L’arte della pasticceria ha dato l’ispirazione, la creatività e la preparazione hanno fatto il resto. E così quattro studentesse, vere e proprie stiliste del corso di Fashion design dell’Istituto italiano design (Iid) di Perugia, hanno dato vita a 24 modelli che giovedì 30 giugno hanno sfilato in una passerella d’eccezione, il loggiato del palazzo della Provincia in piazza Italia, nel cuore dell’acropoli perugina. Dulcis in dress il nome della collezione e del progetto che giunge a conclusione con la chiusura del triennio in Fashion design. “Come ogni anno – ha commentato Matteo Gradassi, direttore dell’Iid di Perugia –, è la finalizzazione di un triennio ricco di soddisfazioni per gli studenti che vede il suo culmine nella sfilata che quest’anno ha come location uno dei luoghi più centrali dell’acropoli. C’è un filo di continuità in questo, rispetto a quanto fatto lo scorso anno nel quale abbiamo riportato in centro, dopo la nostra nuova sede, la sfilata a chiusura del corso alla Rocca paolina. È nostro intento dare anche ai nostri studenti un aspetto valoriale intrinseco alla città rendendole poi omaggio con il nostro lavoro affiancato agli scenari naturali che Perugia offre”. “Dulcis in dress – ha spiegato Anna Maria Russo, fondatrice dell’Iid – focalizza l’attenzione sul nostro metodo didattico. L’estetica del dolce in tutte le sue forme e cromie è la grande protagonista delle collezioni realizzate dalle studentesse”. “In istituto – ha confermato Eleonora Granieri, docente di progettazione della collezione – crediamo che progettare significhi prendere ispirazione dal mondo che ci circonda per cui perché no l’alta patisserie dal momento che essa stessa viene contaminata da fashion, arte e architettura. Le ragazze sono partite da questo punto di ispirazione e hanno fatto propri i concetti. Ciascuna si è ispirata a un aspetto diverso: i macarons francesi, i cupcake, le decorazioni di caramello e il mondo delle torte nuziali”. In passerella, Carmen Cellini ha affascinato il pubblico con abiti ‘fragranti’ nel contrasto tra i gusci esterni rigidi e il ripieno morbido all’interno, dai dettagli preziosi come la pralinatura di perline su maniche e polsini. Nuance delicate e tanta raffinatezza. Federica Serafini ha proposto forme versatili e ricami che richiamano la glassa e la copertura di arabeschi di panna, gonne e maniche a palloncino a rappresentare il gusto dei cupcake con colori che vanno dal bianco crema all’arancio dorato ai toni intensi del caffè. Il caramello con forme scultoree e verticali ha conquistato Giulia Marzocchi che nei suoi modelli mescola al panna i toni caldi di rosso, arancio e ruggine. Reticolo, filigrana e riccioli di zucchero caramellato diventano elementi originali per abiti morbidi, dalle forme fluide e semplificate. Il romanticismo dei dettagli del matrimonio e in particolare della torta nuziale si ritrova invece nella collezione Altea Cadri ricca di dettagli e minuzie in un gioco di trasparenze e scale di viola. Arricciature, gonne vaporose, applicazioni fatte a mano, forme triangolari e sciami di roselline impreziosiscono gli abiti. “Le ragazze – ha rivelato Marika Bruni, docente di modellistica dell’Iid – sono riuscite nella ricerca dei tessuti a dare la giusta struttura agli abiti perché come nella pasticceria si usano ingredienti, paste e colori, soprattutto, per emozionare, così per la realizzazione di un abito. Ci hanno messo passione e hanno utilizzato tessuti molto particolari proprio per dare il senso della leggerezza o del rigido e questo le ha portate anche molto a studiare la confezione perché ogni tessuto, per rendere al meglio, ha bisogno di essere trattato a dovere”.
