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sabato, 20 Dicembre 2025
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L’Altra Umbria Jazz UJ 2025, notti magiche inseguendo… Sting

Spunti e appunti sulla kermesse tra cartellone di nicchia, “struscio” a rilento, piccole-grandi novità e musica regina

Metà percorso ed è già tempo di bilanci. Perché se sarà la conferenza stampa finale indetta dall’organizzazione per domenica mattina a dire “com’è andata”, è già possibile esprimere un giudizio sull’edizione 2025 di Umbria Jazz, in men che non si dica arrivata al giro di boa. Un bilancio che parla, al solito, di quelle notti magiche tanto care a Gianna Nannini – per restare in tema musicale – pur di calcistica memoria. Ma forse, rispetto ai più recenti anni passati, un po’ con il freno tirato. Parlando di cartellone, infatti, è chiaro che i “botti” del 50esimo e dell’anno successivo non potevano essere ripetuti, tra ristrettezze economiche e calendari sempre più esasperati delle grandi star. Guardando all’organizzazione, è altrettanto chiaro che, nonostante l’inossidabile Carlo Pagnotta sia sempre al suo posto e la scelta del nuovo presidente della Fondazione sia ricaduta su un uomo di sua estrema fiducia come Stefano Mazzoni, il cambio della guardia della nuova governance abbia fisiologicamente imposto quello che a evento in corso potremmo a ragione definire un anno di transizione.

Ne è venuta fuori, insomma, un’edizione “liscia”, perfino interlocutoria per certi aspetti, in attesa di nuovi fasti e che ha indotto a puntare tutto sulla qualità piuttosto che sulla quantità. Il che non è certo un limite o un difetto se si pensa ai nomi che si stanno alternando sul palco del Santa Giuliana, dove la platea è tornata ad essere quella di una volta, ovvero degli addetti ai lavori e di fini palati di intenditori non solo (ovviamente) di note di jazz. Una scelta, quella della qualità, che premia l’idea di fondo del festival nonostante il riproporre in parte di personaggi visti e sentiti abbondantemente (pur sempre dilettevoli i vari Bollani, Hancock e Mika che applaudiremo ancora sabato, ci mancherebbe…), ma che all’appetito della gente comune e anche di quella parte della città che pensa più all’indotto sembra far mancare qualcosa. Una sensazione che si è riflettuta finora – galeotta anche la scorsa domenica di pioggia – soprattutto sullo “struscio” serale per le vie del centro preso meno d’assedio del solito, su un po’ di inediti spazi larghi davanti ai palchi nell’acropoli e, infine, a guardare la platea dell’Arena, sulle parecchie seggiole vuote nonostante le proposte vincenti di artisti meno di massa come Samara Joy, Ledisi, Kurt Helling e i travolgenti Patagarri, finora autentica rivelazione del Festival. Come dire che al conteggio finale, senza entrare nel merito di quello economico che non ci compete, mancheranno un po’ (se “un bel po’” ce lo diranno le prossime serate) di numeri sia in termini di presenze che di biglietti.

Ma tant’è, perché lo sguardo del quinquennio appena iniziato è certamente orientato al futuro. Difficile dire se cambiando formula, almeno in parte; molto più facile pensare a un progetto “massiccio”, intanto biennale, inseguendo un po’ di sogni. Quali? Qualche uccellino cinguetta nomi come Sting e Zucchero, qualche nostalgico azzarda un incrocio Lisa Stansfield-Swing Out Sister, c’è chi punta infine su big che esulino completamente dal jazz più o meno puro. Vedremo. Meglio concentrarci, intanto sul presente: c’è da portare a termine quest’edizione un po’ stravagante anche per alcune “pillole di UJ” finora registrate. Quelle belle, come gli incantevoli sfondi sul palco del Main Stage alle spalle di cantanti e musicisti a rompere grazie all’intelligenza artificiale con il tradizionale telo nero e il logo della manifestazione; come la scomparsa (finalmente!) delle odiate transenne di fronte al palco di Piazza IV Novembre grazie ai buoni uffici dell’Assessore comunale Fabrizio Croce e del suo staff; e come il decollo definitivo de la Terrazza del Mercato Coperto targata Eugenio Guarducci in un mix musicale esplosivo diurno e notturno tra swing e house music. Quelle curiose, come il cambio nella gestione della sicurezza sotto i cui controlli serrati (lo diciamo con un sorriso) sono finiti persino Carlo Pagnotta e Dario Cecchini dei Funk Off; oppure come l’improbabile battaglia del prosciutto di Parma che invade col suo stand (che però chiude alle 20…) come partner dell’evento corso Vannucci per provare a spodestare quello di Norcia che domina da queste parti. Le pillole “antipatiche”, infine, come la poca educazione del pubblico durante alcuni concerti, a partire dal disturbatore seriale del “Morlacchi”, forse annoiato dal monologo di martedì di Jazzmeia Horn. Un plauso infine a quei locali che ospitano la Jam Session notturne: dal Priori Secet Garden all’Osteria Cardinali fino al Marla, senza dimenticare tutti gli altri che in un modo o nell’altro, dentro o fuori, fino a tarda notte non fanno mai mancare la musica. Ancora una volta regina incontrastata di Perugia nel mese di luglio.

