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lunedì, 11 Agosto 2025
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Perugia: rissa con lesioni personali a Fontivegge

Intervengono i Carabinieri, cinque persone arrestate in flagranza di reato

Nel corso della scorsa notte i Carabinieri della Stazione di Perugia e dell’8° Reggimento “Lazio” – Squadra di Intervento Operativo (SIO), hanno arrestato in flagranza di reato cinque persone, tre uomini, di anni 18, 42 e 45, e due donne, di 35 e 38anni, tutti di origine rumena, ritenuti responsabili del reato di rissa.
Il risultato operativo è maturato all’esito di un primo immediato intervento condotto dal personale della Benemerita nella serata di ieri, intorno alle 20,00, in piazza Vittorio Veneto, durante un servizio di controllo del territorio predisposto nella zona della stazione ferroviaria Fontivegge, area urbana ove, a seguito delle determinazioni assunte in sede di Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, il Prefetto di Perugia ha istituito la “zona a vigilanza rafforzata”.
Nell’occasione i militari, a seguito di segnalazione pervenuta al Numero Unico di Emergenza – NUE – 112, sono giunti nella piazza per sedare una violenta lite scoppiata tra gli arrestati, originata da futili motivi, che, da subito, aveva destato la preoccupazione di passanti e clienti degli esercizi commerciali della zona.
Nelle fasi concitate dell’alterco uno di loro ha colpito al volto un altro soggetto coinvolto con una bottiglia di vetro, provocandogli delle ferite.
Una volta che i Carabinieri sono riusciti a riportare la calma tra gli autori della rissa, è stato richiesto l’intervento dei sanitari del servizio 118, che hanno provveduto al trasporto di tutti e cinque gli interessati presso il Pronto Soccorso del locale Ospedale, per le cure del caso.
Dopo le dimissioni, i soggetti, tutti con prognosi tra 1 e 7 gg., ad eccezione della 36enne, sono stati condotti nella caserma di via Giovanni Ruggia, sede del Comando Provinciale, ove, al termine degli accertamenti, sono stati dichiarati in stato di arresto per l’ipotesi di reato anzidetta.
Nella mattinata odierna, informato il magistrato di turno della Procura della Repubblica del capoluogo, si è celebrata l’udienza con il “rito direttissimo” dinanzi il Giudice del Tribunale di Perugia che, nel convalidare l’arresto, ha disposto nei confronti dei cinque indagati l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

   

Maurizio Mencaroni nuovo presidente della Fitp Umbria

È stato eletto dai circoli presenti con il 100% dei voti (78 su 78)

Dopo 25 anni, il Comitato Regionale Umbro della Federazione italiana Tennis e Padel ha un nuovo Presidente: Maurizio Mencaroni. Nella giornata odierna, presso la sala congressi dell’ Hotel Giò di Perugia, si è svolta l’assemblea elettiva straordinaria. Negli ultimi mesi, infatti, a seguito dell’elezione a Consigliere Nazionale del Presidente uscente Roberto Carraresi, la presidenza era ‘vacante’. Mencaroni è stato eletto con il 100% dei voti 78 su 78 (61 votanti su 81 circoli totali aventi diritto).

“Sono molto emozionato, non lo nego. Ringrazio tutti i circoli che, nonostante il periodo estivo, hanno voluto presenziare. Ancora una volta avete dimostrato un grandissimo attaccamento al nostro comitato. Ringrazio le autorità presenti e tutti i miei colleghi di Comitato che si sono ricandidati in toto, dandomi subito il loro appoggio. Per me è un onore poter avanzare la mia candidatura anche perché la stessa scaturisce da un evento straordinariamente positivo quale l’elezione a Consigliere Nazionale di Roberto Carraresi che viviamo come un riconoscimento per tutto il nostro movimento. Obiettivo? Dare continuità a quanto fatto in questi anni e cercare di migliorare i comparti dove, al momento, facciamo più fatica come ad esempio il tennis femminile o al settore degli ufficiali di gara. Questa candidatura rappresenta la chiusura di un cerchio la cui circonferenza è lunga ben 53 anni, da quando convinsi i miei genitori ad iscrivermi al primo corso di scuola tennis. Da lì è iniziato tutto. Dopo aver fatto un po’ di tutto sia dentro il campo (da raccattapalle a giocatore) sia fuori (come dirigente, delegato provinciale, presidente commissione propaganda), ritengo di aver maturato l’ esperienza per poter proseguire l’attività portata avanti da Roberto che non finirò mai di ringraziare per la passione, l’ impegno è la competenza e per tutti gli insegnamenti che mi ha dato e che sicuramente continuerà a darmi. Ringrazio, infine, la mia famiglia che mi è sempre vicina. Per concludere, concedetemi di ricordare una persona che non c’è più ma che è stata la prima persona che ha creduto in me: Rodolfo Vinti per tutti Poppy”.

