Grande interesse sta ottenendo la gita organizzata dalla Pro Ponte per il 26 e 27 settembre a Milano per visitare EXPO 2015. A parte il rilievo dell’evento a chi si mette in contatto con Velimna (tel.360.600269 – Paolo) è piaciuta molto l’idea e l’accordo con il Cluster del Cacao e Cioccolato per la mini sfilata in costume etrusco nella “zona dolce” di EXPO. Particolare e unica l’occasione di mettere in mostra costumi, personaggi e cultura etrusca negli stand dei paesi produttori del cacao presenti a Milano. Questo il programma a linee generali: partenza dalla sede della Pro Ponte a Ponte San Giovanni sabato 26 settembre alle 6.00, arrivo a Milano per il pranzo, sistemazione in albergo e, nel pomeriggio, visita guidata turistico-culturale alla città meneghina. In serata visita notturna ad EXPO. Domenica tutta dedicata all’evento milanese: ingresso alle 10.00, visita ad EXPO, dalle 12.00 alle 13.00 sfilata del gruppo di figuranti in costume etrusco, nel cluster del Cacao e Cioccolato affacciato proprio sul decumano ed esibizione di un balletto di Velimna sul palcoscenico dello stesso cluster. Alle 18.00 ripartenza per Perugia. Gli Etruschi di Velimna, guidati dal presidente della Pro Ponte Antonello Palmerini, saranno accolti a Milano dai rappresentanti di UMBRIA-MI, un’associazione che raccoglie tutti gli umbri residenti nel capoluogo lombardo. Un gemellaggio i cui dettagli saranno perfezionati con la presidente di Umbria-Mi, Gloria Gagliardoni, in occasione della prossima edizione di Velimna in programma a Ponte San Giovanni dal 30 agosto a domenica 6 settembre. Informazioni e prenotazioni per la gita etrusca all’EXPO di Milano info@proponte.it – tel.360.600269 (Paolo).
Indagata per aver prestato la casa alla sorella prostituta
Prende in affitto un appartamento, a Città di Castello, e lo presta alla sorella che lo usa per la sua attività di prostituta, e alla madre, che è in casa, nascosta, mentre la figlia intrattiene i clienti: la titolare del contratto di affitto, una donna di 43 anni originaria del Sudamerica, è stata denunciata dai carabinieri. I militari avevano appreso che nell’appartamento, nei pressi del centro storico della città, era stato notato uno insolito viavai di uomini.
Al Teatro della Concordia di Montecastello di Vibio, Recital di chitarra classica
L’Associazione Culturale Suoni dal Legno è lieta di annunciare il concerto del chitarrista classico Cecilio Perera nella cornice, unica nel suo genere, del Teatro Concordia di Monte Castello Vibio. La direzione artistica è affidata a Giulio Castrica ed Emiliano Leonardi, che, per questo evento, collaborano con Umbria Guitar Festival di Sandro Lazzeri.
Cecilio Perera nasce nel 1983 in Messico. All’età di nove anni inizia lo studio della chitarra classica e da subito si rivela un grande talento tanto da venir invitato a dare concerti ancora da studente. Oltre ad aver partecipato a numerosi Festival e Masterclass, Cecilio si è esibito in diversi continenti ed ha partecipato a numerose trasmissioni radio e televisive, oltre ad aver conseguito numerosi premi uno su tutti l’Alessandria Guitar Competition. Per quanto riguarda la carriera accademica, dopo aver frequentato l’Università di Musica di Xalapa, è ora in procinto di finire i suoi studi di specializzazione presso il Mozarteum di Salisburgo, nella classe di Eliot Fisk di cui è anche assistente. Il suo repertorio spazia dalla musica rinascimentale con il liuto alla musica contemporanea e da camera con flauto, voce, quartetto d’archi ed altre combinazioni. Il programma proposto a Monte Castello propone brani di musica antica, accanto alla tradizionale messicana ed alla musica contemporanea ed eseguirà musiche di: Legnani, Vivaldi, nella trascrizione per chitarra dello stesso Perera, Ponce, Ginastera, Sor e Oliva. Alla magìa della chitarra classica si unisce il fascino di una location unica al mondo: il Teatro Concordia di Monte Castello Vibio è il teatro goldoniano più piccolo del mondo, con i suoi 99 posti tra platea e due ordini di palchi. L’esiguo numero di posti disponibili e l’opportunità di ascoltare il talentuoso artista d’oltreoceano rendono il concerto esclusivo ed imperdibile, nel quale le suggestioni evocate dal suono della chitarra classica vengono amplificate dall’acustica perfetta del piccolo scrigno ottocentesco.
