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lunedì, 22 Dicembre 2025
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A Castiglione del Lago inaugurato Vita Hub, un salto di qualità per Vitakraft Italia

Struttura di 3 piani e 1800 metri quadrati con area relax, meeting point, bar, uffici e sala conferenze – Importante investimento dell’azienda, al taglio del nastro rappresentanti del mondo politico e imprenditoriale

“Abbiamo inaugurato una struttura che fa fare un salto di qualità a tutta l’azienda e migliora la qualità del lavoro per tutti”. Così Claudio Sciurpa, amministratore delegato di Vitakraft Italia, ha salutato l’inaugurazione di Vita Hub, il nuovo centro direzionale dell’azienda leader nel settore dei prodotti per animali da compagnia, con sede a Castiglione del Lago. Si tratta di un moderno edificio di 1.800 metri quadrati, distribuito su tre piani e situato in via Piana 4, vicino allo stabilimento Vitakraft.

La struttura ospita un ampio loft con mensa, area relax, meeting point e bar, numerosi uffici commerciali e direzionali e una grande sala conferenze.

“È una bella struttura – ha aggiunto Sciurpa – che fa lavorare meglio tutti, completa la nostra organizzazione qui a Castiglione del Lago e si va ad aggiungere agli uffici già esistenti, gli outlet e i magazzini. Sono soddisfatto perché come azienda guardiamo al futuro, pensiamo ai prossimi anni in cui dovremo fare grandi investimenti sia commerciali che strutturali. Sono tanti anni che siamo presenti nel territorio e abbiamo investito molto. Questa è una tappa importante ma tanto altro ancora ci aspetta. L’azienda conta quasi cento dipendenti ed è in crescita anche da questo punto di vista, siamo soddisfatti e continueremo a dare il nostro contributo”.

In tanti, oltre duecento persone, lunedì 29 settembre, hanno partecipato al taglio del nastro di Vita Hub: oltre al padrone di casa Claudio Sciurpa e la sua famiglia, Hans-Jürgen Deuerer, proprietario del Gruppo Vitakraft e la moglie Tina Deuerer, Dirk Strelow, CEO del Gruppo Vitakraft e presidente di Vitakraft Italia e numerosi rappresentanti del mondo politico e imprenditoriale umbro a cominciare da Simona Meloni, assessore alle politiche agricole e agroalimentari della Regione Umbria, il senatore Franco Zaffini, il sindaco di Castiglione del Lago Matteo Burico, i consiglieri regionali Nilo Arcudi, Matteo Giambartolomei e Andrea Romizi, Giorgio Mencaroni, presidente della Camera di Commercio dell’Umbria, e Vincenzo Briziarelli, presidente di Confindustria Umbria.

“Un orgoglio non solo per il territorio del Trasimeno – ha commentato l’assessore Meloni –  ma per tutta la nostra regione, un esempio virtuoso di welfare aziendale, quindi di attenzione alle persone e non soltanto al benessere animale verso al quale la famiglia Sciurpa insieme a Vitakraft è stata precursore più di 25 anni fa. È una struttura  nuova, molto accogliente, volta all’innovazione ma anche al mantenimento e all’allargamento di posti di lavoro. Per noi stare vicino a imprese e imprenditori che continuano a investire nella nostra terra è motivo di soddisfazione. Questa è una bella realtà che oggi diventa ancora più grande e racconta una storia fatta di innovazione, attenzione alle persone, di imprenditoria virtuosa e di fatturato in un settore che in questi anni è cresciuto molto”.

“Ho portato i saluti dell’istituzione che protempore rappresento – ha concluso il senatore Zaffini – e non potevo mancare per la grande amicizia con la famiglia Sciurpa. Questo è un esempio di impresa che continua a investire, a utilizzare le risorse della propria azienda per accrescere il benessere dei propri lavoratori e soprattutto che riesce a essere interlocutore di un grande gruppo, una multinazionale a struttura familiare, punto di riferimento nel mondo del benessere animale e del pet”.

