Todi: un sondaggio per programmare l’estate di bambini e ragazzi

584

Todi: un sondaggio per programmare l’estate di bambini e ragazzi. L’Ufficio delle politiche familiari di Todi coinvolge le famiglie  per la programmazione delle attività estive. Al lavoro anche per la realizzazione di un elenco comunale di baby sitter

   

L’emergenza Covid19 ha sconvolto la situazione socio-economica delle famiglie. La quotidianità è spesso saltata con le necessità di far coincidere l’attività lavorativa e la gestione dei figli, rimasti a casa dopo la chiusura delle scuole.

Un problema che rischia di ripetersi anche nei mesi a venire ed è per questo che l’assessore comunale alle Politiche familiari, Alessia Marta, ha promosso un sondaggio da compilare on line (il link è disponibile sul sito del Comune di Todi e sulla pagina Facebook dell’Ufficio delle politiche familiari) con il quale si chiede alle famiglie di esprimersi in merito all’organizzazione dell’imminente stagione estiva.

L’idea dell’amministrazione comunale è quella di strutturare una proposta educativa che tenga conto delle disposizioni sanitarie imposte per la salvaguardia della salute di tutti, ma anche dell’esigenza delle famiglie di disporre di servizi per la conciliazione dei tempi di famiglia e lavoro, oltre alla necessità di bambini e ragazzi di riprendere gradualmente la loro vita sociale e di comunità, perduta durante questo difficile periodo di isolamento, di cui loro – forse più di tutti – hanno sofferto.

L’obiettivo è dunque di realizzare un centro estivo diffuso, mettendo a disposizione più strutture per bambini e ragazzi dai 3 ai 14 anni.

L’assessorato sta contemporaneamente lavorando alla realizzazione di un elenco comunale di baby sitter da dove poter più agevolmente attingere nel caso in cui la famiglia abbia ottenuto il bonus baby sitter o intenda avvalersi di un servizio a domicilio per esigenze personali o lavorative. Le aspiranti baby sitter dovranno partecipare ad un corso di formazione organizzato dal Comune per essere iscritte nell’elenco. Si avrà così uno strumento in grado di incrociare domanda e offerta di lavoro, in modo da non disperdere risorse e poter consentire una transizione per quello che sarà a settembre una possibile riattivazione di tutti i servizi.