Morti nel rogo sull’A1, si dirigevano in Toscana
Matteo Travaglini, 20 anni, lunedì doveva cominciare un nuovo lavoro in Toscana e così la madre, Anna Di Cesare, 48, e il fratello Samuele, 13, tutti di Ariccia, lo stavano accompagnando per passare questi giorni con lui nella sua nuova casa ma mentre percorrevano ieri pomeriggio l’Autosole la loro auto è stata tamponata da un’autocisterna e ha preso fuoco alle porte di Orvieto. Un incidente che non ha dato scampo ai tre, tutti morti nel rogo della vettura, andata completamente distrutta. Gli agenti della polstrada sono stati impegnati fino a notte per identificare le tre vittime e avvertire i familiari. Il padre dei ragazzi e marito della donna è stato informato mentre era in Sicilia per lavoro. Arrivato a Roma in aereo, è stato accolto da personale della polizia stradale e portato subito a Orvieto con un’auto di servizio. (Fonte: Ansa.it)
Furto di vestiario, arrestata una ragazza
Arrestata dagli agenti delle volanti in un grande magazzino di Ellera una giovane di 28 anni, originaria di Pescara ma da tempo residente a Chianciano: aveva nella borsa capi di abbigliamento, cui aveva tolto le placche antitaccheggio e i cartellini, per un valore di circa 140 euro. Nonostante questi accorgimenti, quando la giovane aveva oltrepassato le casse, era scattato l’allarme. I poliziotti le hanno trovato addosso anche una tenaglia in metallo e, sotto la gonna, una calamita, usata – spiega la questura – proprio per rimuovere le placche dei dispositivi antitaccheggio. Per la giovane, oltre all’arresto anche il foglio di via obbligatorio da Perugia. (Fonte: Ansa.it)
Ai domiciliari per spaccio, nuovo arresto
Era stato arrestato a Perugia nel novembre scorso, quando era stato sorpreso con indosso un etto di cocaina, e stava scontando la condanna agli arresti domiciliari a Terni, dove risiede da molti anni: ieri pomeriggio gli uomini dell’antidroga della squadra mobile, dopo aver notato che da qualche tempo da quel palazzo entravano ed uscivano persone note come tossicodipendenti, sono entrati nell’appartamento dell’uomo, un cittadino italiano di 45 anni, di origini albanesi. Qui hanno trovato, dentro scatole di medicinali, 50 involucri di cocaina, pronti da spacciare, per un peso totale di circa un etto, e 250 euro in banconote da 50. L’uomo – si apprende stamani dalla polizia – è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. (Fonte: Ansa.it)
Sicurezza sul lavoro. Marini: “Apriamo una nuova fase”
“C’è l’impegno della Regione Umbria ad aprire una nuova fase operativa con le organizzazioni sindacali, le Asl, gli Enti bilaterali per innovare azioni e misure a sostegno della sicurezza e della salute nei luoghi di lavoro” : lo ha detto la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, intervenendo all’assemblea pubblica promossa da Cgil, Cisl e Uil dell’Umbria “Un lavoro sicuro è possibile”, che si è tenuta oggi al Centro edile per la sicurezza e la formazione di Perugia. Nel corso del suo intervento la presidente ha evidenziato che la crisi economica ha determinato anche un “cambiamento delle caratteristiche dell’occupazione con ricadute importanti rispetto alla sicurezza e alla salute nelle imprese. In particolare – ha detto Marini – abbiamo assistito all’incremento dell’anzianità della popolazione lavorativa, all’aumento della disoccupazione di lunga durata e della precarietà, anche in settori produttivi particolarmente a rischio come l’agricoltura e le costruzioni, alla crescita del part time involontario e dell’irregolarità dei rapporti di lavoro ed al peggioramento della situazione occupazionale dei lavoratori stranieri. E’ quindi necessario adottare un nuovo modello organizzativo ed occupazionale che tenga conto di queste trasformazioni per poter aggredire il fenomeno degli infortuni, un vero e proprio dumping sociale relativo alle condizioni di lavoro e alla sicurezza, da inquadrare anche nel più ampio contesto europeo e mondiale. Nel corso di questi anni – ha proseguito la presidente – come Regione Umbria ci siamo impegnati nel potenziare le attività di vigilanza negli ambienti di lavoro ed il coordinamento nell’ambito del Comitato regionale di coordinamento per la sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro al fine di migliorare la valutazione dei rischi nei diversi contesti produttivi, mettendo in atto le misure più idonee a contrastarli. Sono state aumentate le azioni di vigilanza – ha sottolineato. I servizi di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro della Regione Umbria hanno ispezionato oltre 3 mila aziende, il 7,7% delle aziende con dipendenti del territorio nel 2014 e il 7,6% nel 2015, con una copertura media del territorio più elevata rispetto ad altre regioni”. Relativamente alle malattie professionali “le denunce sono in netto incremento. Da circa 850 malattie nel 2000 si è passati a circa 1870 nel 2015, come risultato della sensibilizzazione dei medici competenti, di famiglia, ospedalieri e ambulatoriali alla notifica di tali patologi, sebbene in Umbria le stime di malattia professionale attesa nella popolazione evidenzino il fenomeno della sotto-notifica – ha detto la presidente”. “Nell’ambito del Piano regionale della prevenzione 2014/2018 – ha poi proseguito Marini – sono stati individuati obiettivi specifici che mirano a valorizzare la funzione delle istituzioni che si occupano di prevenzione negli ambiti di lavoro, fornendo supporto al mondo del lavoro, a migliorare la qualità degli interventi di prevenzione e promozione della salute del sistema pubblico, attraverso l’avvio di un percorso di qualità e di accreditamento dei servizi, e del sistema delle imprese, attraverso la condivisione di procedure e linee guida con tutti i portatori di interesse. Si è inoltre puntato a promuovere interventi per lo sviluppo della responsabilità sociale, l’applicazione dei principi di etica all’impresa e l’adozione di buone prassi, anche nella piccola e media impresa”. Tra i prossimi fronti di azione – ha concluso la presiedente – il miglioramento della qualità della sorveglianza sanitaria, delle attività dei servizi di prevenzione sanitaria nell’ambiente di lavoro e l’utilizzo di nuovi strumenti per la vigilanza attraverso l’utilizzo delle metodologia l’audit, da estendere anche alle piccole e medie imprese”.