   

Usl Umbria 1, Teresa Tedesco insignita del Premio Nazionale per la Buona Sanità

La cerimonia, organizzata dall’associazione Nazionale Cavalieri della Repubblica, si è tenuta domenica scorsa presso la sala trecentesca di Palazzo Pretorio a Gubbio

Gubbio, 30 settembre 2025 – Teresa Tedesco, direttore sanitario dell’ospedale di Gubbio – Gualdo Tadino della Usl Umbria 1, è stata insignita del Premio Nazionale Asklepios per la Buona Sanità 2025, assegnato dall’associazione Nazionale Cavalieri della Repubblica, nell’ambito del convegno annuale che si è tenuto domenica scorsa presso la sala trecentesca di Palazzo Pretorio a Gubbio.

Il riconoscimento è destinato ai professionisti del mondo sociosanitario che, oltre ad eccellere nel loro specifico ambito di attività per la qualità delle prestazioni sia in ambito medico-chirurgico che in quello tecnico, organizzativo e di controllo, siano inclini a comportamenti di disponibilità, generosità e attenzione per la tutela della salute dei pazienti e del loro benessere psicologico. Intende valorizzare coloro che, oltre ad eccellere nell’attività di studio, nell’organizzazione dei servizi, dimostrano anche di saperne valutare i risultati, figure professionali di elevato valore che, con il loro quotidiano impegno, si distinguono nei vari ambiti della sanità.

“In questa edizione, il Premio Nazionale Asklepios per la Buona Sanità – ha spiegato Franco Binaglia, vicepresidente vicario nazionale e delegato provinciale di AssoCavalieri, durante la cerimonia – è stato assegnato a Teresa Tedesco, medico dirigente responsabile della gestione tecnico organizzativa di un importante Presidio ospedaliero, all’interno del quale è chiamata quotidianamente a garantire la qualità, la sicurezza e la conformità alle normative delle cure erogate. Un lavoro silenzioso di supervisione del personale e delle strutture, dove la gestione del rischio clinico, l’organizzazione dei servizi e il rispetto degli standard qualitativi, della sicurezza, delle normative vigenti e del codice deontologico rappresentano il quotidiano e complesso impegno della dottoressa Tedesco, per l’altissima responsabilità del suo incarico, che richiede doti professionali ed umane non comuni e non viene quasi mai celebrato nelle pagine dei giornali, ma rimane sempre silenzioso, pur essendo un lavoro essenziale e qualificante per il buon funzionamento di un ospedale”.

“Desidero esprimere la mia più sincera gratitudine ad AssoCavalieri per il prestigioso riconoscimento ricevuto. È per me un grande onore essere premiata e questo riconoscimento rappresenta non solo un incoraggiamento personale, ma anche un tributo al lavoro quotidiano svolto con dedizione da tutta la squadra sanitaria, amministrativa e tecnica che opera con competenza e umanità al servizio dei cittadini”, ha replicato Teresa Tedesco intervenendo prima della consegna del premio, avvenuta per mano del professore Carlo Cagini, direttore della struttura complessa di Clinica Oculistica dell’azienda ospedaliera di Perugia, che lo ha ricevuto nella precedente edizione, a testimoniare simbolicamente la trasmissione di quei valori che rappresentano le motivazioni del Premio Asklepios. Insieme a lui erano presenti anche Vittorio Fiorucci, sindaco di Gubbio, e Marco Vetrulli, socio di AssoCavalieri.

La direzione dell’Usl Umbria 1 esprime la sua soddisfazione per il riconoscimento assegnato a Teresa Tedesco “perché riconosce e premia il lavoro instancabile di una professionista, che da anni quotidianamente opera con elevata competenza, passione e senso di responsabilità per garantire efficienza organizzativa e promuovere cure di qualità ai pazienti. Il premio conferito rappresenta anche un tributo all’intera Azienda sanitaria e ne testimonia l’impegno continuo verso l’eccellenza nei servizi sanitari”.

