“Un Castello all’Orizzonte”: Sergio Lattes in concerto

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Nell’ambito della sesta edizione della manifestazione culturale “Un Castello all’Orizzonte” che si tiene al borgo restaurato di Postignano (PG), sabato 8 luglio 2017, alle ore 18.30, nella Chiesa SS. Annunziata si terrà un concerto per pianoforte solo con il Maestro SERGIO LATTES. Titolo dell’appuntamento è “Doppia Coppia. Affinità e rivalità: quattro brani per pianoforte ispirati all’acqua” con musiche di musiche di Liszt, Debussy, Ravel. L’ingresso è gratuito. Da Haendel a Mendelssohn, da Debussy a Berio l’acqua è sempre stata fonte d’ispirazione per i musicisti. Per il concerto di Postignano sono stati scelti, fra i tanti, quattro brani per pianoforte legati fra loro, a due a due, da rapporti sottili e contraddittori. Opere in cui si manifestano influenze ed emulazioni, e talvolta rivalità e competizione. Pianista napoletano, formato alla rigorosa scuola di Vincenzo Vitale, Sergio Lattes ha coltivato una passione giovanile per la musicologia (ha firmato anche alcune voci del Grove’s), e ne ha conservato il gusto per i ragionamenti sulla musica, e per la sua divulgazione. Vive a Milano, dove per vent’anni è stato il pianista dell’Orchestra sinfonica della Rai. Predilige da sempre la musica d’insieme, collabora con strumentisti e cantanti e ha suonato anche in Francia, Svizzera, Gran Bretagna, Stati Uniti. Si è occupato intensamente di musica contemporanea. Ha diretto insieme con Philippe Daverio i Concerti ASM, una delle prime e più brillanti esperienze di collaborazione fra musica e mondo non-profit. In veste di consulente del Comune di Milano ha promosso nuove iniziative musicali dell’Amministrazione, e accompagnato la nascita delle “Settimane Bach” con la Società del Quartetto. Ha insegnato Pianoforte nei conservatori di Torino, Milano e Genova. Ha tenuto inoltre gli insegnamenti di Lettura estemporanea, Letteratura pianistica, Pianoforte in orchestra, nei corsi accademici di primo e secondo livello. Per il progetto europeo “Working with Music” ha curato il volume Giovani che vanno all’estero, una serie di colloqui con giovani musicisti corredata da contributi di Giunio Luzzatto, Andrea Cammelli, Jeremy Cox e altri. Nell’ambito dello stesso progetto ha recentemente condotto una ricerca sugli esiti occupazionali di diplomati nei Conservatori italiani, che ha condotto alla pubblicazione di un secondo volume, Vivere di musica. Una ricerca e 11 storie di giovani musicisti italiani. Oltre il concerto, per il prossimo fine settimana al borgo si potrà fruire anche della proposta della sezione “Cineclub”, realizzato in collaborazione con l’Associazione LUMI. Venerdì 7 luglio presso la Sala Mustafà, alle 19, sarà proiettato il film “CATTIVISSIMO ME” regia di Pierre Coffin e Chris Renaud. “Un Castello all’Orizzonte” è con il patrocinio della Regione Umbria, della Provincia di Perugia e del Comune di Sellano. Il borgo medievale di Postignano (o Castello di Postignano), frazione del Comune di Sellano, fu abbandonato negli anni ’60 ed è tornato a vivere grazie ad una attenta opera di restauro durata molti anni, a cura degli Architetti Gennaro Matacena e Matteo Scaramella. CASTELLO DI POSTIGNANO HA RETTO PERFETTAMENTE E SENZA ALCUN DANNO ALLE SCOSSE DEL TERREMOTO CHE SONO AVVENUTE DA AGOSTO AD OTTOBRE 2016, GRAZIE ALLA QUALITÀ ANTISISMICA DEL RESTAURO. E’ interamente vincolato dal Ministero dei Beni Culturali;
nel 2014, nell’ambito del Premio ‘La Fabbrica nel Paesaggio’, ha avuto l’attestato di merito dalle Federazioni italiane ed europee dei Club e Centri per l’UNESCO “come efficace interprete dei valori unescani per la salvaguardia e tutela del paesaggio e dell’ambiente ”;
nel 2016, è entrato a far parte de “I Borghi più belli d’Italia” attraverso Sellano, il suo Comune, di cui è una delle gemme più preziose. “Castello di Postignano come l’archetipo dei borghi collinari italiani”, così è stato definito dall’architetto americano Norman F. Carver Jr, tanto da riprodurre le imponenti case-torri del borgo, aggettanti l’una sull’altra, nella copertina del suo libro fotografico “Italian Hilltowns” pubblicato nel 1979. Il borgo offre un’esperienza di turismo e di vita sostenibili, fatti di sostanza e di emozioni: sessanta case perfettamente restaurate nel rispetto dell’impianto medievale delle architetture, ma caratterizzate da tutte le risorse di una vivibilità moderna – un relais villaggio albergo 4 stelle – un ristorante/trattoria dove, la cucina semplice, l’attenzione alle tradizioni e alla qualità delle materie prime sono la sua filosofia – una caffetteria con terrazza panoramica – un wine bar “Vini e Oli dell’Umbria” – un centro servizi – l’antica Chiesa della SS. Annunziata, oggi luogo di eventi culturali, artistici e di intrattenimento; qui i restauri hanno svelato affreschi di antica bellezza, tra i quali una Crocifissione del XV secolo apparsa dietro una parete crollata – una biblioteca – alcune botteghe artigiane – un centro benessere, la piscina, l’area all’aperto “Il giardino delle rose”.