Terremoto: Legnini: “Servono progettisti”

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Fonte foto: Ansa.it

Si continua a parlare di ricostruzione

   

La ricostruzione della Basilica di San Benedetto e di Castelluccio di Norcia possono diventare un simbolo anche visivo della ricostruzione post terremoto in Umbria.

Lo ha detto la presidente della Regione Donatella Tesei. Nel corso di una video conferenza stampa è stato infatti tracciato un punto sulla ricostruzione post sisma. Presente anche il direttore regionale a Governo del territorio, Ambiente e Protezione Civile, Stefano Nodessi Proietti.

“Oggi è visibile questa fase che stiamo vivendo – ha detto Tesei – perché ovunque ci sono cantieri, alcune opere sono state ultimate e qualcuno comincia anche a rientrare nelle proprie abitazioni”.

Per la presidente umbra

“sicuramente la Basilica di Norcia è un emblema di questi luoghi, del dramma del terremoto e ora della ricostruzione. Può essere anche – ha aggiunto – uno stimolo per i turisti che arriveranno per andare a vedere come prosegue la ricostruzione”.

“Nei prossimi giorni – ha detto Nodessi – è fissato un incontro con la Sovrintendenza a Castelluccio per stabilire le ultime demolizioni e il monitoraggio di quelle pietre che dovranno essere ricollocate, Capirete bene che Castelluccio è un posto delicato come la Basilica. Abbiamo gli occhi del mondo addosso”.

“Oggi, qui da Amatrice, voglio formulare un appello a tutti i professionisti e alle imprese: partecipate in modo più convinto e attivo alla ricostruzione per fare in modo che il processo virtuoso che si era attivato non subisca interruzioni. Abbiamo bisogno di progetti, abbiamo bisogno di ampliare la platea di professionisti impegnati nella ricostruzione. Lo faremo d’intesa con le professioni tecniche sulla base di un percorso definito in questi giorni”.

Così il Commissario straordinario del Governo alla ricostruzione per le zone colpite dal terremoto del Centro Italia 2016-2017, Giovanni Legnini, oggi in visita ai cantieri di Amatrice (Rieti). Legnini ha detto che ad oggi sono circa 29mila i professionisti iscritti nell’elenco speciale, ma di questi, solo circa 2.700 sono quelli che hanno avuto finora incarichi professionali nell’ambito della ricostruzione post sisma.

“Dobbiamo allargare questa platea – ha detto ancora il Commissario -, lo dobbiamo fare sulla base di regola e iniziative condivise con la rete delle professioni tecniche. Ma vi è necessità che le progettazioni viaggino più speditamente. I decreti finora emanati dal Commissario hanno dato il via a circa 12 mila cantieri di cui 5.200 nel solo 2021, si tratta – ha aggiunto Legnini – di numeri molto importanti. Vorremmo mantenere questo ritmo – ha concluso il Commissario alla ricostruzione – per ricostruire in tempi ragionevoli. Ma adesso il Superbonus 110%, i tecnici e le imprese che scarseggiano e i prezzi lievitati hanno generato una nuova difficoltà. Per questo abbiamo bisogno di progetti”.