Francesco Bircolotti

   

Norcia, dopo nove anni torna il grande calcio: c’è il Catania in ritiro

Società sportiva e squadra accolte dall’amministrazione comunale. Svolgeranno in città la preparazione precampionato di Lega Pro

Nella serata di martedì 15 luglio si è tenuto il benvenuto ufficiale da parte dell’amministrazione comunale di Norcia alla società sportiva Catania Calcio che ha iniziato nella città di san Benedetto il ritiro precampionato di Lega Pro. La cerimonia, si è svolta alla presenza del sindaco Giuliano Boccanera, degli assessori Antonio Duca e Gianni Coccia e del consigliere delegato Andrea Russo in rappresentanza dell’amministrazione. Per il Catania Calcio erano presenti il direttore generale Alessandro Zarbano, il direttore sportivo Ivano Pastore, il direttore comunicazione Giuseppe Sapienza e l’allenatore Mimmo Toscano con staff e squadra al completo.

Durante i saluti, il sindaco Boccanera ha espresso la soddisfazione dell’amministrazione nel ritrovare dopo nove anni una squadra di calcio in ritiro a Norcia. Il direttore generale del Catania Calcio Zarbano ha ringraziato per “la splendida accoglienza” e ha espresso “grande soddisfazione per la location del ritiro, il campo sportivo e la struttura ricettiva che ci ospita”.

   

Spettacolo nei cieli dell’Umbria: pronto il 38esimo Italian International Balloon Grand Prix

Tra Gualdo Cattaneo, Massa Martana e il Lago Trasimeno 57 mongolfiere da 22 Paesi del mondo. Dal 25 luglio al 3 agosto. Eventi collaterali Trasimeno night glow e BallMoon festival delle mongolfiere

Cinquantasette mongolfiere con il loro equipaggi, provenienti da 22 Paesi del mondo, riempiranno di colore e meraviglia i cieli dell’Umbria per la 38esima edizione dell’Italian International Balloon Grand Prix, in scena tra Gualdo Cattaneo e Massa Martana, con tappa al Lago Trasimeno, da venerdì 25 luglio a domenica 3 agosto. Torna così una delle manifestazioni aerostatiche più longeve e riconosciute d’Europa, che regalerà al territorio dieci giorni di grande spettacolo, grazie anche agli eventi collaterali Trasimeno Night Glow e BallMoon – La notte delle mongolfiere, competizione e divertimento. Saranno sei gli equipaggi italiani, a riprova del calibro internazionale dell’evento, mentre 12 le mongolfiere provenienti dall’America nell’ambito del gemellaggio nato quest’anno tra l’Italian International Balloon Grand Prix e l’American’s Transoceanic Balloon Festival, con la collaborazione di Coral Group, che si stima permetterà di portare in Umbria il prossimo anno oltre 25 equipaggi d’oltreoceano.