A Pietralunga l’amichevole contro il Trestina termina 9-2 per la Primavera
Finisce 9-2 l’amichevole che la Primavera di Valeriano Recchi ha sostenuto oggi pomeriggio contro il Trestina a Pietralunga, sede del ritiro della Prima squadra. Gara giocata su buoni ritmi ma condizionata dal caldo. Negli 11 in campo era presente anche Guberti che ha giocato entrambi i tempi. La prima frazione è terminata 5-1 con la doppietta di Drolè e le reti di Cherbassi, Varfaj e Guberti. Nella ripresa ancora Guberti, Castelletti, Hyseni e un’autorete di Monsignori portano a nove le reti dei biancorossi. Per il Trestina gol del bomber Daniel Mancini e nel 2° tempo di Ugolini. Piccola gioia per il portiere Mancini che para un rigore a Hyseni. Prossimo appuntamento per il gruppo di Recchi sabato 8 agosto contro la Trasimeno a San Fatucchio ore 20.30
TRESTINA: Ceccagnoli, Cignarini, Palazzoli, Bambini, Iozzia, Matarazzi, Salis, Vinagli, Mancini D., Grandelli, Duranti. Entrati nella ripresa: Mancini E., Mariani, Santinelli, Mencagli, Monsignori, Laalam, Merlini, Ugolini. All. Guazzolini
PERUGIA PRIMAVERA (1° tempo): Sorci, Arboleda, Trequattrini G., Joss, Simic, Romagnoli, De Iuliis, Varfaj, Drolè, Guberti, Cherbassi. All. Recchi
PERUGIA PRIMAVERA (2° tempo): Santopadre, Polidori, Bagnetti, Maestrelli, Garofalo, Hyseni, Ba, Vicaroni, Salvucci, Guberti, Castelletti. All. Recchi
ARBITRO: Fiorucci di Gubbio (Borsellini-Pannacci)
RETI: 5′ pt Cherbassi, 16′ e 44′ pt Drolè, 26′ pt Varfaj, 29′ pt e 3′ st Guberti, 33′ pt Mancini D. (T), 15′ st Ugolini (T), 16′ st aut. Monsignori, 23′ st Castelletti, 28′ st Hyseni (r)
NOTE: presenti circa 100 spettatori. Al 23′ st Hyseni si fa parare un rigore da Mancini E.
Assemblea Lega B: presentato il pallone 2015/16
Assemblea della LNPB a Milano, nella sede di via Rosellini. In apertura, fra le sue comunicazioni, il presidente Andrea Abodi ha annunciato che si recherà a Sportilia al ritiro degli arbitri della Can B, che incontrerà poi nella tradizione riunione con le società prima dell’inizio del campionato. Sempre nelle comunicazioni è stata illustrata la riforma del campionato Primavera che, nelle aspettative, diventerà operativa nella stagione 2016/17 e si dividerà in due gironi meritocratici. L’Assemblea ha preso atto del ripescaggio in Consiglio federale del Brescia al posto del Parma. La Lega ha anche comunicato la decisione di presentare i calendari intorno al 25 agosto a Pescara all’Aurum, Fabbrica delle idee. Nel mese di settembre inoltre si terrà un Consiglio e un’Assemblea ordinaria in Expo a Milano. Assegnata a B 4 Capital la commercializzazione dei diritti televisivi internazionali per il triennio 2015-18, così come sono stati ceduti a Radio Rai i diritti, sempre del prossimo triennio, radiofonici e a Rai il pacchetto highlights nazionale in chiaro. Approvata all’unanimità un‘integrazione ai format di play off e play out: se due squadre dovessero finire a pari punti il campionato, la finale, in caso di parità dopo i 180 minuti, sarà risolta ai supplementari o agli eventuali rigori. La Lega B, inoltre, ha anche deciso di assegnare contributi economici alle società che parteciperanno al campionato femminile. I fondi saranno reperiti dallo sforamento del salary cap e dal fondo sviluppo. Al termine dell’assemblea generale, la Lega B ha presentato il pallone ufficiale per il Campionato 2015/2016. Per il quarto anno consecutivo è Puma a disegnarlo, ponendo con ancora maggiore evidenza rispetto all’anno scorso il tricolore della bandiera italiana, per risaltare l’italianità’ del campionato cadetto.
