Massa Martana: tutti in bici elettrica alla scoperta del territorio

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In sella alla bici elettrica per visitare in maniera insolita Massa Martana. L’appuntamento è per domenica 14 giugno in piazza Umberto I alle ore 10. L’evento è patrocinato dall’Amministrazione Comunale e organizzato dall’associazione CTA ECOBIKE. Il tour prevede la visita guidata della Chiesa di S. Maria in Pantano, dell’Abbazia e delle vicine Catacombe di Villa S. Faustino, per far poi ritorno in centro; il tutto per la durata di circa due ore. La quota di partecipazione, che comprende l’assicurazione, il tour guidato con visita ai citati monumenti, è di 18 euro a persona ; per prenotazioni e per maggiori informazioni è possibile contattare gli operatori ai numeri: 340/254846, 349/ 0642786, 329/ 3649951 o scrivere alla mail info@ecobikeitalia.it

Cenni storici dei luoghi che saranno visitati

Santa Maria in Pantano Secondo una leggenda locale, la chiesa è stata edificata, nel V secolo sui ruderi di un edificio o di un tempio pagano della Civitas Martana.  Di notevole interesse architettonico è l’abside, scandita esternamente da ampie arcate che richiamano motivi in uso nell’area veneta. Annesso alla chiesa fu poi costruito un monastero, gestito dai monaci benedettini che bonificarono e resero fertile la località, spesso inondata dal torrente Tribbio, come chiaramente indica il toponimo in pantano. La facciata della chiesa non è allineata con la strada moderna, bensì con il vecchio tracciato della Via Flaminia che corre più a destra.

Abbazia di Villa San Faustino L’abbazia di San Faustino, una delle più interessanti della zona, venne edificata sui ruderi di una villa romana. La chiesa, dedicata a San Faustino, probabilmente discepolo e confessore del vescovo della Civitas Martana San Felice, e l’attiguo monastero, furono edificati dai monaci benedettini, sulla tomba del Santo. La facciata presenta un’architettura di stile lombardo, purtroppo alterato dalla recente costruzione del portico antistante; della struttura originaria resta una bella trifora con colonnine marmoree.

Catacombe di Villa San Faustino Nascoste tra campi di grano e casolari, si trovano le uniche catacombe cristiane in Umbria, costruite probabilmente dalla comunità cristiana del vicus, che si sviluppò molto presto e che fu senz’altro molto numerosa (nella Catacomba sono state individuate oltre 300 sepolture). Dal 1948 il nome  delle catacombe è legato alla memoria di San Faustino; proprio in quell’anno infatti vennero ritrovate, nella abbazia omonima poco distante da qui, le sue ossa.  Le catacombe, furono in parte interrate, dopo l’abbandono di questo tratto della Flaminia, e  rimasero sconosciute fino al ‘600; sappiamo da una lettera del nobile Giuseppe Mattei, di Todi, datata 1691, che il luogo viene nominato come “grotta traiana”, e la sua descrizione è alquanto suggestiva: “Si entra tra le fauci di un grande scoglio di travertino, bisognando alquanto curvarsi e portarsi anco il lume, perché si va al buio. Dentro, dopo che si è discesi, si trovano tre strade sotterranee tutte scavate con lo scalpello…”.