A presentare la manifestazione, mercoledì 16 luglio a Perugia, sono stati Ralph Shaw, patron e organizzatore della manifestazione, e Luca Briziarelli, presidente di Bil Benefit, società che cura la comunicazione e gli eventi collaterali in cartellone, Enrico Valentini, sindaco di Gualdo Cattaneo, e Simona Meloni, assessore al turismo della Regione Umbria. Presenti inoltre all’incontro i sindaci dei Comuni dell’area del Trasimeno coinvolti: Matteo Burico di Castiglione del Lago, Sandro Pasquali di Passignano sul Trasimeno e Maria Elena Minciaroni di Tuoro sul Trasimeno; Francesca Caproni, direttore del Gal Trasimeno Orvietano che sostiene la manifestazione, Giancarlo Faltoni, dell’Aero Club Trasimeno che collabora all’organizzazione del Trasimeno Night Glow e Sara Berettini di Dj Circus che cura la proposta artistica di BallMoon.

“Questo sarà l’anno della svolta – ha sottolineato Ralph Shaw – per il nostro festival che è il primo in Italia e quinto a livello mondiale per notorietà e presenze. Abbiamo sempre cercato un coinvolgimento con l’evento americano che finalmente abbiamo raggiunto e apre a grandi prospettive per il futuro”.

Nei giorni della manifestazione le mongolfiere decolleranno alle 5.30 del mattino, nel suggestivo scenario del cielo all’alba, alternativamente dal Parco Acquarossa di Gualdo  Cattaneo e dall’Agriturismo Orsini di Massa Martana (per il programma completo (https://www.sagrantinocup.it). L’apertura ufficiale, con il volo inaugurale dell’evento, alla presenza delle autorità, tra cui la presidente della Regione Umbria Stefania Proietti, sarà sabato 26 luglio al Parco Acquarossa. Gli equipaggi da martedì 29 a giovedì 31 luglio saranno anche impegnati in tre competizioni, la prima delle quali permetterà di vincere il Trofeo Cotarella e darà l’accesso al Grand prix. Oltre ad assistere gratuitamente al decollo delle mongolfiere in gara ci sarà, novità di quest’anno, la possibilità per tutti di effettuare voli liberi e ancorati a pagamento su prenotazione: www.slowfly.it.

“Gli eventi collaterali – ha sottolineato Luca Briziarelli – contribuiscono poi a dare spessore e respiro regionale alla manifestazione, c’è stata una piena sinergia tra le istituzioni e le associazioni coinvolte per il coordinamento delle iniziative. C’è consapevolezza delle opportunità di promozione del territorio che il volo delle mongolfiere può offrire”.

Nel primo weekend, domenica 27 luglio, ci sarà il Trasimeno Nigh Glow, organizzato dal Bil Benefit e Aero club Trasimeno, che prevede in serata uno spettacolo di grande suggestione: l’accensione sincronizzata di mongolfiere sulle rive del lago, da Castiglione (aeroporto Eleuteri), Passignano (Sualzo Beach) e Tuoro sul Trasimeno (Campo del sole e spiaggia comunale). Nel secondo weekend, sempre Bil Benefit, questa volta con Dj Circus, organizza al Parco Acquarossa venerdì 1 e sabato 2 agosto, dalle 18 alle 5, dal tramonto all’alba, BallMoon, festival musicale con concerti, esibizioni live, street food e degustazioni. Questo cartellone, nella volontà degli organizzatori mira a divenire un riferimento nazionale nel panorama della musica notturna.

 In abbinamento alla manifestazione quest’anno anche un francobollo celebrativo ufficiale, emesso dalle Poste di San Marino, che testimonia l’importanza dell’evento.

“Un evento diventato importante non solo per Gualdo Cattaneo – ha commentato il sindaco Valentini – ma per tutto l’hinterland, sono felice dell’apertura di quest’anno verso altri comuni e mi auguro che si possa allargare a macchia d’olio a tutta l’Umbria. La manifestazione crea un incoming importante per il territorio di circa un mese, da dieci giorni prima a dieci dopo la fine, per la presenza di equipaggi stranieri, con alberghi occupati per oltre il 90 per cento della capienza”.

All’incontro l’assessore Meloni ha sottolineato l’importanza di questa manifestazione nella valorizzazione diffusa dell’Umbria e accolto la proposta lanciata in conferenza stampa per inserire l’avioturismo nella legge regionale sul turismo.

“Un modo di promuovere il territorio – ha dichiarato l’assessore Meloni – che mette insieme volo, paesaggio, turismo lento, fascino delle mongolfiere, la vista dall’alto di città e borghi nascosti, il connubio con l’enogastronomia, in linea con la filosofia del nostro assessorato”.

