Fondo FSC, Massimo Monni: “Perugia dimenticata”

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Il candidato sindaco per Perugia Merita critica la ripartizione dei fondi, che premia Terni: “C’è poco da esultare per il nostro capoluogo di regione”

   

 

“Dov’è finito lo sviluppo economico di Perugia? Non ce n’è traccia, ma d’altro canto si è pensato di investire massicciamente su quello di Terni”.

Il candidato sindaco per Perugia Merita, Massimo Monni, è critico sulla ripartizione del FSC – Fondo per lo sviluppo e la coesione prevista dall’accordo di programma siglato nei giorni scorsi a Bastia dai Presidenti del Consiglio, Giorgia Meloni, e della Regione Umbria, Donatella Tesei.

A conti fatti Monni sottolinea che su un totale di 210 milioni destinati all’Umbria, gli interventi che riguardano direttamente la città di Perugia ammontano a circa 15 milioni, di cui 5 per la riqualificazione della Rocca Paolina, 4 per quella dell’ex Cinema Turreno e oltre 3 milioni per il BRT, il Bus Rapid Transit. Intanto l’area di Terni dall’accordo incassa circa 40 milioni.

“E’ incredibile – afferma Monni – che in quello è stato definito un patto che mette le imprese al centro, a Perugia non venga finanziato nulla per lo sviluppo economico e le imprese, quando a Terni si investiranno 15 milioni per un piano di rilancio strategico del Polo Chimico ed ulteriori 17 milioni sono stati destinati alla riqualificazione del polo scientifico e didattico di Pentima. Sorvoliamo pure sull’operazione di facciata della presidente Tesei – incalza il candidato sindaco di Perugia Merita – che ha chiesto alla Meloni uno sforzo ulteriore per aiutare la nostra città capoluogo, quando i progetti da finanziare sono stati scelti dalla Regione stessa. Piuttosto, credo che ci sia poco da esultare per le risorse ottenute quando in questa importante partita FSC Perugia non ha toccato palla, o quasi”.