Magione, presentata l’edizione 2022 de “La Congiura al Castello”

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Nella seconda metà di luglio piece teatrale, cene d’epoca e mostre da sold out

   

Uno spettacolo multisensoriale che, nel Castello di Magione, è pronto a coinvolgere lo spettatore in una rappresentazione teatrale itinerante, una cena d’epoca e una mostra d’arte davvero singolare. Una vera e propria esperienza totalizzante, già praticamente sold out, l’edizione 2022 de “La Congiura al Castello” che dal 19 al 23 luglio e dal 26 al 30 luglio proietterà nel XVI secolo i partecipanti consentendo loro di rivivere, gustare e ammirare gli eventi passati alla storia come la “Congiura di Magione”, ordita dal Cardinale Orsini ai danni di Cesare Borgia, ormai inarrestabile nella sua conquista del Centro Italia. L’evento, organizzato dal “CRAL Domenico Cancelloni”, insieme alla Compagnia Teatrale Magionese e al Castello di Magione, verrà ancora una volta ospitato tra le stesse mura in cui prese forma il disegno dei congiurati, regalando una location d’eccellenza capace di restituire sensazioni e atmosfere inedite.

All’incontro di presentazione sono intervenuti Simona Cancelloni, presidente del “CRAL Domenico Cancelloni”, organizzatore dell’evento; Fabio Cancelloni, presidente di Cancelloni Food Service S.p.A., main sponsor dell’evento insieme a Netlog; Paolo Trippini, chef segnalato dalla Guida Michelin e Ambasciatore del Gusto Italiano, che si è occupato dello studio e della creazione del menu; e Luciano Loschi, presidente dell’Accademia Piante Spontanee, che ha coadiuvato lo chef nella selezione delle erbe spontanee umbre di stagione. Le istituzioni sono state invece rappresentate dal Consigliere regionale Eugenio Rondini e da Vanni Ruggeri, Assessore alla Cultura del Comune di Magione. Durante l’incontro gli intervenuti hanno tutti ricordato come, dopo lo stop dovuto all’emergenza pandemica, ci sia bisogno di eventi di qualità, che possano riqualificare non solo la struttura storica del Castello di Magione, ma anche un intero territorio, inventando, o meglio scoprendo, una tradizione che possa parlare al presente con il linguaggio del passato.

Anche in questa edizione il complotto del 1502 sarà inscenato dalla Compagnia teatrale magionese guidata da Giampiero Frondini che, con i suoi sessant’anni di esperienza e il grande merito di aver fondato la compagnia teatrale professionista più antica della regione, restituirà al pubblico un avvincente connubio tra storia e fiction, conducendolo in un immersivo percorso multisensoriale. In cui non mancherà sodisfazione per olfatto e palato grazie alle pietanze rielaborate da Paolo Trippini, segnalato dalla Guida Michelin e Ambasciatore del Gusto Italiano, che si è immerso nell’atmosfera del tempo per rielaborare alcuni ingredienti tipici, capaci di esprimere l’essenza autentica dell’Umbria. Nel menu, ispirato all’arte della caccia, trovano spazio il grano saraceno, coltivato nei secoli passati ma riscoperto in Valnerina e diventato Presidio Slow Food; la segale, per la cui produzione l’Umbria si distingue tra le altre regioni d’Italia; lo zafferano e le erbe spontanee del territorio, selezionate in sinergia con Luciano Loschi, presidente dell’Accademia Italiana Piante Spontanee, come amaranto, aglio orsino, spinacino selvatico e portulaca: tutti prodotti che richiamano un passato di autosussistenza, ma anche un futuro di sostenibilità e riscoperta.

Partecipare a questo originale evento offre anche la possibilità di ammirare la mostra “L’altra Congiura” di Giorgio Lupattelli. Partendo dagli scatti dei vari personaggi protagonisti della rievocazione storica, l’artista ha realizzato 16 tavole in pittura digitale, capaci di rappresentare l’incastro tra i vari piani spazio-temporali su cui è articolato lo spettacolo e di creare un mondo onirico e surreale, in cui tutti i personaggi sono inscenati in luoghi-non luoghi arricchiti da elementi prelevati dalla storia dell’arte contemporanea e dall’iconografia propria dell’artista.

Per info e prenotazioni: email info@congiura.it – telefono 348/3065019.