Da ‘I potenti al tempo di Giorgia’ a ‘Umbrie. Luoghi, personaggi, storie e leggende’: a Castiglione del Lago c’è Isola del libro Trasimeno

389

A Palazzo della Corgna alle 16.30, sabato 18 maggio caffè letterario con Luigi Bisignani e Paolo Madron, domenica 19 con Mino Lorusso

   

L’Isola del libro Trasimeno torna nel fine settimana con due nuovi caffè letterari a Castiglione del Lago, entrambi a Palazzo della Corgna alle 16.30. Sabato 18 maggio sono attesi Luigi Bisignani e Paolo Madron, autori del libro ‘I potenti al tempo di Giorgia’, edito da Chiarelettere, nell’incontro moderato dal giornalista Riccardo Marioni.

Nel volume i due scrittori raccontano la traiettoria politica di Giorgia Meloni, la donna che da giovane militante delle sezioni della destra romana è arrivata fino alla presidenza del Consiglio, prima donna in Italia a ricoprire questo ruolo. Giorgia Meloni ha fondato un partito, ha vinto le elezioni nel 2022 e ha imposto una nuova classe dirigente. Luigi Bisignani e Paolo Madron, nel loro libro, svelano cosa succede all’interno dei palazzi del potere, i retroscena, i complotti, i patti più stretti più o meno alla luce del sole per accaparrarsi le poltrone migliori nei ministeri, nei Consigli di amministrazione delle partecipate e nelle segreterie.

Domenica 19 maggio, poi, si torna in una ‘dimensione regionale’ con ‘Umbrie. Luoghi, personaggi, storie e leggende’, scritto dal giornalista Mino Lorusso ed edito da Gambini. L’autore incontrerà il pubblico nell’appuntamento moderato dal giornalista Riccardo Regi, seguendo i temi contenuti nel libro. Si affronterà il rapporto tra Dante Alighieri e l’Umbria, attraverso gli affreschi del Duomo di Orvieto e la prima immagine iconografica del Purgatorio, scoperta a Todi negli anni Ottanta del Novecento; e poi ancora si parlerà delle imprese calcistiche del Tavernelle di Angelo Moratti, prima tappa della nascita a Milano della Grande Inter di Helenio Herrera, della liberazione degli ebrei da Isola Maggiore e della storia della piccola comunità di Polino, che dopo cinquecento anni mantiene intatte le proprie tradizioni pugliesi.