   

Nasce la rete oncologica umbra

Presidente Proietti: “Approvati i primi cinque percorsi di cura, con la nuova presa in carico stiamo cambiando davvero il modo di affrontare la malattia oncologica”

(Aun) – Perugia, 30 settembre 2025 – La Regione ha presentato oggi, nella sede di Villa Umbra, la nuova rete oncologica regionale e i primi cinque percorsi preventivi diagnostico-terapeutici assistenziali dedicati ai tumori della mammella, del polmone, della prostata, del colon e del retto. Si tratta di un modello innovativo di organizzazione e funzionamento dei servizi oncologici che intende garantire uniformità, qualità ed equità delle cure, orientando e prendendo in carico la persona malata secondo la visione del Piano oncologico nazionale 2023-2027, parte integrante del nuovo Piano socio-sanitario regionale.

All’incontro – molto partecipato da professionisti, direzioni sanitarie e associazioni – hanno preso parte la presidente della Regione, Stefania Proietti, la direttrice regionale salute e welfare, Daniela Donetti, e l’amministratore unico della Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica, Joseph Flagiello. Il rettore dell’Università degli Studi di Perugia Maurizio Oliviero ha inviato un saluto istituzionale, non potendo essere presente per impegni.

“Siamo lieti, come Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica, di ospitare e accompagnare un percorso complesso ma determinante – ha dichiarato Flagiello. Occasioni come questa hanno il valore di moltiplicare energie e competenze, ponendo basi concrete per una sanità rinnovata e più vicina alle persone. Ringrazio la presidente Proietti, la direttrice Donetti e tutti coloro che hanno reso possibile questa iniziativa”.

“Con la Rete oncologica regionale – ha sottolineato la presidente Stefania Proietti – vogliamo garantire che ogni cittadino umbro, indipendentemente dal luogo di residenza, abbia accesso agli stessi percorsi, agli stessi standard di qualità e agli stessi diritti di cura. È una rete che mette al centro la persona, sostenuta dal lavoro straordinario di professionisti, istituzioni e associazioni, e che si avvale di strumenti digitali e innovativi per rendere i percorsi più sicuri, rapidi ed equi. La rete è un investimento concreto sulla salute e sulla fiducia dei cittadini nel Servizio sanitario regionale”.

La Rete oncologica regionale, frutto del lavoro condiviso dalla direzione regionale salute e welfare con le direzioni strategiche, i professionisti delle quattro aziende sanitarie, l’Università degli Studi di Perugia e le associazioni di volontariato, rappresenta un passaggio decisivo verso il modello di Comprehensive cancer care network. L’obiettivo è integrare in modo strutturale ospedali, servizi territoriali, medicina generale e associazioni dei pazienti, rafforzando la continuità assistenziale e la prossimità delle cure.

“Elemento centrale della nuova rete sono i percorsi preventivi diagnostico-terapeutici assistenziali – ha evidenziato la direttrice Daniela Donetti – che definiscono con precisione i passaggi di presa in carico del paziente. I primi cinque percorsi adottati riguardano i tumori della mammella, del colon-retto, del polmone e della prostata. In particolare, quello dedicato alla mammella rappresenta un modello di eccellenza che integra screening, diagnosi precoce, chirurgia, trattamenti oncologici e radioterapici, fino alla riabilitazione e al supporto psiconcologico. Attraverso la rete delle Breast unit regionali (Perugia, Terni, Foligno e Città di Castello) vengono garantiti standard omogenei, volumi adeguati e continuità assistenziale”.

Accanto ai percorsi clinici, la rete punta con decisione sulla digitalizzazione. La codifica unica dei Cip (Codici identificativi di percorso) consente di tracciare l’intero iter del paziente, monitorare tempi e prestazioni e passare da una logica prestazionale a una medicina di iniziativa. Telemedicina, teleconsulto e teleriabilitazione diventano strumenti quotidiani per favorire l’integrazione delle competenze e migliorare la qualità delle decisioni cliniche.

