Sindaca di Assisi ai giovani e agli artisti: “Venite ad Assisi a gridare pace”

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Stop alla guerra e alle censure verso chi parla di pace, a cominciare dai giovani che manifestano nelle piazze e da artisti come Ghali e Bansky, che attraverso le loro creatività diffondono sentimenti di speranza, e l’invito a scegliere Assisi per quanti intendono gridare e promuovere azioni di pace: è il senso del messaggio lanciato dalla sindaca di Assisi, Stefania Proietti, in un intervento pubblicato oggi dal quotidiano Avvenire.

“Dopo il massacro perpetrato dai terroristi di Hamas lo scorso 7 ottobre ai danni di pacifiche famiglie israeliane – ha scritto il sindaco – da Assisi non abbiamo esitato a condannare quell’attacco disumano.

Ma oggi, dopo cinque mesi di guerra, il massacro di decine di migliaia di innocenti esige parole inequivocabili su ciò che sta accadendo a Gaza”. “All’odio cieco non si può rispondere con un odio altrettanto cieco.
Questa carneficina deve finire”; “la scelta di campo è inequivocabile: accanto alle vittime! E dunque – aggiunge, fra l’altro – dalla parte degli israeliani massacrati nei kibbutz, dalla parte degli ostaggi strappati alle loro famiglie, dalla parte dei civili innocenti, un terzo dei quali bambini, uccisi dai bombardamenti a Gaza”.
Quindi l’appello a “gesti nuovi” e l’invito a giovani e artisti a scegliere Assisi come luogo ideale per costruire la pace. “Oltre alle parole – scrive – serve una serie dirompente di gesti nuovi. Abbiamo ascoltato giovani artisti che hanno parlato di genocidio e che per questo sono stati censurati, che hanno chiesto il cessate il fuoco e che per questo sono stati additati”. “Mi rivolgo a loro – scrive ancora Proietti – e ai tanti altri artisti che stanno cercando di operare per la pace senza paura, da Bansky a Ghali: coraggiosi costruttori di pace, Assisi vi invita a dipingere la pace, a cantare la pace, a invocare la pace, a gridare la pace, a operare per la pace con la vostra creatività e la vostra arte! “.
“Intendiamo invitare tutti gli artisti che – conclude – aderiranno a questo nostro appello a recarsi, poi, insieme a noi, a Betlemme in delegazione di pace che chiederà di parlare con autorità palestinesi e israeliane, a partire dai sindaci delle città”.