Economia: “Così rilanciamo l’Umbria dopo il Covid”. Nasce l’associazione no profit «Circuiti del diritto» per sostenere la ripresa dell’enogastronomia e dell’occupazione nella terra del turismo slow
Creare circuiti virtuosi di eccellenza per sostenere la ripresa del turismo e dell’occupazione nell’Umbria duramente colpita dalla pandemia da coronavirus. Nasce con quest’obiettivo l’associazione no profit «Circuiti del diritto» istituita per tutelare il settore agroalimentare e turistico della nostra regione. Il team, composto dalla presidente Elisabetta Torzuoli affiancata dalle colleghe avvocatesse Helenia Ercoli e Paola Frezzini, dall’enologo Giulio Scattolin, dall’agronomo Alessio Torzuoli e dal commercialista Luca Primieri, intende portare avanti un progetto capace di promuovere e diffondere la conoscenza dei nostri migliori prodotti fuori dai confini. Valorizzare, dunque, quanto più possibile, il Made in Umbria enogastronomico, stimolando la creazione di network tra produttori di qualità e strutture ricettive attraverso lo studio delle normative europee, nazionali e regionali.
«Il progetto è stato sviluppato nel momento peggiore del Covid – spiega la presidente dell’associazione che si è formalmente costituita il 27 gennaio -. Si pone l’obiettivo ambizioso non soltanto di recuperare il terreno perso sul fronte del turismo ma anche quello di creare nuovi canali di visitatori attratti dal nostro vino, dall’olio e dalla birra Made in Umbria».
Le nuove tecnologie aiuteranno anche a contenere gli sprechi in un’economia sostenibile e circolare. Tra gli obiettivi di «Circuiti del diritto»,