E’ andato in scena il 4 e 5 aprile 2025
“Il ritorno a casa” (The Homecoming) è un’opera teatrale del drammaturgo britannico Harold Pinter portata in scena per la prima volta il 3 giugno 1965 all’Aldwych Theatre di Londra dalla Royal Shakespeare Company e che è stato rappresentato al Teatro Comunale dell’Accademia di Tuoro sul Trasimeno.
L’opera ha avuto un enorme impatto culturale ed è stata messa in scena in tutto il mondo, ricevendo critiche e interpretazioni diverse grazie alla sua ambiguità.
Considerata una delle opere più importanti e rappresentative di Pinter, il dramma è un esempio perfetto del suo stile enigmatico, caratterizzato da dialoghi frammentati, tensioni sottintese e dinamiche di potere psicologiche.
L’opera dipinge un quadro crudo e realistico della violenza in tutte le sue forme, offrendo uno spunto di riflessione sulle dinamiche familiari e sulle radici profonde di comportamenti distruttivi.

Trama
L’opera è ambientata interamente nel soggiorno di una casa londinese, dove una famiglia composta da uomini vive in un clima teso e ostile. La trama si sviluppa intorno al ritorno di Teddy, il figlio maggiore, che arriva dall’America con la moglie Ruth. La loro visita scatena dinamiche di potere inquietanti e profondamente disturbanti tra i membri della famiglia: Max, il padre autoritario e violento; Sam, lo zio mite; e i fratelli Lenny e Joey, rispettivamente manipolatore e aspirante pugile. La relazione tra Ruth e gli uomini della famiglia diventa il fulcro della pièce, con Ruth che assume gradualmente un ruolo di potere. Sovvertendo le dinamiche tradizionali di genere e famiglia, Ruth sfida le convenzioni della femminilità e del ruolo della donna nella società.

L’opera non offre giudizi chiari o soluzioni, lasciando il pubblico in uno stato di incertezza. I dialoghi, spesso carichi di pause significative e non detti, creano un’atmosfera di tensione costante, che rende lo spettatore partecipe di un senso di disagio.

La psicologia è complessa, multilivello e intrisa di ambiguità. Harold Pinter crea un microcosmo familiare che riflette le dinamiche umane universali, mettendo in scena un dramma che esplora i temi del potere, dell’alienazione, della violenza e della sessualità con profondità e originalità.
Il dramma mette in scena una famiglia disfunzionale dominata da relazioni di potere, manipolazione e conflitti non detti. Questa tematica è ancora molto presente nella società contemporanea, dove spesso i rapporti familiari sono segnati da tensioni e giochi di potere.
La violenza nell’opera non è solo fisica, ma soprattutto psicologica. Non ci sono “buoni” o “cattivi”. Ciascun personaggio mostra tratti sia di vittima che di carnefice, riflettendo la complessità della natura umana.
“Il ritorno a casa” è ancora oggi un’opera di grande attualità per diversi motivi e Pinter, con il suo teatro dell’assurdo e le sue atmosfere minacciose, continua a essere un autore profondamente rilevante, capace di parlare anche al pubblico di oggi.