   

Terni, arrestate due minorenni per spaccio di droga e ricettazione

Nella serata di domenica scorsa i Carabinieri della Stazione di Terni hanno tratto in arresto due ragazze minorenni per detenzione di stupefacenti a fini di spaccio e ricettazione in concorso. I militari, dopo aver fermato in centro un 18enne ternano che aveva appena acquistato due grammi di hashish da una delle due, hanno eseguito una perquisizione domiciliare a casa delle giovani.

L’esito dell’attività è stato sorprendente per quantitativo e tipologia di sostanze rinvenute, atteso che le ragazze detenevano in abitazione 310 grammi di hashish, circa 7 grammi di marijuana, n. 19 dosi di ketamina del peso complessivo di poco più di 7 grammi e n. 5 bustine di MDMA, oltre a n. 3 bilancini elettronici, n. 3 coltelli per tagliere la droga e diverso materiale per il confezionamento delle dosi, il tutto posto in sequestro unitamente alla somma in contanti di 660,00 € in banconote di diverso taglio, ritenuta provento dell’attività di spaccio.

Le due minori sono state così tratte in arresto ed associate presso l’Istituto Penale per Minorenni di Firenze, in attesa dell’udienza di convalida svoltasi nella mattinata odierna, all’esito della quale il Giudice, nel convalidare gli arresti, ha disposto l’affidamento di entrambe ad una comunità. Le giovani sono anche indagate del reato di ricettazione poiché, nel corso della perquisizione, sono stati rinvenuti e sequestrati i documenti di cinque ragazzi ternani che ne avevano denunciato lo smarrimento, sui quali sono in corso ulteriori accertamenti.

Il 18enne fermato con la dose di hashish è stato invece segnalato alla Prefettura-Utg di Terni in qualità di assuntore.

   

Umbria, contro la tratta e lo sfruttamento, approvato il progetto “Free Life 7”

Il progetto prevede un investimento di oltre 800mila euro, interamente finanziato con risorse statali, e sarà operativo da agosto 2025 a novembre 2026

La Giunta regionale dell’Umbria ha approvato la delibera che autorizza la sottoscrizione della convenzione prevista dal bando 7/2025 del Dipartimento per le Pari Opportunità – Presidenza del Consiglio dei Ministri, per l’attuazione sul territorio umbro del progetto “Free Life 7”. La proposta, presentata da Borgorete Società cooperativa sociale insieme a San Martino Impresa sociale, Arci solidarietà ora d’aria e Fondazione istituto Crispolti, si inserisce nel quadro del Piano nazionale d’azione contro la tratta e il grave sfruttamento degli esseri umani.

Il progetto prevede un investimento di oltre 800mila euro, interamente finanziato con risorse statali, e sarà operativo da agosto 2025 a novembre 2026, coinvolgendo tutte le 12 zone sociali della regione. L’obiettivo è rafforzare le reti territoriali di tutela e protezione delle vittime di tratta e sfruttamento, consolidando quanto già realizzato in Umbria a partire dal 2017 grazie ai precedenti bandi nazionali.

La Regione Umbria si conferma così parte attiva del sistema nazionale di contrasto alla tratta – ha sottolineato l’assessore al Welfare, Fabio Barcaioli – con interventi strutturati e coordinati, capaci di offrire risposte tempestive ed efficaci a una delle più gravi violazioni dei diritti umani ancora presenti nelle nostre società

   

Deltaplanista rimane appeso sulle fronde degli alberi: recuperato sta bene

L’episodio in zona Monte Cucco

Concluso l’intervento in zona Monte Cucco per il recupero di un deltaplanista rimasto appeso sulle fronde degli alberi.
Sul posto sono intervenuti i Vigili del fuoco di Gaifana con personale SAF (Speleo Alpino Fluviale) in supporto da Perugia, elicottero Drago e il Soccorso Alpino Speleologico dell’Umbria (SASU).
L’uomo è stato raggiunto e recuperato, sta bene.

   

Relazione 2024 del Garante dei detenuti

La Terza commissione dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, presieduta da Luca Simonetti, ha ascoltato l’illustrazione della ‘Relazione del garante regionale delle persone sottoposte a misure restrittive o limitative della libertà personale sull’attività svolta nel 2024 e sui risultati ottenuti’.

