Nodino, Melasecche: “Obiettivo è realizzare intera opera”

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melasecche - giunta regionale (foto Basilietti)
 

L’Assemblea legislativa dell’Umbria ha discusso l’interrogazione a risposta immediata presentata dai consiglieri regionali Paola Fioroni e Stefano Pastorelli

   

All’assessore Enrico Melasecche è stata chiesta chiarezza circa le

progettualità che si attueranno, le relative tempistiche e se le stesse

progettualità risultano aggiornate e rivalutate d’intesa con Anas,

ascoltate anche le istituzioni locali allo scopo di perseguire gli auspicati

benefici per il territorio regionale e locale, il sistema viario regionale e

nel rispetto della sostenibilità ambientale.

Illustrando l’atto in Aula, Fioroni ha evidenziato che “la situazione del

traffico nella zona individuata come ‘Nodo di Perugia’ è attenzionata da

oltre 20 anni. I tratti stradali (a due corsie per direzione di marcia), per

la peculiarità del territorio che attraversano, costituito da un’alta

densità di insediamenti industriali commerciali, sono quotidianamente

congestionati dal flusso di traffico che si aggrava nelle ore di punta, in

caso di incidenti o lavori di manutenzione. Si tratta dunque di un tema

davvero nodale. Il Nodo di Perugia è un’opera importantissima per

l’intera Umbria. Nel 2001 l’intervento complessivo del Nodo era stato

inserito in delibera Cipe poi riconfermata nel 2006 nel piano preliminare su

cui la Regione ha espresso parere favorevole come i Ministeri interessati. Il

progetto del Nodo mira ad un potenziamento del sistema infrastrutturale

viario, oltre che alla separazione dei traffici locali da quelli nazionali e

alla ridistribuzione dei flussi di traffico su un sistema di arterie più

esteso e sicuro. Accanto a questi obiettivi specifici l’intervento intende

conseguire contestualmente gli obiettivi di miglioramento ambientale del

sistema urbano e periurbano perugino. Si prevede la realizzazione di una

variante alla E45 nel tratto tra la località Madonna del Piano, nei pressi

dello svincolo di Montebello, e lo svincolo di Collestrada, per uno sviluppo

complessivo di circa 7 km. La definizione del tracciato stradale approvato

dalla Delibera CIPE e recepito negli strumenti urbanistici del Comune di

Perugia e di Torgiano, è l’esito di un lungo confronto con gli Enti

preposti alla tutela ambientale e governo del territorio che ne hanno

valutato l’alternativa di tracciato migliore, sino alla definizione della

compatibilità ambientale. Il vigente Piano Regionale dei Trasporti 2014-2020

evidenzia come non sia più procrastinabile il potenziamento del tratto

Madonna del Piano – Collestrada, che di tutto l’itinerario della E45

costituisce la tratta in condizioni maggiormente critiche e tra le più

problematiche della viabilità dell’intero Nodo di Perugia considerato nel

suo complesso. La Giunta regionale ha confermato a più riprese di essere

arrivata ad una definizione della vicenda. Oggi ci sono i finanziamenti,

abbiamo un progetto quindi bisogna agire poiché Perugia e l’Umbria intera

necessitano di un’opera che fluidifichi il traffico soprattutto nella zona

in questione. Il 4 febbraio la presidente Donatella Tesei ha ribadito che

tutto è pronto per l’inizio dell’opera e che è previsto un ultimo

passaggio con la convocazione del tavolo con Anas e il sindaco di Perugia.

Recentemente è apparsa la notizia che la Regione ha autorizzato i sondaggi

geognostici per la galleria della prima tranche del Nodo di Perugia dopo che

l’Ufficio foreste (che ha la competenza sui siti di interesse comunitario

Natura 2000), ha dato parere positivo alla valutazione di incidenza

ambientale per i carotaggi utili a progettare un’unica galleria di 3,5 km,

senza soluzione di continuità, sotto la collina di Collestrada”.