Una delle principali novità organizzative è l’attivazione dei Polo (Punti di orientamento locale oncologico), presenti in ogni azienda sanitaria: spazi dedicati all’accoglienza e all’ascolto, con apertura prefissata e numero telefonico dedicato, presso cui il paziente con sospetta o accertata diagnosi oncologica può rivolgersi per essere preso in carico. Nei Polo operano oncologi e infermieri-case manager, in grado di programmare prestazioni, attivare i gruppi oncologici multidisciplinari e monitorare la continuità del percorso.

“Da anni chiediamo che la Rete oncologica regionale diventi davvero operativa – ha dichiarato Anna Maria Biancifiori, coordinatrice del gruppo Insieme Umbria contro il cancro. Oggi possiamo finalmente dire che si sta aprendo una fase nuova. Per la prima volta percepiamo la volontà politica di accelerare i tempi, di ascoltare i pazienti e di rendere più chiari i percorsi di presa in carico. È un segnale che riconosciamo e apprezziamo. Con una rete moderna, efficiente e uniforme, siamo fiduciosi che l’Umbria possa tornare a essere un modello di eccellenza nella cura oncologica”.

La prima sessione dell’incontro è stata dedicata all’inquadramento nazionale e regionale, alle prospettive di innovazione e alla presentazione dei primi percorsi, a partire da quello dedicato al tumore della mammella. I lavori proseguiranno domani con approfondimenti sui percorsi oncologici relativi a prostata e colon-retto e con tavole rotonde che coinvolgeranno associazioni di pazienti, stakeholder e direzioni generali delle aziende sanitarie.La Regione esprime un sentito ringraziamento a tutti i professionisti che hanno contribuito alla costruzione della rete oncologica regionale: oncologi, chirurghi, radiologi, anatomopatologi, palliativisti, medici di medicina generale, biologi molecolari, psicologi, genetisti, riabilitatori, infermieri e tutti coloro che hanno messo competenze e impegno al servizio della comunità. Un riconoscimento particolare va ai coordinatori della rete, Sergio Bracarda (coordinatore organizzativo) e Fausto Roila (coordinatore scientifico), ai responsabili delle Breast unit, ai referenti del Registro tumori umbro e alle direzioni delle aziende sanitarie e ospedaliere umbre.

“La nuova Rete oncologica regionale – ha concluso la presidente Proietti – è la dimostrazione che l’Umbria sa affrontare le sfide più complesse con un approccio moderno, partecipato e inclusivo. È una rete che unisce persone, competenze e tecnologie per offrire ai cittadini percorsi oncologici più sicuri, accessibili e umani. È un modello di sanità che guarda avanti, restando saldamente ancorato ai valori di equità e solidarietà”.

   

Piegaro, soccorsa persona caduta in un dirupo

immagine di repertorio

I Vigili del fuoco del Comando di Perugia sono intervenuti in località Piegaro per prestare supporto alle operazioni di soccorso a una persona caduta in un dirupo.
Sul posto anche personale del 118 con l’elicottero “Nibbio” e squadre del SASU.
I Vigili del fuoco hanno provveduto ad allestire la manovra di recupero ed aprire un varco per consentire il verricellamento e mediante tecniche SAF (Speleo Alpino Fluviale).

   

Acea Scuola, gli studenti dell’Umbria vincono il premio nazionale

Assegnato all’istituto “Villa Pitignano” di Perugia, il premio nazionale per le scuole primarie, messo in palio da Acea per il contest del progetto “Acea Scuola Educazione Idrica”, nato dalla collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e del Merito

La scuola primaria “Villa Pitignano” di Perugia, che ricade nell’ambito territoriale ottimale di Umbra Acque, ha aderito al progetto formativo “Acea Scuola Educazione Idrica 2024-2025”, organizzato da Acea in collaborazione con il M.I.M., aggiudicandosi il premio nazionale dedicato alle scuole primarie che hanno partecipato al contest “Alla ricerca della goccia perduta: riuso e risparmio dell’acqua”. Gli alunni della classe quarta e i loro insegnanti hanno realizzato un cortometraggio sulla tutela della risorsa idrica che ha permesso loro, in qualità di vincitori, di partecipare all’ “Acea Acqua Edu Camp”, il primo camp sull’educazione idrica che coniuga sport, gioco e formazione, offerto dal Gruppo Acea.

