Nicolas Philibert a Perugia: masterclass e retrospettiva al PerSo

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Fino all’8 ottobre 2025: film da tutto il mondo, realtà virtuale, 2 categorie di concorso, anteprime per l’Italia, tanti ospiti, masterclass, progetti di formazione e un’intera città coinvolta

   

La realtà della psichiatria racconta molto delle nostre società

Philibert sarà in dialogo con Carlo Chatrian, direttore del Museo Nazionale del Cinema di Torino 

Cosa sarei diventato se a diciassette anni non mi fossi sentito attratto dal cinema?

Ogni film mi ha tenuto sveglio, vigile, mi ha messo in difficoltà e mi ha portato un’immensa gioia. Quelli che ho girato in psichiatria non fanno eccezione. Al contrario, hanno avuto un impatto sul mio modo di stare al mondo. Mi hanno sradicato, disorientato, seminato dubbi, costretto a rivedere tutti i miei schemi. Col tempo, questa instabilità è diventata imperativa per me. Ne ho fatto il carburante dei miei film. Per rivitalizzare il “mio” cinema, era necessario – è necessario – che io fossi fuori equilibrio. Stavo per dire: “in disturbo”. I tre film Sull’Adamant, Averroes & Rosa Parks e La macchina da scrivere e altri disastri nascono da qui: vagabondi, imprevisti, cresciuti come gramigna, nutriti da incontri e complicità. Portano il segno di una fiducia totale nel presente“.

E Nicolas Philibert a spiegare con queste parole di sé e del suo modo di fare cinema. Il regista francese, Orso d’Oro a Berlino nel 2023, sarà il protagonista della domenica del PerSo.

Il Perugia Social Film Festival, dalle ore 15 di domenica 5 ottobre e fino a sera, al PostModernissimo, omaggia il cinema e il lavoro di Philibert con una retrospettiva e una masterclass. Il regista, alle 19.15, sarà presente in sala in dialogo con Carlo Chatrian, direttore del Museo Nazionale del Cinema di Torino, per parlare di cinema, salute mentale e cura.

Ancora: “Sappiamo tutti che la follia è un ottimo ingrediente per il cinema di finzione: affascina, spaventa e offre possibilità narrative. Anche nel campo dei documentari, la malattia mentale è oggetto di numerosi film. I “pazzi” esercitano un vero e proprio potere di attrazione al cinema, mentre nella vita di tutti i giorni non si vuole né vederli né avvicinarli, sono stigmatizzati“.

Nicolas Philibert (1951) regista di documentari di fama internazionale, ha costruito, film dopo film, un’opera lontana dai sentieri battuti, che unisce poesia, humour, impegno e che lascia ampio spazio all’immaginazione e agli incontri. Inizia come assistente alla regia per René Allio e Alain Tanner, firmando nel 1978 La Voix de son maître, che suscita ampi dibattiti politici. Il suo cinema, fondato su uno sguardo discreto e partecipe, esplora comunità e istituzioni, dando voce a mondi spesso invisibili. Nel 2023 riceve l’Orso d’oro alla Berlinale con Sur l’Adamant, consacrando un percorso che ha reso il documentario uno strumento di conoscenza, ascolto e umanità. I film Averroès & Rosa Parks‬ La macchina da scrivere e altri disastri che saranno proiettati al PerSo, completano la trilogia – avviata con Sur L’Adamant – sul disagio psichico Nénette, film pluripremiato del 2010 che il PerSo ripropone al pubblico.

La proiezioni di domenica, in contemporanea, interessano anche il cinema Méliès, con tre film, dalle ore 15, in gara per il PerSo Award.

E domenica, dalle 16 in via della Viola, spazio alla realtà virtuale con AntropizzazioneLa quarta rassegna di realtà virtuale del PerSo presenta una selezione di lavori che, attraverso un uso originale della tecnologia, ma con una marcata preservazione della narrativa cinematografica attraverso la variabile del tempo, offrono al fruitore dell’esperienza forti suggestioni sull’impronta dell’essere umano sul pianeta, attraversando talvolta la distopia, ma con una speranza ancora accesa verso il futuro. A cura di Valentina Noya, vicepresidente dell’Associazione Museo Nazionale del Cinema e produttrice di Notte Americana srl.