L’assessore Enrico Melasecche ha risposto che “il tratto in questione

rappresenta uno dei punti più congestionati della rete nazionale, in quanto

si sovrappongono il tratto di attraversamento di lunga percorrenza, con un

numero altissimo di mezzi pesanti, con quello regionale. Le conseguenze più

evidenti sono rappresentate dalla congestione derivante dai raggiunti limiti

di capacità delle infrastrutture in questione dando luogo a frequenti

fenomeni di accodamento fino al blocco della circolazione in caso di

incidenti stradali. Le difficoltà di percorrenza si riscontrano sia nel

tempo necessario per percorrere la rete, sia per le perdite economiche e

sociali per l’incidentalità stradale, oltre che per l’impatto

ambientale. Le criticità riscontrate sono gravi anche per la difficoltà di

accesso al polo ospedaliero regionale di Perugia per gran parte della

popolazione servita. Il problema della sistemazione del Nodo di Perugia non

riguarda quindi solamente l’accessibilità al capoluogo, ma rappresenta una

criticità di livello nazionale, poiché interessa una viabilità strategica

per l’intero Paese. La direttrice E45 – E55 è ricompresa infatti, da

sempre, tra gli interventi prioritari del Paese. L’intervento originario

complessivo del Nodo di Perugia è costituito da circa 15 chilometri. Con il

termine Nodino di Perugia si intende solamente un tratto più breve. Gli

obiettivi dell’intervento consistono nel potenziamento del sistema

infrastrutturale viario, la separazione dei traffici locali da quelli

nazionali, il miglioramento della funzionalità stradale, la riduzione dei

livelli di incidentalità, la redistribuzione dei flussi di traffico su un

sistema di arterie più estese creando un sistema che garantisca la

continuità dei flussi anche in caso di criticità particolarmente rilevanti;

infine il miglioramento ambientale del sistema urbano e periurbano perugino

in particolare riferito all’inquinamento atmosferico e al rumore. In linea

con quanto previsto dalla Risoluzione di questa Assemblea legislativa,

l’Anas ha provveduto all’aggiornamento del quadro ambientale e

programmatico di riferimento volto a verificare i cambiamenti intercorsi ed

il reale stato dei luoghi. È tra l’altro in corso l’esecuzione di una

campagna geognostica e di caratterizzazione ambientale specifica, un rilievo

e studio di traffico ed una campagna di rilievo del clima acustico per

definire lo stato ante opera. Gli approfondimenti tecnici di Anas hanno

individuato all’interno della conferma del tracciato planimetrico già

approvato dal Cipe nuove soluzioni di carattere altimetrico in corso di

definizione che consentono un sostanziale miglioramento del progetto che

prevederebbe un’unica galleria senza emergenze prossime al bosco di

Collestrada, nonché ulteriori miglioramenti dal punto di vista ambientale.

Nel prosieguo della progettazione Anas definirà l’effettiva sagoma e le

modalità di scavo della galleria artificiale predigendo scelte con impatti

ambientali minori. Quindi gli approfondimenti prospettati da Anas,

informalmente discussi con gli enti territoriali, principalmente con i Comuni

di Perugia e Torgiano vadano nella direzione della Risoluzione approvata da

quest’Aula per consentire a tutti i soggetti interessati di convergere su

una soluzione migliorativa effettivamente percorribile. L’obiettivo di

questa Giunta è non solo la realizzazione del primo stralcio, ma anche di

sollecitare Anas nella progettazione della revisione progettuale dello

stralcio successivo: Madonna del Piano-Ospedale Silvestrini-Corciano. A breve

è previsto un incontro conclusivo con Anas e con i due Sindaci interessati

di Perugia e Torgiano chiamati a proporre soluzioni ulteriormente

migliorative rispetto ad opere complementari che, per legge, non possono

comunque superare il 2 per cento del valore dell’intera opera”.

Nella replica, Fioroni ha ricordato che la Risoluzione approvata

all’unanimità dall’Aula mirava ad accompagnare la Giunta nel percorso

per intervenire in maniera concertata per far sì che la progettualità del

Nodo possa rappresentare un intervento realmente attuabile per risolvere al

più presto le problematiche di un importante territorio, snodo fondamentale

per l’intera regione. Bene rivalutazione e approfondimento della

progettualità che tiene conto di aspetti migliorativi del progetto

originario”.