Il 12 Agosto verrà fatto brillare l’ordigno bellico rinvenuto in località Fori di Baschi
Dopo il ritrovamento, nei giorni scorsi, della bomba di aereo inesplosa di fabbricazione americana del peso di 500 libbre, avvenuto durante i lavori di sbancamento effettuati dall’ANAS al km 48,50 della SS 205 “Amerina” in località Fori di Baschi nel Comune di Orvieto, e la successiva messa in sicurezza e presidio della zona, ora si sta ultimando la pianificazione delle operazioni di despolettamento e successivo brillamento dell’ordigno residuato bellico risalente al secondo conflitto mondiale. Pertanto, sulla base delle valutazioni della Prefettura di Terni ed Autorità di Pubblica Sicurezza ed in accordo con: Artificieri del Genio Pontieri dell’Esercito, Società Autostrade, ANAS, Ferrovie dello Stato e Provincia di Terni a partire dalle ore 05 di Mercoledì 12 Agosto 2015 si procederà alla evacuazione dell’area individuata come “area di rispetto” pari a circa 1.800 mt di raggio. In particolare, saranno interessate le seguenti aree del territorio comunale: Corbara, Canino e Pomonte, Tordimonte, Castellunchio e stazione FS di Baschi. Con apposita ordinanza sindacale l’intera area sarà evacuata. Il despolettamento avverrà in loco (le operazioni si concluderanno presumibilmente alle ore 10) quindi l’ordigno bellico verrà trasferito su un mezzo dell’Esercito Italiano e scortato fino ad una cava vicina dove avverrà il brillamento.
Relativamente alla viabilità:
- rimarranno interrotte: la SS. 205 “Amerina” dal casello dell’Autostrada del Sole al bivio Baschi/Todi, la Strada Comunale di Corbara, la SP Tordimonte e le strade vicinali che si affacciano sulle stesse.
- Interrotto anche il transito autostradale con uscita facoltativa a Orte e Val di Chiana. Resteranno aperti i caselli di Attigliano (ingresso corsia sud) e Orvieto (ingresso corsia nord).
Sulla linea “Lenta” della Ferrovia, invece, il transito dei treni sarà regolamentato da Ferrovie dello Stato.
E’ stato individuato un percorso alternativo per permettere agli utenti della zona sud (Baschi, Montecchio, ecc.) di poter raggiungere l’Ospedale di Orvieto per l’effettuazione di prestazioni non rinviabili.
Tale percorso è individuato con la strada che da Corbara sale verso Fossatello e Colonnetta di Prodo e che ridiscendo verso Ospedale.
L’altra opzione è quella dal bivio di Montecchio verso la Stazione di Castiglione in Teverina, Castiglione in Teverina, Lubriano, Canale e Orvieto.
L’intera operazione vedrà coinvolte le varie Forze di Polizia, operatori dell’USL Umbria 2, Servizio 118, Croce Rossa Italiana e circa 60 volontari della Protezione Civile dell’Orvietano.
La Sala Operativa verrà allestita presso il COM di Orvieto in località Fontanelle di Bardano.
