Turismo in Umbria, estate da record

89
 

Crescono arrivi internazionali e presenze italiane, nuove strategie per valorizzare i territori meno noti

   

(aun) – Perugia, 1 luglio 2025 – LUmbria si prepara a unestate da record sul fronte turistico. È quanto emerge dal report sui flussi turistici relativi ai primi cinque mesi del 2025 (confrontati con lo stesso periodo del 2024), che conferma un deciso trend di crescita sia negli arrivi che nelle presenze, in particolare sul mercato internazionale.

   “Dallanalisi dei dati ufficiali – commenta lassessore regionale al Turismo Simona Meloni – lUmbria si conferma una destinazione sempre più attrattiva, capace di coniugare qualità dellofferta e autenticità dellesperienza. Di fronte ai numeri della primavera, possiamo immaginare unestate davvero straordinaria per la nostra regione. Il nostro obiettivo è consolidare questo trend, ma anche gestirlo in maniera equilibrata, promuovendo mete meno note e puntando sulla sostenibilità come valore fondante dellidentità turistica umbra”.

   Nel periodo gennaio–maggio 2025, gli arrivi totali (oltre un milione) sono cresciuti sensibilmente: +14,2% tra i turisti stranieri (292.377); +5,3% tra gli italiani (726.987). Analogamente, anche le presenze (in totale 2,4 milioni) registrano numeri in crescita: +16,7% di pernottamenti stranieri (805.749); +9,4% di pernottamenti italiani (1.625.529). Altro dato molto positivo è quello relativo alla permanenza media che cresce del 3,7% e arriva a 2,4 giorni di media con l’obiettivo, su cui sta lavorando l’Assessorato, di un’ulteriore crescita che possa diventare poi strutturale.

     USA, Germania e Polonia guidano la classifica dei Paesi esteri, con la Polonia che balza al terzo posto grazie anche al volo diretto Perugia-Cracovia. La Via di Francesco e il Giubileo 2025 si confermano leve strategiche di promozione culturale e spirituale. Sul versante nazionale, Roma e Napoli restano le città italiane da cui parte il maggior numero di turisti verso lUmbria, seguite da Milano, Bergamo e Bari. Le destinazioni più visitate sono Assisi, Perugia, Orvieto, Spoleto e Todi. Assisi si conferma la destinazione maggiormente attrattiva anche in virtù delle iniziative messe in campo per l’anno Giubilare – sottolinea lassessore Meloni –. Lavoriamo per valorizzare anche altri territori, come la Valnerina, la dorsale appenninica e i borghi rurali, promuovendo un turismo diffuso, lento e rispettoso”.

     Particolarmente positivo il dato del Lago Trasimeno, che si conferma meta privilegiata sia per gli italiani (Passignano, Castiglione, Magione, Tuoro) sia per gli stranieri (Passignano, Tuoro, Panicale). Il Trasimeno rappresenta oggi una destinazione completa, capace di offrire relax, sport allaria aperta, cultura, esperienze enogastronomiche e accoglienza di qualità. Un modello da replicare”, afferma lassessore.

   Per quanto riguarda le strutture ricettive, si segnala la prevalenza dellofferta alberghiera (59,47%), seguita da agriturismi (8,02%) e locazioni turistiche (6,9%).

   Le prossime azioni della Regione – spiega ancora lassessore Meloni – punteranno sul rafforzamento delle attività di marketing verso mercati strategici (USA, Germania, Francia, Gran Bretagna); la maggiore integrazione tra cultura, sport e natura per costruire pacchetti esperienziali; investimenti nella mobilità dolce e nei servizi turistici digitali; promozione delle aree interne per migliorare le connessioni e intercettare i flussi dei poli turistici principali in un’ottica di distribuzione dei pernottamenti evitando il rischio dell’overtourism. Il turismo è una leva strategica per leconomia e la coesione territoriale. Continueremo a lavorare con determinazione – conclude Meloni – affinché lUmbria sia sempre più una regione accogliente, accessibile e sostenibile, in grado di valorizzare le proprie unicità nel rispetto delle comunità locali”.