Oltre ai 61 circoli che hanno espresso il loro voto, hanno voluto essere presenti anche tutte le autorità sportive locali il Presidente del Coni Aurelio Forcignanò, il Presidente del Cip Umbria Marco Peciarolo e il Consigliere Nazionale del Coni Generale Domenico Ignozza. Questi i loro brevi interventi.

Roberto Carraresi:

“Si chiude un ciclo, lungo quasi 20 anni, ricco di emozioni e successi. Il mio sostegno non mancherà mai e darò sempre una mano al comitato umbro”.

Aurelio Forcignanò:

“L’Umbria è piccola ma ha grandi potenzialità. E questa ne è la dimostrazione. Rappresentanza dello sport umbro a tutti i livelli. Non è frutto di regalie o di altro, ma solo della bellezza della nostra regione e della capacità organizzativa delle nostre strutture. Merito soprattutto del lavoro incessante dei dirigenti e delle associazioni. Lo sport è passione e non va bloccato con provvedimenti troppo restrittivi. In bocca al lupo a tutti”.

Marco Peciarolo:

“La bontà del lavoro fatto in regione ha portato ad una carica nazionale. È un punto di partenza e sono felice di essere qui poiché abbiamo un vantaggio: lo sport è un’entità unica, olimpico e paralimpico. Lo sport è parte della nostra Costituzione e noi dobbiamo custodirlo ed esserne garanti”.

Domenico Ignozza:

“Non potevo non essere qui oggi. Ci tengo in modo particolare perché qui siete tutti amici. Tengo a ringraziare Roberto Carraresi per come hai rappresentato il tennis e lo sport a livello regionale e nazionale. Dobbiamo certificare il movimento che ha saputo interpretare al meglio il grandissimo momento che sta attraversando il tennis italiano, al di là di Sinner. Dobbiamo continuare a valorizzare i nostri Sinner come stiamo facendo ora”.

   

Controlli a tappeto nella Stazione di Perugia Fontivegge

 

Intensificati i controlli nella stazione ferroviaria di Perugia Fontivegge con l’identificazione di numerosi viaggiatori alcuni dei quali con precedenti penali.

Questi sono i risultati dell’attività posta in essere dagli uomini e dalle donne della Polizia Ferroviaria di Perugia che nel pomeriggio del 10 luglio sono stati impegnati nei servizi di controllo straordinario in stazione e a bordo treno disposti dal Dirigente del Compartimento Polizia Ferroviaria per le Marche, l’Umbria e l’Abruzzo con sede ad Ancona, unitamente alle Unità cinofile della Polizia di Stato e al personale di FS Security, società del Gruppo Ferrovie dello Stato specializzata nella sicurezza a bordo dei treni e nelle aree di stazione e impegnata quotidianamente, in collaborazione con le Forze dell’Ordine, in attività operative di controllo.

 In particolare, alla presenza di “Imperator” e “Jack” i cani antidroga della Questura di Ancona, sono stati presenziati gli ingressi principali della stazione ferroviaria nonché i sottopassaggi per il controllo dei viaggiatori in arrivo ed in partenza e alcuni treni regionali diretti a Roma, al fine di prevenire e reprimere i fenomeni criminosi maggiormente diffusi, garantire l’ordine e la sicurezza pubblica in questo periodo estivo ove maggiore è l’afflusso dei viaggiatori che si spostano in treno e  aumentare la percezione di sicurezza da parte dei viaggiatori che, nella circostanza, hanno accolto favorevolmente l’iniziativa mostrando gratitudine e apprezzamento per il lavoro svolto dagli operatori.