In Kazakistan si fa strada un giornalista perugino
L’articolo ‘Da Milano ad Astana, il futuro viaggia in Eurasia’ (per l’occasione tradotto in inglese), pubblicato lo sorso 28 giugno da Andrea Fais per Agenzia Stampa Italia, è stato premiato come secondo miglior articolo europeo nel contest Kazakhstan Through the Eyes of International Media, organizzato dal Ministero degli Esteri del Kazakistan ed aperto ai giornalisti stranieri che si occupano del Paese in cinque regioni del mondo (CSI, Europa, Vicino e Medio Oriente, Asia e Oceania, Americhe). Dal momento che il primo posto nella regione europea è stato conquistato da un collega polacco, Andrea Fais, direttore responsabile della rivista Scenari Internazionali e nostro collaboratore per le rubriche di politica estera, è anche il primo classificato tra i giornalisti italiani. I vincitori del concorso – i primi tre per ognuna delle cinque aree – sono stati selezionati da una giuria composta dal Ministro degli Esteri del Kazakistan, Erlan Idrissov, dal Presidente dell’Unione dei Giornalisti Kazaki, Seitkazy Matayev, e dal Direttore della Commissione per l’Informazione Internazionale del Ministero degli Esteri, Roman Vassilenko. Giunto alla sua seconda edizione, il concorso ha visto un aumento nel numero dei partecipanti rispetto allo scorso anno evidenziando un crescente interesse internazionale verso il Paese centrasiatico da parte della stampa specializzata.
Per l’occasione riproponiamo il testo originale pubblicato da ASI in data 26/06/2015:
Da Milano ad Astana, il futuro viaggia in Eurasia
di Andrea Fais
Mentre a Milano è in corso di svolgimento l’esposizione universale dedicata alla sicurezza alimentare, nella capitale kazaka Astana sono in fermento i lavori per completare le aree che ospiteranno la prossima edizione di Expo, prevista nel 2017.
Il tema-chiave, riassunto nello slogan ‘Future Energy’, sarà quello della sicurezza energetica in un Paese che, dopo aver mostrato i muscoli del grande produttore petrolifero, sta ora affrontando un lungo e complesso percorso di diversificazione delle sue fonti di approvvigionamento e del suo indotto economico generale.
Il Padiglione del Kazakhstan a Milano ha dunque un duplice ed oneroso compito. Da un lato, dovrà presentare la nazione ad un pubblico europeo che ha ancora una conoscenza troppo superficiale e deficitaria dell’Asia Centrale. Dall’altro, dovrà mettere in evidenza le credenziali del prossimo Paese ospitante di una manifestazione internazionale che ha ormai assunto un significato multipolare, all’insegna della connettività tra i popoli del mondo e del confronto diretto tra i rispettivi sistemi economici, produttivi, scientifici e culturali.
In un recente articolo, pubblicato lo scorso 22 giugno per l’Astana Times, Yerbolat Uatkhanov sosteneva, citando Khabar TV, che il Padiglione del Kazakhstan a Milano era già stato visitato da circa 150.000 persone. Secondo la reporter di Zakon.kz Yuliya Gonchar, i turisti sono attratti dalla struttura del padiglione per il suo design accattivante e per la sua favorevole posizione lungo la direttrice principale dell’area espositiva milanese. Il padiglione, che occupa 2.396 metri quadrati, reca l’emblematico titolo di “Terra delle Opportunità”, richiamando l’antica armonia tra l’uomo e la natura, esaltata dalla cultura tradizionale nomadica dei popoli della Steppa, ma anche la biodiversità di un territorio vastissimo, grande quasi quanto l’intera Europa occidentale.
La razionalizzazione delle risorse naturali e la diversificazione delle fonti costituiscono due binari paralleli che dovranno indirizzare il Kazakhstan verso un concreto paradigma di sostenibilità. Tra i più attivi sostenitori della non-proliferazione, nel 2006 il Kazakhstan ha già siglato insieme ai suoi vicini meridionali (Kirghizistan, Uzbekistan, Turkmenistan e Tagikistan) un trattato che sancisce per tutta l’Asia Centrale lo status di zona libera dal nucleare militare, ribadendo l’impegno in seno alla CICA per estenderne il protocollo anche al Medio Oriente.
La contrazione della produzione petrolifera kazaka prevista dall’OPEC nel maggio scorso, va evidentemente letta nell’ottica di quanto stabilito dal terzo capitolo della Strategia Kazakhstan-2050, lanciata dal presidente Nursultan Nazarbayev nel dicembre 2012. Secondo il capo di Stato, non si tratta di una data casuale ma di “una vera e propria scadenza fissata dalla comunità mondiale”, in linea non solo con le previsioni globali sviluppate dall’ONU sul futuro delle popolazioni, ma anche con il rapporto di stima della FAO e con molti di quei Paesi che stanno sviluppando e adottando strategie a lungo termine “come ad esempio la Cina”, ricorda Nazarbayev.
