Emergenza Ucraina: regione attiva programma straordinario di interventi per i profughi ucraini in età prescolare, scolare e universitari

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Agabiti: “Umbria in prima linea, fino a 350 mila euro per accogliere e integrare gli studenti provenienti dalle aree del conflitto”

   

È in corso di avvio in Umbria un programma straordinario di accoglienza della popolazione ucraina, colpita dalla grave emergenza umanitaria conseguente agli eventi bellici. La Regione ha attivato misure straordinarie a beneficio dei profughi provenienti dalle terre interessate dal conflitto con l’obiettivo di garantire loro l’accesso immediato ai servizi essenziali alla persona, nonché la possibilità, per la popolazione in età prescolare e scolare, di usufruire dei servizi educativi all’infanzia e dell’istruzione, secondo una logica di integrazione ed inclusione con la popolazione locale.

  Nel dettaglio, si tratta di due interventi. Il primo volto all’inclusione ed integrazione dei profughi in età prescolare e scolare nei servizi socioeducativi all’infanzia e nei programmi didattici delle Istituzioni scolastiche dell’Umbria, primarie e secondarie, attraverso la fornitura dei supporti didattici necessari e di quelli di carattere psicologico e per la mediazione linguistica, nonché servizi specifici per soggetti con disabilità. Il secondo rivolto ai profughi studenti universitari, con l’obiettivo di inclusione ed integrazione degli stessi nei percorsi dell’offerta formativa dell’Università degli studi di Perugia e dell’Università per Stranieri, nonché delle altre Istituzioni dell’istruzione terziaria equiparata al livello universitario operanti in Umbria, con fornitura di servizi, mediante le strutture del diritto allo studio universitario, quali alloggio, ristorazione e similari, nonché l’erogazione di un sussidio di carattere straordinario.

  “L’Umbria – dichiara l’Assessore regionale dell’Umbria all’Istruzione e al Diritto allo Studio, Paola Agabiti – vuole concretamente fare la sua parte in questo tragico momento che affligge la popolazione ucraina, sconvolta e devastata da una guerra atroce e da un’invasione armata totalmente ingiustificata. È insita nella nostra storia e nell’anima degli umbri la vocazione ad offrire asilo e ad affermare una reale presenza di fronte a chi soffre e ha bisogno. A tal fine, come Giunta ci siamo immediatamente attivati – sottolinea – al fine di garantire accoglienza e fornire immediato e concreto supporto a coloro che fuggono dal conflitto, lasciando dietro di sé tutta la loro vita, i loro beni e abbandonando le loro occupazioni, il loro lavoro e, per i più giovani, i loro studi. In quest’ottica abbiamo attivato sin da subito misure straordinarie di inclusione ed integrazione, in particolare per la popolazione studentesca”.

“La disponibilità di risorse prevista dalla nostra Regione, grazie al programma di interventi per gli studenti ucraini – spiega l’Assessore Agabiti – ammonta complessivamente a 350 mila euro. Fino a 200 mila euro, a valere sul bilancio regionale di previsione 2022/2024, per gli interventi destinati ai profughi in età prescolare e scolare e da assegnare ai Comuni e alle Istituzioni scolastiche statali interessate, sulla base del fabbisogno manifestato. Ulteriori 150 mila euro, a valere nell’ambito della disponibilità finanziaria del bilancio di previsione 2022/2024 dell’Agenzia per il Diritto allo Studio Universitario dell’Umbria, destinati all’integrazione dei profughi studenti universitari nei percorsi formativi accademici delle Università umbre, oltre che alla fornitura dei servizi essenziali quali vitto, alloggio e assistenza socio-sanitaria”.

  “Non dobbiamo mai avere la tentazione di pensare che ciò che ci circonda sia un problema solo degli altri – conclude l’Assessore – I problemi, i conflitti, gli esodi di massa, le tragedie della storia che oggi affliggono le nostre vite, sono problemi di tutti, che ci chiamano ad una assunzione di responsabilità verso chi è oggi vittima di tali sciagure. Con la speranza che questa comunità di intenti contagi i popoli a fare tesoro dei propri errori e delle proprie cadute”.