Gli agenti durante l’attività hanno utilizzato gli smartphone in dotazione, per il controllo in tempo reale dei documenti e i metal detector per l’ispezione dei bagagli sospetti.

 Nell’ambito dei servizi di ordine e sicurezza pubblica predisposti  dal Questore della Provincia di Perugia, l’impegno della Polizia Ferroviaria continuerà anche nei prossimi giorni in occasione della manifestazione musicale “Umbria Jazz” che si tiene dall’11 al 20 luglio durante la quale è previsto l’arrivo di numerosissimo pubblico proveniente da ogni parte di Italia, anche a mezzo treno, per partecipare al più importante festival musicale jazzistico italiano nato nel 1973 e che si svolge ogni anno a Perugia nel mese di luglio.

   

A Monteleone di Spoleto inaugurata la Fiera di san Felice

Ancora domenica nel borgo la mostra mercato del bestiame, cereali e prodotti tipici umbri. Due giorni che rievocano l’antico mercato della transumanza con tante attività

Ha preso il via a Monteleone di Spoleto, il comune più alto dell’Umbria e uno dei borghi più belli d’italia, la Fiera di san Felice, mostra mercato del bestiame, cereali e prodotti tipici umbri. Sabato 19 luglio, insieme alla sindaca di Monteleone di Spoleto Marisa Angelini, al taglio del nastro della manifestazione erano presenti Massimiliano Presciutti, presidente della Provincia di Perugia, il prefetto di Perugia Francesco Zito, il questore di Perugia Dario Sallustio, i consiglieri regionali Paola Agabiti e Stefano Lisci,  e molti sindaci della Valnerina, oltre a rappresentanti di Anci Umbria, Cedrav e Fai.

“È la tredicesima edizione – ha dichiarato la sindaca Angelini – abbiamo voluto anche quest’anno mettere in vetrina tutto quello che è la produzione agricola e zootecnica di Monteleone di Spoleto, una grande occasione per dare visibilità e luce all’imprenditoria locale. È un giorno di festa che affonda le radici nel 1600 quando padre Felice Carosi portò le reliquie di san  Felice a Monteleone di Spoleto oggi conservate nel Complesso monumentale della Chiesa di san Francesco e volle istituire una festa. È un momento molto importante, in cui la nostra mission è quella di stare vicino agli impreditori e allevatori e a tutti coloro che rimangono e producono in questo territorio, sempre con grande qualità”. “Questa è una zona di confine – ha commentato il presidente Presciutti –, un’area interna e quella di oggi non è solo una bella e importante manifestazione per il Comune di Monteleone, ma è la dimostrazione che le aree interne solo un valore per l’Umbria e l’Italia. Questo modo di approcciare alle cose è quello che ci piace perché crea comunità e rilancia il messaggio che le aree interne non sono da ‘lenta eutanasia’ ma sono un valore. Quello che si trova in termini di ambiente, enogastronomia, qualità della vita, non si trova da altre parti ed è un valore inestimabile che va rilanciato in tutto il Centro Italia”.

Nella sua veste moderna la fiera è organizzata da Comune e Pro loco di Monteleone e dall’associazione Borghi più belli d’Italia, con il sostegno di consorzio Bacino imbrifero montano (Bim) del Nera e Velino della provincia di Perugia, Assemblea legislativa dell’Umbria, Cedrav, Camera di commercio dell’Umbria, Produttori locali agricoli e zootecnici, e la collaborazione di Fai, Gruppo locale tradizioni popolari, Archeoambiente e Filitalia International Chapter Monteleone di Spoleto.

Inaugurata, dunque, sulle note del corpo bandistico ‘Carlo Innocenzi’ di Monteleone di Spoleto, la Fiera, allestita da porta Spoletina alle Vallatte, e aperta anche domenica 20 luglio fino alle 19. A seguire sono stati consegnati il premio San Felice – Etica, qualità e gusto italiano nel mondo all’Azienda Colle del Capitano per la sezione agroalimentare e alla signora Giuseppina Ceccarelli per la sezione volontariato.

