“Innamorati di Orvieto” #2 edizione: 100 foto-cartoline d’amore per la città spedite nel giorno di San Valentino

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Cento cartoline d’amore per la Città, un invito all’Italia e al Mondo a tornare ad Orvieto quando sarà possibile riprendere a viaggiare. Sono state spedite da Orvieto nella giornata di San Valentino da altrettante coppie di orvietani, in rappresentanza di numerose associazioni e categorie della città, che hanno partecipato alla seconda edizione di “Innamorati di Orvieto”.

L’iniziativa, promossa dall’Amministrazione Comunale e rivista alla luce dell’emergenza sanitaria ancora in corso, lancia la collaborazione tra il Comune di Orvieto e PemCards, la start up toscana che ha reinventato in chiave moderna la vecchia cartolina. Attraverso una app e un francobollo digitale è possibile infatti confezionare e inviare tramite smartphone una cartolina che viene spedita e arriva fisicamente a casa del destinatario scelto. Una cartolina “parlante” visto che, oltre al tradizionale messaggio, riporta un qr code che rimanda a un sito web, in questo caso il sito di promozione turistica della città www.liveorvieto.com .

Le coppie partecipanti, tutti orvietani e congiunti, nel rispetto delle normative anti Covid sono arrivati alla spicciolata davanti al pozzo di San Patrizio per ritirare il francobollo digitale con cui inviare la propria foto-cartolina dei luoghi più belli della città. Qui hanno potuto ammirare anche l’installazione creata per l’occasione dai ragazzi del liceo artistico di Orvieto, una riproduzione del celebre Bacio di Klimt realizzata in legno e con un mosaico di foto della città. Accanto a questa una vera cassetta delle lettere gentilmente messa a disposizione da Poste Italiane.

Tra i partecipanti – che si sono mossi autonomamente per la città – giovani e meno giovani, coppie di fidanzati, marito e moglie, genitori e figli ma anche nonni e nipoti. Tra questi Antonio Prosperini, 75 anni, un passato da portalettere in città, accompagnato dalla nipote 13enne Greta che non aveva mai inviato una cartolina ma ha insegnato al nonno a spedirla attraverso lo smartphone.

Particolarmente significativa la presenza delle associazioni con le coppie rappresentanti dell’associazione “Lea Pacini” che si sono fatte immortalare con i costumi del corteo storico, gli sbandieratori del Comitato dei quartieri, la scuola comunale di musica “Adriano Casasole”, l’Unitre, FotoAma, l’associazione “La Castellana”, le associazioni degli albergatori, i delegati del Comitato Bar e Ristoranti, per la Orvieto sotterranei i rappresentanti dei sotterranei di: Orvieto Underground, Pozzo della Cava, Labirinto di Adriano, per i quali era stato originariamente pensato il format della nuova edizione di “Innamorati di Orvieto” che nella prima edizione aveva coinvolto il pozzo di San Patrizio.

“Ci sono ancora tantissime persone che inviano cartoline – spiega Geni Bigliazzi, cofondatore di PemCards insieme ad Andrea Gambini – lo scorso anno solo in Italia ne sono partite 42 milioni. Noi l’abbiamo resa personalizzabile e digitale e abbiamo visto che quando arriva a casa stupisce molto di più di un post visto sui social e colpisce il destinatario perché gli viene raccontato un viaggio fatto da un amico. Il Comune di Orvieto ha percepito questo potenziale perché in questo periodo il messaggio che si poteva mandare, soprattutto a San Valentino, era un messaggio d’amore e l’invito a visitare Orvieto parte direttamente dai cittadini che sono i migliori ambassador di una destinazione”.

L’iniziativa delle foto-cartoline sarà ripetuta nel corso dell’anno in occasione dei vari eventi che si terranno, qualora le condizioni lo consentiranno, dando l’opportunità ai turisti di trovare in punti prestabiliti i francobolli digitali con cui spedire i loro ricordi da Orvieto.

“Malgrado la situazione difficile – commenta il Sindaco di Orvieto, Roberta Tardani – Orvieto non rinuncia a raccontarsi al Mondo utilizzando nuovi strumenti che mettono insieme la tradizione e l’innovazione tecnologica. Le cartoline che sono partite oggi da qui non sono solo un atto d’amore per la Città e un invito a tornare a Orvieto ma anche un messaggio di speranza affinché presto di possa tutti tornare a quella normalità che abbiamo perso”.