“Acea Scuola Educazione Idrica 2024-2025” – ricorda Acea – è il progetto formativo dedicato agli studenti delle scuole elementari e medie di sei regioni italiane, attraverso il quale 11.100 ragazzi hanno già fruito della formazione su piattaforma digitale e avuto la possibilità di visitare alcuni degli impianti, oltre 40, presenti nei territori in cui il Gruppo Acea gestisce il servizio idrico integrato.
Grande la partecipazione delle scuole della regione Umbria, nella quale operano le società idriche del Gruppo ACEA; Umbra Acque e SII, con oltre 2.400 gli studenti che hanno aderito al progetto.

A conclusione del percorso didattico gli alunni delle scuole hanno avuto la possibilità di partecipare ad un contest, con in palio due premi nazionali e sei regionali, realizzando un cortometraggio sul risparmio e riuso dell’acqua, basandosi su quanto appreso dagli educational di Acea Scuola. I vincitori si sono aggiudicati il premio “Acea Acqua Edu Camp”.

“Acea Acqua Edu Camp” è il primo camp che unisce sport ed educazione idrica. Un progetto esperienziale che coniuga sostenibilità, divertimento e apprendimento attraverso il linguaggio della vela. Un’opportunità educativa per trasmettere ai più giovani il valore dell’acqua come risorsa preziosa, promuovendo allo stesso tempo inclusione, spirito di squadra e consapevolezza civica, per formare cittadini del futuro più consapevoli e più responsabili.
Una giornata, immersa nel suggestivo specchio lacustre del Trasimeno, presso il Club Velico Trasimeno di Passignano, dove i ragazzi di Perugia, attraverso momenti di gioco, condivisione e sport, hanno imparato l’importanza della tutela della risorsa idrica e delle risorse naturali. Inoltre, i ragazzi si sono avvicinati al mondo della vela, apprendendo i fondamentali della navigazione.

“Acea Scuola Educazione Idrica” proseguirà nell’anno scolastico 2025-2026 coinvolgendo, questa volta, tutte le regioni italiane e offrendo un percorso formativo ancora più ricco di nuove tematiche legate al mondo idrico. La formazione sarà integrata con ulteriori contenuti multimediali e quiz interattivi, per coinvolgere sempre di più gli studenti in modo dinamico e divertente.

Presenti all’evento oltre ai ragazzi della scuola Villa Pitignano e i loro docenti: il Sindaco di Passignano, Sandro Pasquali; il Presidente e l’Amministratrice Delegata di Umbra Acque, Filippo Calabrese e Tiziana Buonfiglio; la Responsabile del progetto Acea Scuola, Tiziana Flaviani; l’Assessora alla Pubblica Istruzione del Comune di Perugia Francesca Tizi; per Auri il responsabile del sub-ambito idrico 1-2, Michele Mecarelli.

Il progetto ‘Acea Scuola Educazione Idrica’ rappresenta per noi di Acea un impegno concreto nella promozione della sostenibilità e della responsabilità ambientale tra le giovani generazioni” – dice Enrico Pezzoli, Amministratore Delegato di Acea Acqua – “e la partecipazione di oltre 11.100 ragazzi, delle diverse scuole italiane, dimostra l’interesse e l’efficacia di questo percorso formativo che unisce educazione, innovazione e attenzione al valore dell’acqua. Acea si adopera quotidianamente per garantire la tutela di questa importante risorsa. È fondamentale che anche le persone, a partire dai più giovani, siano coinvolte nella costruzione di un futuro più responsabile. Siamo orgogliosi di poter supportare progetti che contribuiscano a formare cittadini consapevoli e impegnati per il futuro del nostro pianeta

Il progetto Acea Scuola Educazione Idrica, del Gruppo Acea, è per noi di Umbra Acque una grande opportunità: significa accompagnare i ragazzi in un percorso che li renda cittadini consapevoli del valore dell’acqua e della sua tutela. L’acqua non è soltanto una risorsa naturale ma un bene comune che appartiene a tutti e che richiede responsabilità condivisa” – queste le parole di Tiziana Buonfiglio Amministratrice Delegata di Umbra Acque.