Tante le attività, tra cui nei due giorni, fino alle 20, la possibilità di fare giri turistici in carrozza per le vie del paese, a cura dell’associazione attacchi Umbria asd. Cavalli ancora protagonisti, sabato sera in località Le Vallatte, area verde a pochi metri dal centro storico, per lo spettacolo equestre che emoziona sempre grandi e piccini per le straordinarie performace degli artisti. Stessa location, nella giornata di apertura, anche per l’arrivo dei partecipanti al trekking su cavallo ‘Sulla via dei due santi’, partiti il venerdì da Montereale, in provincia dell’Aquila, e per una dimostrazione di educazione cinofila a cura dell’educatrice cinofila Veronica Angelini. Al Giardino della Biga, invece, arte con un laboratorio dell’associazione Filitalia international chapter Monteleone e il progetto ‘Dipingi il tuo borgo’, alla prima edizione, promosso da ‘I borghi più belli d’Italia in Umbria’ di cui è protagonista l’artista Domenico Bordacchini. Spazio poi a Fabio Matteucci, artista che realizza le sue opere utilizzando una semplice penna bic in mostra anche al Museo della Biga con la  personale ‘Fiabe d’inchiostro e creature selvagge’. Nella giornata anche una mostra di moto d’epoca in centro storico e, a chiudere, dopo il galà equestre, a Le Vallatte, gli Alta Quota, con balli e musica. Domenica si apre con la Colazione del contadino, offerta dai produttori locali alle 10 e si prosegue con un incontro divulgativo sul cavallo agricolo italiano da tiro pesante rapido (Caitpr) e sulla valorizzazione degli allevamenti selezionati del borgo di Monteleone di Spoleto, organizzato dall’associazione nazionale allevatori Caitpr, con la presentazione di esemplari del territorio. Il pomeriggio, e fino alle 20.30, spettacolo itinerante Paesi danzanti, progetto del Fai e Cedrav con gruppi folcloristici locali che daranno spazio alle tradizioni, tra saltarello, quadriglia, organetto e rime baciate, con la partecipazione del gruppo folk Interamna, e della Sala d’arme ‘Achille Marozzo’, con il gruppo di gioco di Ruolo dal vivo, che darà vita a uno spettacolo di scherma storica rinascimentale (dallle 16.30 alle 18.30 alle Vallatte). Il gran finale ‘a suon di organetto’ sarà in piazza Regina Margherita, alle 20, con la degustazione ‘Le cose di una volta – l’acquacotta’, a cura dell’associazione Filitalia international chapter Monteleone di Spoleto, l’estrazione della lotteria di san Felice, e la consegna del premio a tutti i ‘Felici’ d’Italia presenti, riservato a chi porta il nome di Felice, Felicita o Feliciano.

   

Turismo: la Filcams Cgil in piazza a Umbria Jazz per dire basta al lavoro povero

Presidio e volantinaggio in centro a Perugia per denunciare sfruttamento e precarietà nel settore

Durante questa edizione della manifestazione Umbria Jazz, venerdì 18 luglio, la Filcams Cgil di Perugia ha organizzato un presidio e un volantinaggio in piazza Matteotti a Perugia per denunciare le condizioni di sfruttamento nel turismo e nei servizi, aderendo alla campagna nazionale ‘Turismo è lavoro’ e alla vertenza ‘Bad Work No Future’.

“Dietro i numeri record del turismo – afferma Alessandra Lecce, segretaria della Filcams Cgil Perugia –, anche qui in Umbria c’è un esercito di lavoratrici e lavoratori precari, invisibili, sottopagati. Chiediamo diritti, tutele e un cambio di paradigma: non può esserci sviluppo senza dignità del lavoro”.

