Perugia in prima linea nel contrasto al gioco d’azzardo

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Ecco le azioni

   

La città di Perugia si conferma in prima linea nell’adozione di azioni finalizzate alla prevenzione del gioco d’azzardo ed all’inclusione sociale dei giocatori patologici.

È stata approvata dalla giunta, nel corso della seduta del 30 novembre, la delibera, illustrata dall’assessore alle politiche sociali Edi Cicchi, che individua le attività inserite nel piano attuativo locale della zona sociale 2 per la prevenzione, cura e riabilitazione del disturbo del gioco d’azzardo.

Il piano interistituzionale crea una rete tra l’area sanitaria (attraverso i servizi territoriali della ASL) e sociale (attraverso i Servizi Sociali dei Comuni) per la realizzazione di azioni volte, da un lato, alla prevenzione dei rischio associato al gioco d’azzardo con particolare attenzione ai gruppi più vulnerabili e, dall’altro, alla promozione del reinserimento sociale, relazionale e lavorativo dei giocatori patologici e delle loro famiglie (Inclusione Sociale), in coerenza con il piano regionale.

L’obiettivo della “prevenzione”, che mira ad aumentare la consapevolezza tra i soggetti più vulnerabili, prevede due diverse tipologie di azioni:

– un’attività di comunicazione e informazione rivolta agli over 65 in collaborazione con associazioni del territorio;

-un’attività di comunicazione e informazione rivolta alla popolazione giovanile con il potenziamento dei progetti “Pensiamo positivo” per lo sviluppo delle life skills, “Unplugged”, sul consumo di sostanze psicoattive e comportamenti assimilabili, “YAPS – Young and peer school”, basato sulla metodologia della peer education; partecipazione alla rete operativa del ”Progetto Young Angles Umbria 2.0 Reloaded”, che comprende interventi informativi, educativi, preventivi in presenza e on line, attraverso i social network, il Portale Giovani e il Magazine Umbria Giovane.

L’obiettivo dell’inclusione sociale, invece, prevede l’attivazione di tirocini extracurriculari da destinarsi a persone affette da disturbo da gioco patologico d’azzardo segnalate dai competenti Servizi territoriali socio-sanitari della ASL Umbria 1, al fine di affiancare il percorso socio-riabilitativo con un progressivo processo di accompagnamento al lavoro.

“Quella del gioco d’azzardo è una piaga sociale in forte crescita che richiede, pertanto, delle risposte concrete da parte delle Istituzioni – spiega l’assessore Edi Cicchi – Si tratta di un fenomeno che compisce indistintamente giovani, adulti ed anziani, creando nella maggioranza dei casi, delle tensioni sociali fortissime all’interno delle famiglie. Il comune di Perugia, in qualità di ente capofila della zona sociale, ha messo in campo una serie di azioni che puntano non soltanto a favorire la prevenzione ma anche l’inclusione sociale, perché vogliamo che nessuno si senta solo ed escluso. Si tratta di attività condotte in stretta collaborazione con le autorità sociali e le associazioni del territorio, perché siamo convinti che anche su questo fronte sia decisivo il fare rete”.