Morto il professor Del Favero, “maestro” di medicina a Perugia

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Foto: Ansa

“Esempio di etica e onestà” ricorda professor Roina

   

È morto all’età di 84 anni il professor Albano Del Favero, una delle figure storiche della medicina a Perugia.

“Ne è stato una pietra miliare” ha detto all’ANSA il professor Vincenzo Talesa, direttore del Dipartimento di Medicina e chirurgia dell’Università degli Studi di Perugia.

“Un maestro di scienza ma anche di vita, di etica e di onestà per il quale il paziente veniva prima di tutto” ha sottolineato il professor Fausto Roila, suo allievo e direttore della Struttura di Oncologia medica nonché direttore della Scuola di specializzazione dell’Ateneo.
Del Favero, in pensione da una decina d’anni, ha guidato a lungo la clinica medica dell’ospedale di Perugia, venendo considerato erede di Larizza e Grignani. “Una persona di scienza e di grande umanità” ha ribadito Talesa.

“Il professor Del Favero è stato anche un farmacologo clinico di fama internazionale, pubblicando i suoi lavori su prestigiose riviste” ha detto ancora il professor Roila. “Ha insegnato un metodo scientifico per valutare l’efficacia dei farmaci ha aggiunto. Per lui i pazienti venivano prima di tutto e di tutti” ha concluso il professor Roila.

Il Comune di Perugia si unisce al dolore del mondo della medicina per la scomparsa del Prof. Albano del Favero, mancato all’affetto dei suoi cari nella giornata di ieri, 14 marzo, all’età di 84 anni.

Del Favero, molto conosciuto in città, è stata una delle figure storiche della medicina perugina: per tanti anni direttore della clinica medica dell’ospedale di Perugia, ha ricoperto anche altri prestigiosi incarichi tra cui quello di direttore del dipartimento di medicina clinica e sperimentale dell’Università degli studi di Perugia, nonché di rappresentante umbro nella commissione unica del farmaco ed in Aifa.

Farmacologo clinico di fama internazionale, tanto da aver pubblicato i suoi studi nelle principali riviste mediche, Del Favero era stato insignito nel 2013, a seguito del collocamento in quiescenza, dal Comune di Perugia di un baiocco.

“Con la sua scomparsa – sottolinea il sindaco Andrea Romizi – se ne va un pezzo di storia della medicina perugina: è stato, infatti, un grande uomo di scienza che ha sempre messo la salute dei pazienti al centro della sua attività e dell’impegno professionale”.

L’Amministrazione comunale si stringe alla moglie Maria, al figlio Marco, alle nipoti Martina, Sara e Giulia, agli amici e parenti tutti.

Il funerale si terrà giovedì 16 marzo alle 10 presso la chiesa di Casaglia.