Lavoriamo per adeguare gli spazi: riaprire le scuole a settembre è la priorità

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Foto: Corriere dell'Umbria

Lavoriamo per adeguare gli spazi: riaprire le scuole a settembre è la priorità. La nota del Vice Sindaco Gianluca Tuteri

“Dobbiamo lavorare il più alacremente possibile per adeguare gli spazi scolastici e garantire la riapertura di tutte le scuole nel mese di settembre, mettendo al bando gli inutili allarmismi”.

   

Questo l’appello lanciato dal vice sindaco ed assessore alle politiche scolastiche Gianluca Tuteri all’indomani della pubblicazione sulla rivista internazionale “Science”, e poi sulla stampa nazionale, di una notizia che conferma quanto da lui sostenuto ormai da tempo: non è preoccupante relativamente al contagio covid-19 il ruolo degli scolari che frequentano asili, elementari e scuole medie inferiori.

“Si tratta di un dato incontrovertibile di cui occorre definitivamente prendere atto, agendo di conseguenza. Ora è il momento, quindi, di lavorare per la riapertura delle scuole nel mese di settembre, sgombrando il campo da paure ed allarmismi infondati. Va considerata, per l’effetto, scellerata l’idea di non riaprire le scuole. I bambini durante il lockdown hanno sofferto a beneficio degli adulti alla stregua del piccolo scrivano fiorentino di deamicisiana memoria; non possiamo approfittarci della nota resilienza dei giovani perché anch’essa ha un limite”.

Il 29 giugno scorso – ricorda Tuteri – durante una riunione in sala dei Notari alla presenza di tutti i presidi delle scuole comunali di Perugia il vicesindaco introdusse l’incontro leggendo la sua relazione dal titolo “rischio d’impresa”. La formazione dei giovani – sosteneva Tuteri in tal sede – è l’impresa più importante che la società si trova a gestire insieme a quella della cura dei suoi cittadini. In ogni azione è implicito un rischio, ma il rischio di diffusione del contagio da covid-19 da parte dei ragazzi sta obnubilando le menti dei nostri governanti.

“Purtroppo gli epidemiologi, che fanno parte dei comitati tecnici scientifici di supporto alle decisioni del Governo, hanno uno sguardo miope sugli studi scientifici, in particolare quelli che indicano chiaramente come i bambini siano estremamente riottosi a contrarre il covid e non risultano mai essere il caso indice in nessun raggruppamento grande o piccolo che sia. Se non si parte da questo presupposto, se non si ragiona in termini di scienza ma solo per suggestioni e timori, criteri evidentemente non consoni a comitati scientifici, non si misurerà mai con coscienza e consapevolezza il danno che il “fuoco amico” del lockdown scelto per proteggerci ha prodotto sullo sviluppo dei nostri ragazzi e, soprattutto, non verranno mai assunte quelle decisioni, ad esempio la completa riapertura delle scuole, che sono prioritarie per i nostri ragazzi, le famiglie e la società in generale. Proprio in vista della riapertura di settembre – conclude Tuteri – sono in corso in questi giorni una serie di incontri tra rappresentanti dell’Amministrazione comunale, dirigenti scolastici e istituzioni a diverso titolo coinvolte (asl, ecc.) per mettere a punto tutte le azioni utili per garantire una puntuale ripresa dell’attività scolastica; in particolare l’attenzione si sta concentrando sui temi delle mense, dei trasporti e dei bambini “speciali”.