Vescovo Maffeis: “I salesiani modelli di vita “

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“Statua del Santo con me in Curia” rivela mons. Maffeis

   

“Anche nella mia esperienza familiare la figura di don Bosco porta con sé un’onda centenaria.

Davanti a una situazione problematica o che richiedeva luce, forza e coraggio, i nonni materni riunivano i figli per pregare una novena, in ginocchio attorno a una statuetta del Santo; una statuetta che, insieme con gli episodi della vita di don Bosco, ha attraversato e unito le generazioni e che oggi, passata a me, si trova sul tavolo di lavoro in Curia”: sono le parole dell’arcivescovo di Perugia mons.

Ivan Maffesi nell’omelia pronunciata nella chiesa di Sant’Agostino di Perugia, domenica 2 ottobre, della celebrazione eucaristica per la ricorrenza dei cento anni di presenza salesiana nel capoluogo umbro. Un appuntamento che vede diverse iniziative con il tema conduttore “Cento anni di futuro”.

“È con questo sguardo – ha detto mons. Maffeis secondo quanto si legge in un comunicato della diocesi – che sono qui a ringraziare il Signore per la vostra presenza a Perugia: cent’anni sono un traguardo importante, a testimonianza della fedeltà di Dio e della generosità della vostra risposta. Quanto sarebbe diversa la Città e la nostra stessa Chiesa senza il vostro carisma e la vostra opera: dalle prime attività a favore di bisognosi e indigenti, a cui avete dato vita in un rione povero com’era quello di Porta Sant’Angelo, al primo Oratorio, al convitto, alle scuole, fino alla Residenza per giovani universitari, al Centro di formazione professionale, alle iniziative legate allo sport e al tempo libero, ambiti educativi e di socializzazione di prim’ordine. Per tutto questo – ha concluso l’arcivescovo – la nostra gratitudine abbraccia i sacerdoti, i religiosi e i laici passati per le Case salesiane di Perugia: siete stati modelli di vita, testimoni dell’amorevolezza di don Bosco, riferimenti autorevoli e cari per tanti”.