Sisma 2016, accolte le proposte dei tecnici umbri per efficientare e velocizzare la ricostruzione

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La presidente Tesei le ha presentate alle altre Regioni e al commissario straordinario. “Sarà messo a punto un apposito emendamento tramite l’ausilio di un tavolo tecnico dedicato”

   

Per rendere più efficiente e rapida l’opera di ricostruzione, relativamente agli edifici privati danneggiati dalla crisi sismica del 2016, la Rete delle professioni tecniche dell’Umbria ha avanzato delle proposte alla presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei. Proposte che sono state accolte e presentate dalla stessa Tesei alle altre Regioni interessate dalla ricostruzione e al commissario straordinario alla ricostruzione del Centro Italia, Guido Castelli.

“Da quanto riferitoci – fanno quindi sapere dalla Rete –, la proposta è stata accolta positivamente e sarà messo a punto un apposito emendamento tramite l’ausilio di un tavolo tecnico dedicato”.

Nel dettaglio, proprio la Rete delle professioni tecniche dell’Umbria, tramite la propria commissione Terremoto e ricostruzione, costituita da esperti del settore provenienti dagli ordini e dai collegi appartenenti alla Rete stessa, ha promosso un incontro con la presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei. L’incontro si è svolto a Perugia a palazzo Donini ed erano presenti, oltre alla presidente Tesei, il direttore dell’Ufficio speciale ricostruzione Umbria, Stefano Nodessi Proietti e, per la Rete delle professioni tecniche dell’Umbria, il coordinatore Livio Farina e i componenti della commissione Terremoto, Moreno Marziani (coordinatore commissione), Roberto Baliani, Fabio Fabiani, Massimiliano Galli, Riccardo Ricci, Marco Sperandei e Domenico Vincenti.

Gli argomenti esposti hanno riguardato aspetti tecnici e procedurali per la ricostruzione degli edifici privati danneggiati dalla crisi sismica del 2016 alla luce anche dei recenti aggiornamenti normativi. In particolare la Rete delle professioni tecniche ha proposto di rendere coerenti i tempi di rendicontazione delle opere per ciascun intervento finanziato realizzate tramite il contributo sisma 2016 e, in caso di accolli, con l’applicazione del superbonus e bonus ordinari (per le attività produttive danneggiate dal sisma), tuttora operativo per le pratiche di ricostruzione.

“Ciò – hanno spiegato i tecnici – significherebbe uniformare i termini di ultimazione dei lavori e quelli di erogazione dei benefici fiscali, sempre all’interno del tetto massimo di spesa già fissato per legge, senza necessità di ulteriori finanziamenti. Quanto sopra per una più efficace rendicontazione, una più logica gestione operativa dei cantieri e per la velocizzazione dei lavori”.

Sono state anche evidenziate difficoltà in procedure attivate dalle banche per la concessione dei plafond alle imprese. Relativamente a questi aspetti, la presidente Tesei si è già attivata in cabina di regia, nella riunione che si è tenuta il 26 giugno, portando la richiesta dei tecnici all’attenzione dei presidenti delle altre Regioni interessate dalla ricostruzione e del commissario alla ricostruzione del Centro Italia, Guido Castelli. E, come annunciato dai tecnici stessi,

“la proposta è stata accolta positivamente e sarà messo a punto un apposito emendamento tramite l’ausilio di un tavolo tecnico dedicato”.

Altri temi affrontati tra Presidenza di Regione e Rete delle professioni tecniche, hanno riguardato l’eccesso di burocrazia nei procedimenti autorizzativi correlati alle pratiche di ricostruzione (urbanistica, vincoli paesaggistici, interferenze con reti e viabilità pubblica, piani di ricostruzione, presenza di zone rosse, ecc.), la programmazione e il coordinamento degli interventi, l’applicazione di coefficienti maggiorativi per i beni culturali e paesaggistici anche in caso di varianti in corso d’opera e la definizione del grado di complessità nel calcolo degli onorari dei professionisti.

“Ringraziamo la presidente Donatella Tesei – concludono dalla Rete – per essersi immediatamente attivata e per aver portato con successo le nostre istanze all’attenzione della cabina di regia e del commissario Guido Castelli”.