Nel suo intervento l’avvocato Giuseppe Caforio, che ha anche seguito l’audizione sulla condizione delle carceri umbre (https://tinyurl.com/mr3sesj5) ha detto che l’annunciata nascita del provveditorato in Umbria ha creato una situazione singolare. Negli ultimi mesi dalla Toscana il trasferimento di detenuti ha avuto un’impennata: Terni, che dovrebbe avere una capienza di 420 detenuti, ha superato i 600 con un incremento del 30%. Il problema più grande nelle carceri è legato agli psichiatrici: sempre a Terni su 600 detenuti ce ne sono almeno 150. E per un detenuto psichiatrico serve impiegare molto più personale: il dato della carenza di organico e del sovraffollamento diventa macroscopico quando c’ è carenza di istituti psichiatrici. Dietro alla rivolte piccole e grandi, ha sottolineato Caforio, di norma ci sono detenuti arrivati dalla Toscana che spesso hanno problemi della personalità.

Occorre intervenire soprattutto nell’area socio sanitaria: la presenza di psichiatri e psicologi è carente. Un detenuto psichiatrico in questa situazione viene visto 3-4 volte l’anno da uno specialista: una situazione in cui non si può impostare alcuna terapia. Molti detenuti hanno una certificazione medica di incompatibilità con il sistema carcerario, ha spiegato Caforio, ma non ci sono strutture e quindi vengono ‘buttati’ in carcere. Con situazioni gravi come l’isolamento nel carcere di Capanne, che a volte viene usato come manicomio carcerario. I direttori sono disarmati perché queste persone dovrebbero stare in un ospedale psichiatrico o in una Rems, che però non ci sono. C’è una situazione drammatica, ha rimarcato ancora Caforio, “dove la civiltà tocca il fondo”. Secondo il Garante una Regione da sempre caratterizzata per l’attenzione verso questi mondi deve accendere un faro e cominciare a dare soluzioni. Il mondo carcerario è fatto di individui: se delle componenti non sta bene l’equilibrio crolla e tutti stanno male. Se vogliamo essere un paese civile, ha concluso Caforio, dobbiamo fare un salto di qualità.

Nella relazione, terminata a fine marzo 2025 come richiesto dalla legge regionale, si legge che la popolazione penitenziaria umbra è aumentata sensibilmente, tanto da raggiungere nel marzo 2025 le 1593 unità, di cui 60 donne e 645 stranieri, a fronte di una capienza regolamentare di 1324 posti detentivi. In tutti e quattro gli istituti penitenziari umbri c’è una condizione di evidente sovraffollamento. Dei 1593 detenuti presenti nei quattro istituti umbri a marzo 2025, 1058 erano condannati in via definitiva, mentre il resto erano in attesa di giudizio. Peculiare del sistema penitenziario umbro è l’alta percentuale di condannati definitivi, effetto di una popolazione detenuta in gran parte proveniente da fuori regione, spesso con pene medio-lunghe da scontare. In Umbria, del numero di detenuti con pene ancora da scontare medio-lunghe, quelle superiori ai 10 anni sono il 25,8%, mentre in Italia il 12,6%.

In particolare, va sottolineata la percentuale di ergastolani, del 9,6%: il doppio rispetto a quella che si registra sull’intero territorio nazionale. Nonostante ciò anche in Umbria è significativa la percentuale di condannati con pena residua inferiore ai 2 o 3 anni che potrebbero essere destinatari di misure alternative alla detenzione. Circa i 2/3 dei detenuti ospitati nelle carceri umbre, provengono da altre Regioni per fatti commessi fuori dall’Umbria: le carceri della Regione Umbria hanno funzione ricettiva di detenuti provenienti da altri contesti territoriali, in prevalenza da Toscana. L’Umbria in proporzione ha almeno un 50% di detenuti in più rispetto ad una equa ripartizione nel rapporto tra abitanti e detenuti con le altre Regioni di Italia.

