UmbriaEnsemble in concerto con “Equilibri Dinamici”

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Il progetto Opera Prima si presenta come uno degli eventi culturali più originali, articolati e qualificati della programmazione artistica dell’estate in Umbria. Oltre alle installazioni nei dodici musei delle città aderenti al circuito Terre & Musei dell’Umbria, offre un cartellone di concerti ad ingresso libero che fondono musica e innovazione. A Perugia, venerdì 9 settembre, con inizio dalle ore 21, l’appuntamento è nello splendido Chiostro dell’Accademia di Belle Arti, a San Francesco al Prato, dove la contaminazione tra arte e musica farà sbocciare un’opera d’arte nuova, nuova musica ispirata al famosissimo capolavoro del Canova, “Le tre Grazie”, il cui gesso è presente nella Gipsoteca dell’Accademia, donato dallo stesso scultore. “Canova2016 – Equilibri Dinamici” è il titolo del brano per Orchestra d’Archi che Carlo Pedini, compositore perugino noto anche per le sue opere commissionate da importanti teatri italiani (La Scala di Milano, Arena di Verona…) e stranieri (Europa ed Asia), ha appositamente scritto per questo evento. Nella sua scrittura, che rielabora sapientemente micro cellule di derivazione classica in un’architettura nuova e sorprendentemente vorticosa, “Canova2016” offre una prospettiva nella quale il confronto con le opere della nostra tradizione (Corelli, Vivaldi, Mozart…) è occasione per una lettura musicale rinnovata ed aperta a nuove prospettive. Dedicatario di questa affascinante “opera prima”, pulsante di ritmi e di sonorità coloratissime, è l’Orchestra “I Solisti dell’Umbria”, espressione orchestrale di UmbriaEnsemble, costituita da noti professionisti e giovani promesse del concertismo, che interpreta perfettamente nella sua stessa formazione il messaggio di continuità e novità che questa rassegna ispira. Opera Prima, nata dalla sinergia tra Sistema Museo e l’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” di Perugia, con la curatela generale di Lucilla Ragni, è una rassegna di arte globale, perché mette a confronto passato e futuro, con i musei che si aprono a nuovi allestimenti e le arti tra di loro, con le ragionate contaminazioni tra arti visive e musica.