Come spiega l’organizzazione sindacale, che confrontandosi quotidianamente con i lavoratori ha uno sguardo privilegiato sulle condizioni di lavoro nel settore, “nel turismo dilagano contratti a chiamata, orari massacranti, appalti esternalizzati a cooperative spurie o imprese multiservizi che applicano contratti meno tutelanti. Si lavora a cottimo, spesso in condizioni di insicurezza, senza formazione né riconoscimento delle professionalità, con carichi di lavoro insostenibili e malattie da lavoro in aumento. A pagare sono soprattutto donne, giovani e migranti, tra i più ricattabili”.

“Con questa iniziativa – conclude quindi Lecce – vogliamo rompere il silenzio e continuare a denunciare le condizioni insostenibili in cui troppe persone sono costrette a lavorare. Il turismo deve generare buona occupazione, non sfruttamento. Le istituzioni devono intervenire per fermare le esternalizzazioni selvagge e garantire contratti regolari e dignitosi”.

La Filcams Cgil lancia così un appello a tutte le lavoratrici e i lavoratori del settore: “Organizziamoci insieme, uniti si può resistere e cambiare. La dignità non è un lusso, è un diritto. E noi ci siamo per difenderlo”.

   

Ospedale di Perugia: rivoluzionario intervento di chirurgia robotica su raro tumore alla prostata

“Il risultato è stato ottimale: completa continenza urinaria e potenza sessuale mantenute sin dalla dimissione“, spiega il direttore della Clinica Urologica Prof. Ettore Mearini

Un nuovo traguardo nella chirurgia robotica è stato raggiunto presso l’Azienda Ospedaliera di Perugia, dove l’équipe della Clinica Urologica diretta dal Prof. Ettore Mearini ha eseguito con successo uno tra i primi interventi in Italia di asportazione radicale di un tumore fibroso solitario prostatico utilizzando una tecnica robotica conservativa.

Il paziente si era rivolto alla Clinica Urologica perugina per un rialzo di valori nel sangue e dopo accertamenti diagnostici era emersa una neoformazione.

L’elemento rivoluzionario dell’intervento risiede nell’approccio terapeutico adottato. Mentre tradizionalmente il tumore fibroso solitario prostatico viene trattato con la rimozione completa della ghiandola prostatica – con conseguenti effetti collaterali significativi – l’équipe perugina ha optato per una strategia conservativa.

Utilizzando la tecnologia robotica all’avanguardia, – spiega il Prof. Ettore Mearini – siamo riusciti a eseguire l’escissione radicale del tumore preservando completamente la ghiandola prostatica e le strutture nervose circostanti. Il risultato è stato ottimale: completa continenza urinaria e potenza sessuale mantenute sin dalla dimissione, avvenuta dopo soli due giorni dall’intervento. Il trattamento con la chirurgia robotica si è dimostrato vincente – sottolinea -Tale tecnologia ha consentito di operare in maniera estremamente precisa ed accurata tanto da eradicare la malattia senza dover asportare la prostata né danneggiare le strutture nervose e muscolari attorno ad essa. Il tumore fibroso solitario della prostata è estremamente raro, con un’incidenza di appena un caso per milione di persone ogni anno. Nella letteratura scientifica internazionale sono documentati pochissimi casi di questa patologia, che presenta una biologia incerta e può variare da un comportamento indolente a forme aggressive con rischio di metastatizzazione fino al 25%.

 

Questo intervento rappresenta un modello innovativo che potrebbe aprire nuove prospettive terapeutiche per il trattamento di tumori rari – afferma Emanuele Ciotti, commissario straordinario dell’Azienda Ospedaliera di Perugia – L’intervento conferma ancora una volta l’eccellenza dell’Azienda Ospedaliera di Perugia nel campo della chirurgia robotica e della ricerca oncologica

   

Incendio a Capitan Loreto

Bonifica in corso

Nel pomeriggio di oggi, un incendio è divampato in un campo nella zona di Capitan Loreto, nel comune di Spello.

Le fiamme, spinte dal vento e dalla vegetazione secca, si sono rapidamente estese fino ad interessare un’area boscata adiacente.

Sul posto sono inizialmente intervenuti i Vigili del fuoco del distaccamento di Assisi. A seguito dell’evoluzione del rogo, l’intervento è stato potenziato con l’invio della squadra AIB (antincendio boschivo) e di una squadra dal distaccamento di Foligno.