Superato il passato sovietico, l’economia kazaka ha evitato le conseguenze nefaste della liberalizzazione totale, affidandosi ad un modello misto che prevede una serie di partnership pubblico-privato sotto la supervisione di uno Stato che, lungi dal fossilizzarsi sull’industria estrattiva, sta mostrando grande attenzione per l’industria leggera, l’innovazione e l’hi-tech, secondo i criteri di una “terza rivoluzione industriale che – osserva Nazarbayev – cambierà la nozione stessa di produzione”. I risultati di questa formula consegnano oggi agli osservatori internazionali uno dei Paesi più dinamici e promettenti in Asia, che punta ad entrare nel lotto “delle 30 economie più forti del pianeta”, ma che al contempo “ha gettato le basi per un sistema orientato al sociale” nei campi della qualità della vita, dei consumi, della sanità e della formazione. Tra il 1997 e il 2012, il PIL kazako è aumentato di 16 volte, il PIL pro-capite di 7 volte, il commercio estero di 12 volte e l’indotto industriale di 20 volte.
Tuttavia, il settore che forse più di tutti mette in luce le potenzialità strategiche del Kazakhstan agli occhi di uno straniero è quello infrastrutturale. Il Paese è infatti lo snodo primario del futuro corridoio autostradale Cina occidentale – Europa occidentale. Sono ormai in via di completamento i lavori per la costruzione del lungo tratto che collega la città di Khorgas, situata nello Xinjiang cinese a pochi passi dal confine sino-kazako, alla città di Aktobe, a poche decine di chilometri dal confine russo-kazako nord-occidentale, passando per Almaty, Shimkent, Kyzylorda, Baikonur, Koszhar e Aralsk. Questo segmento andrà ad innestarsi sul più ampio corridoio di transito della Nuova Via della Seta, un’idea avanzata e condivisa anche dalla leadership cinese attraverso il progetto ‘One Belt, One Road’. La nuova ferrovia Uzen-Bereket-Gorgan, che dalla fine del 2014 sta già collegando il Kazakhstan e il Turkmenistan all’Iran settentrionale, permette invece di trasferire agevolmente le merci tra la regione caspica e i porti del Golfo Persico e del Golfo dell’Oman.
Il Kazakistan è così al centro di uno storico reticolato internazionale che, a cinquecento anni dal suo lento declino, torna a riaffiorare nel XXI secolo, ponendosi come un’occasione unica per promuovere il dialogo di civiltà tra Oriente e Occidente, come proposto annualmente proprio ad Astana durante l’ormai consolidato Summit dei Leader Religiosi mondiali, giunto alla sua quinta edizione lo scorso 10 giugno.
Montedoglio: il Ministero approva progetto definitivo
“Il ministero delle infrastrutture ha approvato il progetto definitivo per il ripristino delle strutture cementizie dello scarico di superficie della diga di Montedoglio”: lo ha annunciato l’assessore all’agricoltura della Regione Umbria, Fernanda Cecchini. Nell’esprimere “soddisfazione” per l’approvazione del progetto da parte della competente Direzione ministeriale, Cecchini ha sottolineato “che si tratta di un passo indispensabile, e molto atteso, per la ripresa della piena funzionalità dell’invaso, dopo il cedimento strutturale dello sfioratore avvenuto nel 2010. Grazie agli interventi previsti dal progetto – ha aggiunto Cecchini –, improntati a garantire il miglioramento della sicurezza ed una piena efficienza, la portata dell’invaso potrà essere ricondotta dagli attuali 90 milioni di metri cubi di acqua a circa 150, con ricadute positive sia rispetto alla preservazione della risorsa idrica che al suo utilizzo, soprattutto per il comparto agricolo messo a dura prova negli ultimi anni dalle minori precipitazioni e dall’accentuarsi di periodi siccitosi. L’ok del Ministero al progetto definitivo, con alcune prescrizioni – ha concluso l’assessore –, risponde all’impegno portato avanti in questo tempo dalle Regioni Umbria e Toscana e dagli Enti competenti per la soluzione della vicenda. Si può ben sperare che la gara per l’affidamento dei lavori possa avvenire nei prossimi mesi”.






