Turismo: soddisfazione del vice presidente Paparelli
Esprime soddisfazione il vicepresidente della Giunta regionale ed assessore al turismo, Fabio Paparelli, per la firma del decreto con il quale il Ministero della Cultura e del Turismo, Dario Franceschini, ha istituito i distretti turistici interregionali dell’Appennino Umbro Marchigiano e dell’Etruria Meridionale. “Ringraziamo il ministro – ha detto il vicepresidente – per aver accolto la richiesta. Si tratta di un riconoscimento importante perché, come anticipato anche nella nota diffusa questa mattina, i distretti sono importanti strumenti di incentivazione del comparto turistico che costituisce uno degli assi portanti dello sviluppo economico e che la Regione Umbria ha promosso ed incentivato, anche attraverso la recente approvazione in Conferenza dei Servizi, con una serie di misure per il loro potenziamento”. “I Distretti – ha concluso Paparelli – coinvolgono territori che si snodano a cavallo tra più realtà regionali e conferiscono ai Comuni di Gubbio, Costacciaro e Nocera Umbra così come a quelli di Orvieto, Città della Pieve, Castel Viscardo, Fabro, Baschi, San Venanzo, Castelgiorgio, Attigliano, Porano, Giove, Guardea, Allerona, Ficulle, Montecchio, Lugnano in Teverina, Monteleone d’Orvieto, Alviano, Penna in Teverina, Montegabbione e Parrano, una nuova centralità. In questa nuova visione ‘ultraregionale’ si valorizzeranno appieno i comparti culturali e ricettivi di territorio ampio che risulta fuori dal circuito del turismo di massa”.
Nuovo servizio della Continuità Assistenziale nel Distretto del Perugino
A partire dal 1 luglio 2016 il servizio di Continuità Assistenziale (ex Guardia Medica) del Distretto del Perugino si doterà di un ambulatorio dedicato a quelle prestazioni sanitarie non differibili e che non richiedono un intervento domiciliare. I cittadini che avranno la necessità di farsi prescrivere prestazioni sanitarie non differibili (per problemi che richiedono l’intervento del medico e non possono essere rinviati fino all’entrata in servizio del proprio medico curante o del pediatra), di richiedere una certificazione di malattia nei giorni prefestivi e festivi (per un massimo di 3 giorni e a partire dal giorno di effettiva constatazione dello stato di malattia comprese quelle per i lavoratori turnisti), e di farsi prescrivere farmaci su ricettario regionale che abbiano il carattere della non differibilità (cioè per terapie urgenti e per coprire un ciclo non superiore a 48/72 ore) potranno recarsi presso le sedi della Continuità Assistenziale di Perugia di via della Pallotta 42 (ex Grocco) e di Ponte San Giovanni presso il Centro di Salute (Centro Commerciale Apogeo) dove troveranno un ambulatorio dedicato. Gli orari di apertura dell’ambulatorio, diversificati per sede, sono i seguenti: a Perugia in via della Pallotta dalle ore 10 alle ore 13, dalle 15 alle 18 e dalle 21 alle 23 nei prefestivi e festivi, e dalle 20 alle 23 nei notturni feriali; a Ponte San Giovanni presso il Centro di Salute dalle ore 10 alle ore 13 e dalle 15 alle 18 nei prefestivi e festivi. Al di fuori di questi orari potranno essere effettuate visite ambulatoriali solo dietro preventiva telefonata al numero della Continuità assistenziale (075-36 584, 075-34024), concordando con il medico in turno l’eventuale visita ambulatoriale, fermo restando che saranno comunque evase tutte quelle situazioni di urgenze ambulatoriali non differibili. Con l’occasione si ricordano i servizi che NON possono essere erogati dal medico di Continuità Assistenziale (ex Guardia Medica): PRESCRIVERE visite specialistiche ed esami diagnostici, di laboratorio e strumentali, farmaci