Siamo particolarmente orgogliosi che la Scuola Primaria di Villa Pitignano abbia ottenuto il premio nazionale: è la dimostrazione che l’Umbria sa distinguersi attraverso le sue giovani generazioni.

Questo risultato testimonia come istituzioni, gestori del servizio idrico e comunità scolastiche possano lavorare insieme per costruire un futuro più sostenibile. Umbra Acque – prosegue Buonfiglio – continuerà a investire in progetti che, come questo, coniugano formazione, innovazione e radicamento sul territorio, con la convinzione che educare i giovani significhi prendersi cura del domani

L’acqua è un bene comune e la sua tutela è una responsabilità collettiva. Con Acea Scuola siamo riusciti a trasmettere questo messaggio in modo concreto ai ragazzi che rappresentano i cittadini di domani” – ha dichiarato il Presidente di Umbra Acque Filippo Calabrese.
“La vittoria del premio nazionale da parte della Scuola Primaria di Villa Pitignano è motivo di orgoglio per Umbra Acque – prosegue il Presidente – ed è un segnale importante per l’intero territorio umbro che dimostra attenzione, sensibilità e capacità di innovazione sul tema della sostenibilità.
Questo è un traguardo che ci sprona a proseguire su questa strada, con l’auspicio che queste iniziative possano valorizzare l’impegno profuso da un soggetto gestore del servizio idrico integrato quale Umbra Acque

   

Creatività ‘al volante’: studenti del Nid di Perugia rivestono la Macan elettrica

I talenti del Nuovo istituto design si sono messi in gioco su committenza del Centro Porsche Perugia ‘wrappando’ un’auto e presentando i progetti attraverso la realtà aumentata

Da un lato il Nuovo istituto design (Nid) di Perugia con i suoi giovani promettenti talenti, dall’altro un’azienda solida, concessionaria di un marchio prestigioso e iconico di livello mondiale, il Centro Porsche Perugia: dalla collaborazione di queste due realtà è nato un progetto che ha unito didattica, creatività e mondo del lavoro: si tratta di ‘Wrap outline Porsche Macan elettrica’ ed è l’esperienza vissuta dagli studenti del primo anno di Graphic design che hanno elaborato dei progetti creativi per la realizzazione di livree personalizzate per la nuova Porsche Macan elettrica, mentre quelli del secondo anno di Product e Interior design hanno progettato un ambiente 3D in realtà virtuale per la visualizzazione, su schermo e sul visore, delle Porsche personalizzate.

I risultati di questo progetto sono stati presentati nel corso dell’evento ‘Immersive wrap’ al Centro Porsche Perugia di via Settevalli, durante il quale è stato possibile visualizzare i rivestimenti e le finiture dell’auto elaborati dagli studenti attraverso un’esperienza immersiva con il visore, ma anche analizzare i dettagli dei diversi lavori, interagendo con uno schermo touch per vedere studio e scelte stilistiche.

La collaborazione si è sviluppata nel corso dell’anno accademico 2024-2025 prevedendo diversi step, come una vera e propria committenza professionale: dopo un’attenta fase di studio ed analisi del brand e dei suoi valori, ogni studente ha realizzato un wrap coniugando stile, eleganza e sostenibilità ambientale.

“Abbiamo raccolto la proposta di Porsche – ha dichiarato il docente del Nid, Simone Scimmi –, di instaurare una collaborazione duratura che si comporrà di più progetti nel tempo. La sfida è stata anche affidare questo primo progetto a studenti del primo anno, quindi con una maturità progettuale minore rispetto a studenti del terzo, per capire come un approccio ‘puro’ riesca ad esprimere grandi concetti, qualità artistiche e grafiche. Inizialmente la proposta era rivestire una macchina reale ma questa possibilità non era fattibile in concomitanza con l’evento, quindi abbiamo trovato soluzioni attuali come la realtà aumentata. Il progetto è piaciuto e ci auguriamo abbia ulteriori sviluppi”.

