Lega Ambiente premia la USL 1 per il servizio pubblico dedicato agli animali in città

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Mentre procedono i controlli  attivati negli ultimi mesi dagli enti preposti per la verifica del rispetto delle normative per il benessere degli animali, per l’Umbria arrivano anche notizie rassicuranti. Nel V rapporto Lega Ambiente “animali in città” Perugia si pone tra le migliori città italiane in termini di performance delle amministrazioni pubbliche e servizi che migliorano la convivenza con i propri animali e con quelli liberi nell’ambiente. In particolare su un campione di 149 aziende sanitarie, la USL Umbria 1 si pone al settimo posto nella valutazione complessiva dei servizi offerti al cittadino su 73 aziende che hanno risposto al questionario. Il fiore all’occhiello, che dimostra la bontà del lavoro svolto, è rappresentato dalle adozioni dei cani ospiti del Canile comunale sanitario di Perugia (a Collestrada) gestito in collaborazione con l’ENPA, il cui progetto finalizzato all’adozione è stato ormai consolidato dal personale della USL Umbria 1 e dei veterinari del progetto “Randagiamo”, realizzato (dal 2010) in collaborazione con la responsabile del Laboratorio di Etologia e Benessere Animale (LEBA) del Dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Università di Perugia Silvana Diverio. “Nel 2015 su 789 cani catturati perché trovati vaganti sul territorio di Perugia e comuni convenzionati – spiega Stefania Mancini, responsabile del servizio di Igiene Urbana e Prevenzione del Randagismo della USL Umbria 1 –  per 344 è stato rintracciato il proprietario e quindi sono stati restituiti. Dei restanti 236 ben 205 sono stati dati in adozione a privati, dopo un percorso di addestramento volto a valorizzare i lati positivi del cane e il suo rapporto con l’uomo (progetto regionale Randagiamo). Ciò consente una definitiva permanenza nella famiglia che lo adotta evitando una serie di problemi dovuti alla difficoltà di inserimento. Questo lavoro, insieme a quello svolto degli operatori dell’ENPA  nel canile rifugio di Collestrada, fa sì che il numero delle presenze dei cani nei canili diminuisca drasticamente, con una contestuale riduzione della spesa di mantenimento e un notevole aumento di benessere per i cani. Il canile infatti – ricorda la dottoressa Mancini –  deve essere solo un punto di passaggio per i cani catturati, che non devono trascorrervi tutta la vita, ma devono trovare una casa ed un padrone a cui far compagnia”. “Sono otto gli operatori sanitari e sette i volontari    – aggiunge Stefania Mancini – che da anni lavorano in piena sinergia per migliorare la qualità del servizio.  Lo scorso  22 aprile, peraltro, dopo una serie di interventi di ristrutturazione e manutenzione della struttura, è tornato a funzionare regolarmente anche il  servizio ambulatoriale a  Bastia Umbria, che utilizziamo per effettuare interventi di sterilizzazione, per mettere i microchip ai cani e per interventi di primo soccorso”. Il rapporto Lega Ambiente “animali in città”, pubblicato in versione integrale sulla home page del sito www.uslumbria1.gov.it, descrive le soluzioni attente al benessere animale, al rispetto della civile convivenza e alle diverse esigenze dei servizi pubblici offerti al cittadino e ai suoi animali d’affezione, nel rispetto dell’economicità, dell’efficienza e della qualità da parte delle amministrazioni comunali e delle aziende sanitarie. Inoltre può essere consultato per avere importanti informazioni per migliorare la convivenza con i nostri animali. Ad esempio vi sono molte pagine, documentate con schede e foto, sulle piante che possono recare gravi danni se ingerite….e così si può scoprire che anche l’ortensia e l’edera possono essere tossiche per il  cane.