Rokia Traorè al Festival delle Nazioni

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La cantante, compositrice e poli-strumentista Rokia Traoré ha scelto il Festival delle Nazioni come prima tappa per presentare anche in Italia il suo sesto album, “Né So” (A casa). Venerdì 2 settembre 2016 alle ore 21.00, l’artista originaria del Mali si esibirà con la sua band – composta da Mamah Diabate allo ngoni, Stefano Pilia alla chitarra, Bintou Soumbounou al backling vocal, Moise Ouattara alla batteria e Zonatan Dembele al basso – nella Chiesa di San Domenico di Città di Castello, in quello che è uno degli eventi più attesi di questa 49a edizione del Festival delle Nazioni. Uno degli aspetti che questa edizione del Festival ha voluto esplorare attraverso il suo cartellone artistico è il rapporto della Francia con le terre d’oltremare, aree un tempo colonizzate con le quali ancora oggi persiste uno scambio anche culturale alimentato da reciproche influenze. Rokia Traoré è una figura che rappresenta perfettamente questa sinergia: nativa del Mali e figlia di un diplomatico di stanza negli Stati Uniti, in Europa e in Medioriente, Rokia attualmente vive tra Bamako, Bruxelles e Parigi, ma fa spesso ritorno nel suo Paese natale e la sua musica è sempre stata influenzata dalla tradizione delle radici africane così come dal pop e dal rock di matrice europea e statunitense. Cantando nella sua lingua nativa ma anche in francese e in inglese, nel suo nuovo lavoro per l’etichetta Ponderosa Music&Art, che, come per il precedente Beautiful Africa, vede il contributo alla produzione di John Parish (PJ Harvey, Tracy Chapman, Cleo T), Rokia esalta l’arte di “tirarsi su”:

“il Mali è il posto in cui ci sono le mie radici – ha dichiarato l’artista –, dove mi sono rifugiata in tempi di incertezza e dove ho accettato di prendere dei rischi quando dovevo. In qualche modo, Né So mi ricorda il mio primo album, perché ho dovuto ricominciare da capo e riorganizzare il mio modo di pensare per andare avanti, a prescindere dal fatto che avesse funzionato o no. Essere dovuta tornare alle mie radici sotto alcuni aspetti mi ha ricordato il momento in cui ho interrotto i miei studi in Belgio per tornare in Mali per fare musica. Ma questa volta avevo il vantaggio dell’esperienza. Quando sei più maturo, puoi imbarcarti in una nuova avventura senza essere sopraffatto dalla paura di perdere la fama che hai appena cominciato a costruire. E questo ti porta a prendere decisioni libere e spontanee – il genere di decisioni che sono in contatto diretto con ciò che mi piace nella musica”.

Rokia Traoré ha esplorato diverse direzioni artistiche nella sua carriera: ha collaborato recentemente con la vincitrice del Nobel e romanziera Toni Morrison insieme all’insignito del MacArthur Genius Grant Peter Sellars, interpretando Desdemona nel loro Othello, la cui prima si tenne nell’estate del 2011 a Vienna per poi arrivare al Lincoln Center di New York e al Barbican di Londra, oltre che al San Carlo di Napoli. Approderà prossimamente anche in Australia. Ha avuto l’onore di aprire il World Music Festival di Roskilde nel 2009 e per il suo lavoro con la Fondazione Passerelle, (www.fondationpasserelle.com) da lei ideata e condotta, è stata insignita dall’ordine delle Arti e delle Lettere dal governo francese e nel 2015 ha fatto parte della giuria del sessantottesimo Festival del Cinema di Cannes, presieduta dai fratelli Coen. Rokia Traoré sarà inoltre testimonial di una grande campagna di informazione denominata Aware migrants, realizzata dall’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM) e rivolta ai migranti nei loro paesi di provenienza. L’artista maliana, da sempre attiva sul fronte della solidarietà e dell’impegno civile, con un folto gruppo di colleghi e collaboratori, sarà protagonista al riguardo con una canzone scritta e registrata per l’occasione, Be aware brother, be aware sister.