“Porsche crede molto nel design, negli artisti emergenti, nell’innovazione e nell’arte – ha commentato Enrico Agamennone, responsabile marketing Centro Porsche Perugia – e su questa spinta abbiamo deciso di collaborare con il Nid per creare qualcosa di nuovo, in occasione dei 40 anni di Porsche Italia. Così, abbiamo commissionato la realizzazione della livrea di una vettura, abbiamo messo a disposizione un nostro modello e dato un brief. Le idee sono state molto interessanti e i ragazzi hanno prodotto bellissimi lavori che ci hanno colpito anche per lo sguardo fresco, fuori da quello che è il mondo automotive che conosciamo”.

   

Terni, aggrediti due infermieri al pronto soccorso

Due infermieri del pronto soccorso dell’ospedale di Terni sono stati aggrediti e hanno riportato gravi conseguenze: uno ha subito la frattura di una gamba, l’altro un trauma alla spalla. Per entrambi i sanitari la prognosi è di 30 giorni.

A darne notizia è stata l’Azienda ospedaliera, che ha ricordato come “le aggressioni al personale sanitario costituiscano un reato”.

Il primo episodio ha coinvolto un paziente quarantenne che, durante un prelievo di sangue, ha colpito con un calcio l’infermiere che lo stava assistendo, provocandogli la lesione alla spalla. L’ospedale “Santa Maria” riferisce che è stata sporta denuncia e inoltrata segnalazione all’Autorità giudiziaria.

Nel secondo caso, una donna è stata portata in pronto soccorso dalla Polizia di Stato dopo un malore accusato in questura. Durante l’accoglienza, ha colpito con un calcio un infermiere, causandogli la frattura di un malleolo. Anche in questo caso sono scattate le denunce previste.

Secondo quanto evidenziato dall’Azienda ospedaliera, questi episodi si inseriscono in un contesto regionale sempre più allarmante. I dati del Centro umbro per la gestione del rischio sanitario mostrano infatti nel 2024 un netto incremento: 207 aggressioni registrate (+37% rispetto al 2023), che hanno coinvolto 262 operatori (+46% sull’anno precedente). L’analisi segnala che il 69% delle vittime sono donne, con la fascia più colpita tra i 30 e i 39 anni. Gli infermieri risultano i più esposti (58%), seguiti dai medici (25%). La maggior parte degli episodi avviene al mattino (52%) e riguarda aggressioni verbali (76%), ma preoccupa l’aumento delle violenze fisiche (18%).

La Regione Umbria ha quindi predisposto Linee guida per la prevenzione, la segnalazione e la gestione delle aggressioni contro gli operatori sanitari e socio-sanitari. Inoltre, sta finalizzando il progetto “Umbria contro ogni genere di violenza”, con l’obiettivo di contrastare in maniera più efficace il fenomeno.

   

Arrivano tre nuovi ascensori per le scuole di Vittorio, Maravelli e Pascoli

Ottime notizie sul fronte dell’edilizia scolastica, da sempre una priorità per l’Amministrazione Carizia

Il Comune di Umbertide ha centrato un risultato di grande valore, riuscendo ad ottenere un importante finanziamento nell’ambito del bando regionale “Interventi straordinari in materia di Edilizia Scolastica – D.G.R. 29/2025”. Grazie al lavoro dell’Amministrazione, tutte le richieste presentate sono state accolte e finanziate integralmente, permettendo così l’installazione di tre nuovi ascensori a servizio delle scuole cittadine.
I lavori, che prenderanno avvio con il nuovo anno, interesseranno la scuola 
primaria Di Vittorio e i due edifici della scuola secondaria di primo grado Mavarelli e Pascoli (ex scuole medie).

