomeno complesso della ludopatia.
L’evento, dal titolo “La vita in gioco”, è organizzato dall’Unione dei Comuni del Trasimeno in collaborazione con il CesVol, attraverso i fondi destinati dalla Regione Umbria al contrasto alla ludopatia, ed ha il patrocinio della Usl Umbria1.
Dopo i saluti istituzionali dell’Assessore alle Politiche sociali dell’Unione dei Comuni del Trasimeno, Giulio Cherubini, e del direttore del Distretto del Trasimeno Emilio Abbritti, prenderà dunque il via il processo sui giochi d’azzardo con Simona Ardesi, avvocato esperto in diritto di famiglia, nei panni del Presidente della Giuria popolare, e con Claudio Renzetti e Claudio Cippitelli ad indossare le toghe ed incrociare le armi dialettiche, rispettivamente, per essere l’accusa e la difesa sui giochi d’azzardo.
Verranno quindi sentiti i testimoni, professionisti che per i loro ruoli hanno una visione privilegiata del fenomeno dei giochi d’azzardo: il gestore di un bar, operatori dei servizi sociali e socio-sanitari, il comandante di Polizia Municipale, il direttore di banca, il volontario dell’associazione Libera Umbria.
La giuria popolare presieduta dall’avvocato Ardesi sarà composta da un docente, un medico di base, un assessore, un volontario ed un giornalista.
A conclusione della mattinata il verdetto, o meglio le raccomandazioni che scaturiranno dal processo, che terranno anche conto delle valutazioni da parte del pubblico, saranno poi lette dalla Presidente di Giuria popolare.
“Non c’è bisogno di allontanarsi dai nostri territori per incontrare persone che dilapidano i propri risparmi con i giochi d’azzardo – fanno osservare gli organizzatori -: lotto, superenalotto, scommesse ippiche o sportive, bingo, gratta e vinci, fino ad arrivare alle forme più tecnologiche come videolottery, slot machine, giochi online. Giochi che da ludici diventano totalizzanti. Dipendenze che diventano patologiche e che svuotano le persone della propria volontà e della propria identità, segnandone le vite”.