“Dubai val bene una messa, in nome della sostenibilità. Ma 17 persone negli Emirati, a spese della Regione Umbria, sono davvero troppe”

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Nota del gruppo del Partito Democratico

“Dopo i tripli salti mortali a cui ci ha abituato il segretario della Lega, Matteo Salvini, anche in Umbria è arrivato il tempo di scendere a più miti consigli e tornare su posizioni più serie e responsabili. La sostenibilità è una cosa importante e seria, qualcosa di più di un’operazione di marketing territoriale”.

   

Lo dichiarano i consiglieri regionali del Partito democratico. Gli esponenti dell’opposizione, facendo riferimento alla missione della Regione Umbria negli Emirati Arabi, sottolineano la propria

“soddisfazione nell’apprendere che la Regione Umbria si candida, come si legge in una presentazione ufficiale, ad essere il ‘laboratorio italiano della sostenibilità; un ecosistema di sviluppo economico che unisce mondo del lavoro, impresa, istituzioni, atenei, ricerca e innovazione, qualità della vita, cultura, design, sport e creatività’. Dopo due anni e mezzo di governo della Regione, la Giunta capitanata dalla Presidente Tesei ha fatto in modo che la svolta venisse annunciata in grande stile. Volando a Dubai con 17 persone al seguito e rimborsi per 90 mila euro, così da poter gridare al mondo intero che la destra umbra, d’ora in poi, punterà sulla sostenibilità ovvero si impegnerà a realizzare il perno del programma della sinistra riformista ed ecologista”.

I consiglieri Pd rimarcano che

“la sostenibilità ambientale può essere la cifra di una nuova stagione di sviluppo, a partire dall’utilizzo delle risorse del programma Next Generation EU destinate per il 40% proprio alla transizione ecologica. Ora spetta alla presidente Tesei e all’assessore regionale Fioroni, dimostrare che si è pronti a fare davvero sul serio, mettendo in campo azioni utili a coniugare gli obiettivi ambientali con quelli sociali, evitando che i costi della transizione pesino sulle persone più fragili e che il rilancio passi da politiche dannose per l’ambiente. Non possiamo però che rilevare come l’esordio non sia stato così coerente, rispetto alla svolta ecologista promossa della Tesei. Per una tavola rotonda della durata di due ore, a due giorni dalla chiusura dell’Expo, si è mossa fino a Dubai una carovana di persone davvero imponente, che, salvo rarissimi casi, avrebbe potuto essere ugualmente utile portando il proprio contributo dall’Umbria con l’ausilio delle tecnologie della comunicazione, senza bruciare inutilmente carburante e risorse regionali”.

Dal Gruppo del Partito democratico ricordano che

“qualche anno fa, in occasione dell’inaugurazione della mostra dedicata a Burri presso il Guggenheim Museum di New York, autorevolissimi influencer scrissero che ‘più di una presenza di spessore, quella della Regione Umbria (la delegazione era di tre persone) sembrava essere stata soprattutto una piacevole scampagnata istituzionale’. In attesa dei riscontri sull’efficacia della manifestazione e delle carte della missione organizzata da Sviluppumbria, non ce la sentiamo di dire altrettanto, forse un po’ per stile ma soprattutto perché, questa volta, Dubai val bene una messa. Se celebrata davvero in nome della sostenibilità”.