È stato inoltre attivato il DOS (Direttore delle Operazioni di Spegnimento) per il coordinamento delle operazioni a terra e l’eventuale impiego di mezzi aerei.

Sul posto anche personale SAPR (Sistemi Aeromobili a Pilotaggio Remoto) per relazionare l’intervento.

L’intervento è in fase di bonifica

   

Sciopero dipendenti Lidl, Filcams Cgil: adesione alta in tutta la provincia di Perugia

Alcuni punti vendita rimasti chiusi, come a Castiglione del Lago dove si è svolto un presidio – I lavoratori chiedono migliore al contratto integrativo aziendale: “Utili per 1,3 miliardi di euro e ci offrono solo 30 euro di buoni pasto”

I dipendenti Lidl della provincia di Perugia hanno aderito in massa allo sciopero indetto dai sindacati a livello nazionale venerdì 18 luglio, per ottenere dalla multinazionale tedesca della grande distribuzione organizzata migliorie al contratto integrativo aziendale: salari più equi, migliori condizioni di lavoro e maggiore stabilità contrattuale. “L’adesione allo sciopero tra i lavoratori è stata ovunque alta – fa sapere il funzionario della Filcams Cgil Perugia, Luca Trovati –. Alcuni negozi hanno provato ad aprire, nonostante dentro fossero presenti solo il responsabile ed, eventulamente, pochissimi altri dipendenti, e non potendo quindi comunque garantire il servizio, come nel caso di Città della Pieve, Spoleto o Perugia. In alcuni punti vendita l’adesione è stata addirittura totale così da costringerli a rimanere chiusi”. È questo anche il caso del punto vendita di Castiglione del Lago, dove la Filcams Cgil Perugia ha organizzato, in concomitanza con lo sciopero, un presidio di protesta a cui hanno partecipato gli stessi dipendenti che hanno così voluto denunciare “l’insufficienza della proposta aziendale sul rinnovo del contratto integrativo aziendale”.

“Dopo mesi di mobilitazione e trattativa – è entrato nel dettaglio Trovati –, Lidl ha presentato lo scorso 10 luglio un aggiornamento della propria proposta economica. L’azienda si è limitata a offrire 30 euro mensili in buoni spesa, accompagnati da un una tantum di 100 euro netti all’anno. Una proposta del tutto insufficiente, che non tiene conto dei risultati raggiunti dall’azienda né del contributo concreto delle lavoratrici e dei lavoratori. Lidl, infatti, ha registrato oltre 1,3 miliardi di euro di utili e prosegue la sua espansione commerciale su tutto il territorio nazionale. Lidl ha solo in Italia 750 punti vendita attivi e ha in programma per il 2026 di arrivare a mille punti vendita e a un fatturato record di oltre 7 miliardi di euro. Ecco perché ci sembra assolutamente riduttiva l’offerta che ci è stata fatta. Questi numeri così importanti sono resi possibili ogni giorno dall’impegno di migliaia di dipendenti, di cui oltre il 75% ha un contratto part-time, spesso imposto, con turni discontinui e imprevedibili che rendono difficile ogni forma di organizzazione della propria vita personale”.

Alla luce di tutto ciò, la Filcams Cgil chiede che vengano riconosciuti un premio di risultato strutturato, aumenti salariali fissi in busta paga e buoni pasto e un intervento concreto per ridurre l’abuso del part-time involontario.

   

Opposizione: “Se oggi l’Umbria ha un aeroporto che funziona è merito del Centrodestra”

“Volo Perugia-Bergamo: da sinistra accuse strumentali”

Le dichiarazioni del consigliere Michelini (Pd) sul volo Perugia–Bergamo sono false, strumentali e pericolosamente offensive nei confronti di una scelta che fu strategica e condivisa con il mondo produttivo umbro. Altro che ‘spese folli’ e ‘fallimento annunciato’: quel collegamento, istituito dalla Giunta Tesei nel marzo 2024, è stato un investimento concreto per colmare l’isolamento infrastrutturale della nostra regione, in raccordo con la Regione Lombardia e grazie al cofinanziamento di Confindustria Umbria e Fondazione Perugia

lo affermano, in una nota, i consiglieri dei gruppi di opposizione dell’Assemblea legislativa Enrico Melasecche e Donatella Tesei (Lega), Eleonora Pace, Paola Agabiti e Matteo Giambartolomei (Fratelli d’Italia), Laura Pernazza e Andrea Romizi (Forza Italia), Nilo Arcudi (Umbria Civica – Tesei Presidente).

