“L’Assessore Morroni ha poco da festeggiare: le modifiche alla legge sulle acque minerali no tutelano i lavoratori”

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“L’Assessore Morroni ha poco da festeggiare: le modifiche alla legge sulle acque minerali no tutelano i lavoratori”. La nota del Consigliere regionale del PD, Fabio Paparelli

“La conferenza stampa celebrativa convocata in queste ore dall’assessore regionale all’Ambiente, Roberto Morroni, appare a ben vedere del tutto fuori luogo. Basta infatti andare oltre le apparenze e leggere tra le righe per capire che le modifiche apportate alla legge sulle acque minerali dell’Umbria sono del tutto insoddisfacenti, per la parte relativa alla tutela dei lavoratori già impiegati nel processo produttivo e non forniscono garanzie nemmeno sulla permanenza delle strutture produttive sul territorio regionale. Non aver accolto gli emendamenti presentati dal sottoscritto sui temi in questione non è un atto di chiusura ed arroganza verso il PD ma verso le richieste dei sindacati e dei lavoratori del settore”.

   

Lo afferma il portavoce delle opposizioni Fabio Paparelli (Pd), facendo riferimento alle modifiche normative varate ieri dall’Assemblea legislativa dell’Umbria.

“Trovo paradossale che un intervento legislativo in un settore così importante per l’economia regionale, per l’ambiente, per il lavoro e per la tutela delle risorse primarie – sottolinea Paparelli – sia stato portato avanti organizzando una partecipazione del tutto simbolica e di maniera, senza che le indicazioni emerse dai sindacati durante il percorso partecipativo siano state in concreto recepite. Nemmeno nel percorso d’Aula tali indicazioni hanno trovato spazio: gli emendamenti che chiedevano, infatti, il riconoscimento di premialità nel bando di gara alle aziende che assicurano la clausola sociale e la continuità produttiva in loco sono stati respinti con un atteggiamento di impermeabile chiusura ad ogni contributo che non fosse in linea con le scelte dell’assessore. C’è dunque ben poco da festeggiare ed è delle mancate tutele alle maestranze e ai siti produttivi che Morroni dovrebbe dedicare il proprio autocelebrativo confronto con i media regionali”.