Nel Carcere di Capanne, a fine marzo, a fronte di una capienza totale di 363 detenuti si trovavano ristretti 437 detenuti, ben 72 unità in più rispetto all’anno precedente. Le criticità di Capanne sono molteplici: dal sovraffollamento alla carenza di personale fino alle condizioni della sezione circondariale in cui spesso vengono posti i detenuti con problemi psichiatrici. Altrettanto gravi sono le situazioni relative agli spazi ricreativi e sportivi. A Capanne vi è una carenza di 23 unità di polizia penitenziaria (234 unità previste, 201 effettivamente presenti). Nell’istituto di Terni i detenuti presenti sono 597, 79 unità in più rispetto al 2023. Il numero delle presenze ha ampiamente superato la capienza regolamentare (422). Il personale di polizia penitenziaria previsto dalla pianta organica è di 243 ma il numero effettivo risulta di sole 215 unità. A Spoleto i detenuti presenti sono 471, 26 in più rispetto al 2023, a fronte di 456 posti regolamentari. Il personale in servizio è di 242 unità (rispetto a 193 del 2023) a fronte dei 292 previsti. Ad Orvieto i detenuti presenti sono 127, 22 in più rispetto al 2023, a fronte dei 98 posti regolamentari previsti. Sono 55 gli agenti della penitenziaria effettivamente in servizio a fronte dei 57 previsti.

Il Garante nel 2024 ha preso in carico 78 detenuti, il 43% della casa circondariale di Perugia, il 38% detenuti a Spoleto, Il 10% a Terni e il 9% a Orvieto. Nel 2024 le istanze più frequenti dei detenuti in Umbria sono quelle di trasferimento in istituti di pena fuori regione per avvicinamento colloqui con i familiari, per motivi di salute, di studio o di lavoro. La tutela del diritto alla salute rappresenta la preoccupazione principale delle persone detenute: difficoltà nella prestazione delle visite specialistiche e nella diagnostica quando essa debba avvalersi di medici e strumentazioni esterne agli istituti penitenziari, con ritardi nell’effettuazione degli interventi sanitari. Tali difficoltà derivano dall’insufficienza di prestazioni specialistiche in carcere, dall’ordinario accesso alle liste d’attesa dei servizi sanitari regionali e talvolta dalle difficoltà nella traduzione a opera del personale penitenziario. Altro aspetto rilevante sotto il profilo sanitario riguarda le difficoltà di accesso ai medicinali prescritti a seguito di visite specialistiche e che spesso i detenuti non sono in grado di acquistare in autonomia per mancanza di mezzi.

Nella relazione alla Regione si raccomanda: l’incremento di organico all’interno delle carceri umbre; la definizione di un piano per la prevenzione delle malattie infettive trasmissibili per via orale che consenta all’amministrazione penitenziaria di programmare l’adeguamento degli spazi lavorativi e di convivenza e l’adozione di opportune modalità gestionali del personale e degli ospiti; l’adeguata pubblicizzazione della Carta dei servizi sanitari di ciascun istituto penitenziario; l’implementazione della cartella clinica informatizzata con capacità comunicativa tra carcere e territorio e tra carceri di diverse regioni; il potenziamento dell’assistenza specialistica intramuraria, anche attraverso la diffusione di forme di telemedicina; l’adeguamento del personale addetto ai servizi sanitari penitenziari alle effettive necessità assistenziali e amministrative; l’integrazione dei servizi socio-sanitari in carcere per una effettiva presa in carico dei bisogni assistenziali della persona; la riqualificazione dell’offerta di assistenza psichiatrica in carcere dal modello consulenziale a un modello di effettiva presa in carico socio-sanitaria, trasformando l’articolazione di osservazione psichiatrica di Spoleto in articolazione permanente di degenza, modificandone la gestione in modo che gli ospiti possano partecipare alle ordinarie attività trattamentali, oltre che a quelle terapeutiche loro dedicate; l’attiva collaborazione alla implementazione della sentenza 99/2019 della Corte costituzionale, garantendo l’ospitalità in strutture territoriali idonee dei detenuti con gravi infermità psichiche che possano accedere alla detenzione domiciliare speciale per motivi di salute; la realizzazione di una Residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza nel territorio regionale, integrata con l’offerta assistenziale dei Centri di salute mentale territoriali; la continuità nell’offerta formativa e di sostegno all’inserimento lavorativo rivolta alle persone detenute o che accedano a misure alternative alla detenzione; il sostegno al diritto allo studio universitario dei detenuti anche attraverso l’esenzione dal pagamento della tassa regionale per gli immatricolati e per i meritevoli e la fornitura di libri di testo e altri strumenti didattici, d’intesa con l’Adisu; il sostegno a percorsi e progetti di trattamento e reinserimento sociale orientati all’espressività artistica e culturale

   

A Terni, il campus “Vivere a colori” per bambini e ragazzi dai 4 ai 14 anni

Completamente gratuito, che si svolge da luglio a settembre all’interno della Passeggiata

Oltre novanta bambini e ragazzi dai 4 ai 14 anni prendono parte al campus “Vivere a Colori”, completamente gratuito, che si svolge da luglio a settembre all’interno della Passeggiata di Terni.