Una scelta pensata per le imprese – spiegano -, per i professionisti, per chi ogni giorno lavora tra Umbria e Nord Italia, altro che propaganda. Se ci sono stati problemi dovuti ai cambi di orari, bisognava lavorare per migliorare e rilanciare la rotta, non affossarla. La stessa Michelini, che pretende di dare lezioni di sostenibilità economica – continuano -, tace su ciò che la sua maggioranza ha messo in piedi al posto del volo business per Bergamo: i voli stagionali per Lampedusa e Pantelleria, che già si sono trasformati in un disastro. Il caso del volo per Pantelleria del 21 giugno scorso è emblematico: aereo fermo per oltre 30 ore a Perugia per un guasto tecnico, passeggeri abbandonati, nessuna informazione, ritardi a raffica, pernottamenti forzati. Altro che utilità pubblica, altro che svolta: siamo di fronte al caos

Il collegamento tra l’Umbria e Orio al Serio, il terzo aeroporto d’Italia per traffico passeggeri – osservano i consiglieri della minoranza -, avrebbe potuto garantire all’Umbria un accesso stabile ai mercati e agli hub internazionali. La verità è che il fallimento è ora, ed è tutto della sinistra. Vale la pena ricordare che se oggi l’Umbria può contare su un aeroporto pienamente operativo e competitivo, lo si deve esclusivamente all’impegno della Giunta Tesei e alla visione del centrodestra. Prima del 2019, lo scalo San Francesco d’Assisi era pressoché inutilizzato, con appena 220 mila passeggeri annui e una manciata di rotte, spesso poco funzionali. La Regione a guida centrodestra – proseguono – ha invece investito con determinazione, rilanciando la Sase, ricapitalizzando la società di gestione, attivando nuove rotte e avviando un piano infrastrutturale che ha portato lo scalo a superare i 534mila 210 passeggeri nel 2024, a piazzarsi tra i primi in Europa per crescita e ad essere indicato come uno degli asset centrali per lo sviluppo dell’Umbria

È grazie a questa strategia, concreta e coraggiosa – scrivono i consiglieri di opposizione -, che si è potuto aprire il collegamento con Bergamo, così come rafforzare le tratte internazionali, coinvolgere vettori low cost e creare condizioni favorevoli per attrarre turismo e investimenti. La Giunta Tesei – ricordano – ha destinato 10 milioni di euro al piano di sviluppo dell’aeroporto San Francesco d’Assisi, con interventi mirati sull’ampliamento del terminal, parcheggi e servizi accessori. Inoltre, nel corso del 2024, è stato approvato un ulteriore pacchetto di 6,8 milioni di euro, finanziato in parte con risorse da Fondo Sviluppo e Coesione e in parte da Sase, per proseguire i lavori di ampliamento e adeguamento allo scopo di raggiungere l’obiettivo di 1 milione di passeggeri annui entro il 2028

Chi oggi getta fango su quel lavoro – osservano – dimostra solo una cosa: di non avere una visione, di non sapere costruire, di vivere solo di demolizione ideologica. Se la sinistra non sarà in grado di proseguire sul sentiero tracciato negli ultimi cinque anni, l’Umbria rischia di perdere le opportunità costruite con fatica. Chi parla di fallimento, dovrebbe avere l’onestà di guardare i risultati: prima della Giunta Tesei l’aeroporto era vuoto, oggi è un’infrastruttura centrale. Nel 2019 c’era il nulla, oggi, grazie alla determinazione del centrodestra, c’è una prospettiva concreta di sviluppo per tutto il territorio regionale. La sinistra – concludono – dimostri buon senso e porti avanti il lavoro iniziato nella precedente legislatura, perché soltanto così l’Umbria potrà continuare a volare alto