Si tratta di un risultato di cui andare orgogliosi: tre domande su tre interamente finanziate, a testimonianza della serietà della progettazione e della capacità dell’Amministrazione comunale di intercettare risorse fondamentali per il territorio.
A conferma dell’eccellente esito, le domande del Comune si sono collocate 
quarta, sesta e nona su una graduatoria di ben 39 progetti presentati, garantendo così l’assegnazione integrale dei fondi.

Nel concreto, per la scuola Di Vittorio sono stati assegnati 55mila euro, con un cofinanziamento comunale pari a 15mila euro.
Per le scuole Mavarelli e Pascoli, invece, è stato destinato un contributo complessivo di 160mila euro (80mila euro per edificio), a cui si aggiunge un cofinanziamento comunale pari a 42mila euro (21mila euro per edificio).

L’intervento rappresenta molto più di un’opera edilizia: è un passo decisivo verso l’abbattimento delle barriere architettoniche e conferma la volontà dell’Amministrazione di garantire una scuola aperta, inclusiva e accessibile a tutti. Si tratta di un segnale chiaro e concreto di attenzione verso studenti, famiglie, docenti e personale scolastico che vivono ogni giorno la scuola come luogo di crescita e comunità.

Il sindaco Luca Carizia e l’assessore all’Edilizia Scolastica Alessandro Villarini hanno espresso grande soddisfazione:

“Questi sono tre interventi importanti nell’ottica dell’abbattimento delle barriere architettoniche, lavori fortemente attesi che siamo riusciti a finanziare. La scuola è aperta a tutti e tutti devono potervi liberamente accedere. Un diritto sacrosanto che vogliamo garantire”.

Grazie a questo investimento, studenti con disabilità, famiglie, personale e docenti potranno vivere pienamente l’esperienza scolastica, accedendo agli edifici in modo libero, autonomo e senza discriminazioni.

   

San Michele Arcangelo, la presidente Proietti celebra la Polizia di Stato

Ringraziamento alle forze dell’ordine per dedizione e servizio alla collettività

(Aun) – Perugia, 29 settembre 2025 – La comunità di Ponte San Giovanni si è riunita oggi nella chiesa di San Bartolomeo per la Messa solenne in onore di San Michele Arcangelo, patrono della Polizia di Stato. La liturgia, organizzata dalla Questura di Perugia, è stata presieduta da S. Ecc. mons. Ivan Maffeis, arcivescovo di Perugia–Città della Pieve, insieme al cappellano della Polizia di Stato, frate Rosario Gugliotta.
Alla celebrazione hanno partecipato la presidente della Regione Umbria Stefania Proietti, il questore di Perugia Dario Sallustio, il prefetto Francesco Zito, rappresentanti delle istituzioni civili e militari, autorità locali e numerosi cittadini, a testimonianza di un legame che unisce la Polizia al territorio e alla comunità.
Il rito liturgico ha rappresentato un momento di preghiera condivisa, che ha rinnovato una tradizione profondamente radicata. La figura di San Michele, proclamato patrono e protettore della Polizia di Stato da Papa Pio XII il 29 settembre 1949, è stata ricordata come simbolo di protezione e custodia, riferimento morale per gli operatori impegnati quotidianamente nella tutela della collettività.
“La celebrazione di San Michele Arcangelo – ha dichiarato la presidente Stefania Proietti – è stata un’occasione per esprimere a nome di tutta la nostra comunità un ringraziamento sincero alle donne e agli uomini della Polizia di Stato. Con il loro lavoro, la disponibilità e i sacrifici garantiscono sicurezza, legalità e vicinanza ai cittadini, anche nei momenti più complessi. Il loro impegno rappresenta un presidio di fiducia per le famiglie umbre e per l’intero Paese. Essere qui oggi, insieme alle istituzioni e alla comunità, significa riconoscere il valore umano e professionale di chi ha scelto di servire lo Stato con onore e generosità”.
La scelta di celebrare a Ponte San Giovanni, cuore della vita cittadina, ha voluto sottolineare il segno di apertura e vicinanza della Polizia verso la comunità, ribadendo un patto di responsabilità condivisa tra istituzioni e cittadini.