“Disavanzo in sanità da 243 milioni: destra disastrosa”

283
 

Nota del gruppo del Partito democratico all’Assemblea legislativa dell’Umbria

   

“Ammonta a 243 milioni e 500mila euro di disavanzo, distribuiti nei conti delle aziende sanitarie e ospedaliere dell’Umbria, il buco della sanità che la destra al governo ha lasciato in eredità. Un dato impressionante, che conferma la strabiliante capacità della già presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, di creare voragini nei bilanci delle amministrazioni che è chiamata a gestire”.  

Così in una nota il gruppo del Partito democratico all’Assemblea legislativa dell’Umbria, commentando “il lavoro dell’Advisor esterno scelto per l’analisi dei conti della sanità, che nei giorni scorsi ha concluso il proprio operato”.

“La verifica della situazione dei conti della sanità, quell’operazione verità che la destra ha deriso, spaventata dal risultato che poteva uscirne – spiega il gruppo Pd – è la testimonianza che gli allarmi che abbiamo lanciato nel corso degli ultimi anni erano più che giustificati e che la sanità, che rappresenta l’80 per cento del bilancio regionale, è stata gestita con incapacità e pressappochismo nell’ultima legislatura. A   muovere la destra, per cinque anni, è stato solo l’obiettivo di radere al suolo il lavoro di anni, che aveva reso l’Umbria regione benchmark per servizi e prestazioni. Così, dal 2019 al 2025 la sanità è passata dall’attivo al passivo, la mobilità è diventata passiva, favorendo l’esodo degli umbri verso altre regioni e non essendo in grado di attirare altri dalle regioni limitrofe. E la gestione della pandemia, situazione senza dubbio straordinaria, non può certo essere la scusa per una gestione caotica e schizofrenica, durante la quale sono scappati dall’Umbria una ventina di direttori, spaventati dal caos di una sanità a trazione Lega”.

“Gli umbri e le umbre – continuano i consiglieri regionali Pd – hanno toccato con mano il precipitare della sanità umbra, l’abisso della  mancanza dei servizi, dell’assenza di una sanità territoriale e dello smantellamento di presidi. Il tutto senza una programmazione e un benché minimo miglioramento dell’assistenza di ciascuno. A questo disavanzo, poi, si affianca un altro regalo della destra al governo nazionale, quei tagli chiamati ironicamente ‘contributi’, che toglieranno all’Umbria 40 milioni nei prossimi tre anni. Gradualmente dunque cade la maschera elettorale che la destra aveva indossato, quella cortina di fumo che li voleva far vedere come capaci e inattaccabili. La realtà è ben altra, i numeri lo dicono e certificano l’incapacità della destra di governare”.