E’ promosso dall’associazione Genitori Terni nell’ambito del progetto nazionale Arcipelago Educativo di Save the Children, con il patrocinio del Comune di Terni e all’interno di un patto di collaborazione con l’ufficio Welfare.

Le attività si tengono ogni lunedì, mercoledì e venerdì dalle 8 e 30 alle 12 e 30.

Le mattinate sono organizzate con laboratori creativi, attività motorie, giochi di gruppo, letture animate e momenti educativi, guidati da un’équipe di educatori e volontari. L’obiettivo è offrire uno spazio estivo sicuro, accogliente e ricco di stimoli, con particolare attenzione allo sviluppo delle competenze relazionali, emotive e sociali.

I partecipanti al campo estivo sono divisi per fasce d’età e le varie attività vengono garantite dai ragazzi del servizio civile e da tanti giovani animatori cresciuti all’interno dell’associazione genitori guidata da Maurizio Valentini.

“Il campus si inserisce nel più ampio intervento contro la povertà educativa promosso da Save the Children su tutto il territorio nazionale – spiega Giulia Valentini, responsabile educativa di Age Terni –  ed è pensato per offrire esperienze educative e relazionali anche ai bambini più vulnerabili.

La realizzazione del progetto è stata possibile anche grazie al contributo della Società Servizio Idrico Integrato, che ha scelto di sostenerlo riconoscendone il valore sociale e l’impatto positivo sul territorio”.

   

Gran Tour Perugia: un fine settimana dedicato all’arte

Doppio appuntamento con Amedeo Modigliani alla Galleria Nazionale dell’Umbria e la mostra Extra a palazzo Baldeschi

Un weekend sotto il segno dell’arte con le visite guidate di Gran Tour Perugia che si muoverà tra la Galleria Nazionale dell’Umbria, per ammirare la mostra “Un capolavoro a Perugia”, dedicata ad Amedeo Modigliani, e le sale di palazzo Baldeschi dove è esposta “Extra. Segni antichi/Visioni contemporanee”, progetto della Fondazione Perugia tra antico e contemporaneo. 

Sabato 19 luglio alle 18 si va alla Galleria Nazionale dell’Umbria con “Un capolavoro a Perugia. Amedeo Modigliani, Nu couchè, 1917-1918”. Un’occasione per conoscere da vicino la vita, le relazioni e, soprattutto, la ricerca del maestro livornese, che i suoi colleghi parigini soprannominarono Modì. Un’esistenza, la sua, segnata da malattie, grandi rifiuti ma anche successi, narrata attraverso otto opere messe a confronto con lavori di arte antica, europea ed extraeuropea, nel tentativo di comprendere come il suo linguaggio originale e personale possa costituire la rielaborazione in chiave moderna di modelli del passato.
Costo della visita guidata euro 25 (comprensivo di biglietto di ingresso e auricolari). L’appuntamento si ripeterà tutti i sabato fino al prossimo 13 settembre (sempre alle 18)

Domenica 20 luglio alle 10.30 sarà la volta di palazzo Baldeschi e della mostra “Extra. Segni antichi/Visioni contemporanee”, progetto della Fondazione Perugia che presenta un’originale proposta espositiva per far dialogare l’antico e il contemporaneo in una mostra che può essere anche considerata doppia, poiché indaga il rapporto tra immagine e segno, icona e parole.
Costo della visita guidata euro 12 a persona (comprensivo di biglietto di ingresso), gratuita fino a 12 anni. L’appuntamento si ripeterà tutte le domeniche fino al prossimo 6 gennaio (sempre alle 10.30)

Per informazioni e prenotazioni alle visite guidate: 371 3116801 (anche WhatsApp)