con nota AIFA (ad esempio gastroprotettori, farmaci per l’osteoporosi o per ridurre il colesterolo) o soggetti a piano terapeutico che non abbiano carattere di urgenza (senza la documentazione clinica comprovante il diritto ad avere dispensati dal SSN tali farmaci, egli può prescriverli solo su “ricettario bianco” e quindi tali farmaci sono a pagamento); RIPETERE ricette mediche per tutti i farmaci assunti con continuità e che non rivestono carattere d’urgenza; EFFETTUARE prestazioni infermieristiche non correlate alla visita medica (ad esempio sostituzioni di cateteri vescicali, sondini naso-gastrici, medicazioni…); REDIGERE le certificazioni di infortuni sul lavoro, per i quali ci si deve rivolgere solo al proprio medico o, in sua assenza, al Pronto Soccorso dell’ospedale; FARE l’impegnativa per i ricoveri programmati (che rimangono di esclusiva pertinenza del medico di famiglia); TRASCRIVERE su ricettari regionali farmaci o esami diagnostici prescritti dai medici del Pronto Soccorso e dell’ospedale. Infatti i medici delle strutture ospedaliere sono tenuti a rilasciare direttamente all’atto della dimissione o dopo visite specialistiche ambulatoriali le prescrizioni necessarie a garantire la copertura minima per il primo ciclo terapeutico e comunque fino al rientro in servizio del proprio medico di famiglia o del pediatra.
Fascino dei Contrappunti: il primo CD del Quartetto d’Orchestra da Camera
Un esordio discografico nel segno dell’eccellenza musicale umbra. È stato presentato a Perugia, venerdì 1 luglio, il primo cd del Quartetto dell’Orchestra da Camera di Perugia, una delle anime del progetto orchestrale promosso dall’associazione culturale Eunice con il supporto della Fondazione Perugia Musica Classica onlus. L’album Contrappunti, edito dall’etichetta perugina Nota records, raccoglie gli omonimi brani – dal Contrappunto I al Contrappunto XIX – del compositore perugino Antonio Rossi: “ho scelto questa particolare forma musicale – ha spiegato in conferenza stampa – perché permette di valorizzare ugualmente le varie parti della composizione, dando all’ascolto un fascino particolarissimo e unico”. Rossi, così come i musicisti dell’Orchestra, sono un’eccellenza “della nostra Regione – ha poi sottolineato Filippo A.Moretti, di Nota records – ricca di ottimi talenti che, spesso, hanno difficoltà a trovare spazi e mettersi in luce. Come casa discografica, da oltre 20 anni il nostro lavoro va proprio nella direzione della promozione e valorizzazione delle eccellenze del territorio”. L’Orchestra da Camera di Perugia – come ha ricordato il sovrintendente dell’ensemble Simone Frondini – nelle prossime settimane sarà impegnata a Umbria Jazz al fianco del trombettista Paolo Fresu, nella sua personale e attesissima rilettura del Laudario di Cortona, e nel giro di pochi anni si è affermata come realtà di punta del concertismo regionale e nazionale, con interessanti incursioni all’estero (ad agosto l’Orchestra tornerà a rappresentare l’Italia al festival di Kusatsu, in Giappone). Un gruppo giovane e “multiculturale”, come ben testimonia l’organico del Quartetto, che ha margine della conferenza stampa ha eseguito anche due brani dal disco: insieme al violinista Paolo Franceschini, konzertmeister dell’Orchestra, ci sono infatti i giovani Azusa Onishi, violino, Mizuho Ueyama, viola, e Gianluca Pirisi, violoncello. E proprio alle 2 musiciste giapponesi si “deve” l’ultimo contrappunto del disco, il numero 19, “che ho composto durante la registrazione del disco al Museo Santa Croce di Umbertide – ha concluso Antonio Rossi – proprio pensandolo per Azusa e Mizuho”.
































