Il procuratore capo ha spiegato cos’è il concetto di imputabilità, art.85 del codice penale dei minori
Rendere consapevoli i ragazzi delle proprie azioni nella vita di tutti i giorni. Come rispettare il prossimo a scuola, anche al di fuori dell’ambiente scolastico, nel contesto familiare e, in generale, nelle relazioni interpersonali. Oltre a fargli capire quali sono i rischi ai quali possono andare incontro usando i social network in maniera irresponsabile. Sono state queste le tematiche affrontate durante un incontro pubblico, rivolto agli studenti delle prime e seconde classi dell’Istituto tecnico economico – tecnologico e professionale IIS e industriale Spagna-Campani, che si è tenuto, martedì 14 maggio, all’Istituto per sovrintendenti della Polizia di Stato Rolando Lanari di Spoleto.
Una vera e propria lezione, impartita dal procuratore capo della Repubblica al Tribunale per i minorenni dell’Umbria, Flaminio Monteleone, che è riuscito, attraverso esempi concreti di fatti al vaglio della sua giurisdizione, a catturare l’attenzione delle ragazze e dei ragazzi presenti. Due ore di dibattito dal titolo “La consapevolezza dell’azione”, promosso dal Siap (Sindacato italiano appartenenti polizia) Umbria, in collaborazione con il Lions club di Spoleto, durante il quale il magistrato Monteleone si è anche soffermato sull’articolo 85 del codice penale dei minori, che definisce imputabile chi ha la capacità di intendere e di volere. In altre parole, i minorenni di 14 anni possono essere denunciati, perché a questa età scatta l’imputabilità penale e possono rispondere dei reati commessi. “Esiste un’opinione diffusa sia tra i minori che tra i genitori – ha sottolineato il procuratore – che non si è mai responsabili, che si può fare quello che si vuole, senza appunto essere chiamati a risponderne. E, invece, è importante essere consapevoli e riflettere bene, perché a ogni azione corrisponde una conseguenza e il rischio è quello di sporcarsi la fedina penale”. Fra i vari argomenti affrontati, che si tramutano poi in reati: baby gang, cyberbullismo, bullismo, sextortion, texting, rapine, estorsioni, adescamento minorile, sexting, pedopornografia online.
Al convegno hanno partecipato anche Giacomo Massari, segretario provinciale del Siap Perugia, e Alceo Mancini, presidente del Lions club di Spoleto.