“Il bullismo non è solo un problema scolastico: è un segnale di disagio sociale”
I Consiglieri comunali Nicola Volpi ed Elena Fruganti, del Gruppo consiliare Fratelli d’Italia, hanno presentato un Ordine del Giorno per rafforzare l’azione del Comune di Perugia nella prevenzione e contrasto al bullismo e al cyberbullismo, chiedendo interventi strutturali, continui e coordinati con il mondo scolastico, educativo e associativo.
Non possiamo restare in silenzio mentre il bullismo cresce anche nelle nostre scuole, L’obiettivo di questo atto è costruire una rete educativa che non lasci soli i ragazzi, le famiglie e gli insegnanti, partendo da esperienze già sperimentate, come il progetto “No Cyberbullismo” del 2022, e ampliandole con nuove azioni concrete
dichiarano Volpi e Fruganti
L’Ordine del Giorno, depositato il 3 settembre, propone otto impegni specifici per l’Amministrazione comunale, tra cui:
l’avvio di percorsi di formazione e sensibilizzazione in collaborazione con l’USR, le scuole, i centri per le famiglie, oratori, centri di aggregazione e soggetti specializzati in disagio giovanile;
la promozione della mediazione tra pari, strumento educativo riconosciuto a livello nazionale per gestire in modo costruttivo i conflitti tra studenti;
l’istituzione di una Cabina di regia permanente tra Comune, scuole, Terzo Settore e forze dell’ordine, per monitorare e coordinare gli interventi;
la creazione di percorsi educativi personalizzati per i minori responsabili di atti di prepotenza, con attività riparative e sociali;
il potenziamento degli sportelli di ascolto e formazione per genitori, per riconoscere e gestire segnali di disagio in modo tempestivo;
azioni pubbliche di sensibilizzazione sui media locali e social, per contrastare la violenza verbale e psicologica online e offline;
infine, un impegno particolare all’educazione digitale consapevole, soprattutto alla luce dell’uso sempre più precoce e pervasivo della rete e dell’intelligenza artificiale.
Vogliamo che Perugia sia una città in grado di proteggere i ragazzi e responsabilizzare gli adulti. Il bullismo non è solo un problema scolastico: è un segnale di disagio sociale. Serve un’azione sinergica, con istituzioni, educatori, famiglie e territori uniti per prevenire e non solo curare
spiegano i consiglieri.