Preseidente Fadoi Umbria: “Cala l’assistenza nei reparti ospedalieri per ferie”

220

Oltre il 60% dei medici in servizio salta i turni di riposo

   

Con un terzo degli organici in ferie, è compromessa la qualità dell’assistenza nel 75% dei reparti ospedalieri umbri e cala del 25% l’attività degli ambulatori, chiusi nel 12,5% dei casi.

A fornire il quadro in questo periodo estivo, è la survey condotta dalla Federazione dei medici internisti ospedalieri in otto unità operative di medicina interna degli ospedali umbri.
Ma per non portare al collasso i nostri nosocomi – spiega la stessa Faodi – molti medici fanno gli extra per coprire i turni di notte e il 62,5% salta i riposi settimanali.
Una situazione che rispecchia quello che avviene anche in larga parte dei dipartimenti di altre specialità mediche.

Anche se, come specifica il presidente Fadoi, Francesco Dentali, “nelle medicine interne le carenze di organico che vanno ad accentuarsi nel periodo di riposo estivo vanno a rendere più critico il quadro per via del fatto che i nostri reparti sono ancora erroneamente classificati come a ‘bassa intensità di cura’, il che non riflette in alcun modo la complessità dei pazienti anziani e con pluri-morbilità che abitualmente trattiamo nelle nostre unità operative, che da sole assorbono un quinto di tutti i ricoveri ospedalieri”.
“Questa anacronistica classificazione delle medicine interne implica già di per sé una minor dotazione di tecnologie” e personale, che diventa “esplosiva” nel periodo estivo.
Tra giugno e settembre, secondo l’indagine Fadoi, la totalità dei medici dell’Umbria usufruisce dei 15 giorni di vacanze.
Questo comporta una riduzione degli organici in reparto che varia tra il 21 e il 30% nel 50% dei casi, tra il 30 e il 50% nel 25% dei reparti, mentre la carenza è tra l’11 e il 20% nel 12,5% dei casi. Per chi resta il volume di lavoro aumenta nel 37% dei casi.
“I reparti internistici sono sguarniti ed in alcuni presidi ospedalieri dell’Umbria per far fronte alle necessità e garantire livelli di assistenza adeguati i medici internisti sono costretti paradossalmente a lavorare ancora di più per garantirsi due settimane di ferie. Ancora una volta è grazie alla loro abnegazione e professionalità che è possibile tenere a galla il nostro Sistema sanitario nazionale”, commenta Marco Giuliani, presidente Fadoi Umbria.