Disturbi alimentari: “Le istituzioni più vicine ai malati e alle loro famiglie”

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Disturbi alimentari: “Le istituzioni più vicine ai malati e alle loro famiglie”. La nota della Senatrice Pavanelli (M5s)

   

Di seguito riportiamo la nota della Senatrice del Movimento 5 Stelle Emma Pavanelli

“La pandemia da Covid, ha influito in modo significativo sulla qualità di vita di tutti i cittadini, a partire dalle nuove generazioni. Durante il primo lockdown, anche in Umbria sono aumentati i casi di disturbi alimentari addirittura del 30% e, cosa ancor più preoccupante, l’età si è abbassata a 10-11 anni con una maggiore diffusione del disturbo nella popolazione maschile. È il quadro che emerge a livello nazionale dall’analisi preliminare sui dati epidemiologici dei disturbi del comportamento alimentare promosso dal ministero della Salute e attuato dalla Regione Umbria. La metà delle nuove segnalazioni riguarda la bulimia nervosa e da marzo sono quintuplicate le chiamate al numero verde SOS disturbi alimentari. È molto importante prevenire l’insorgere della malattia anche attraverso un sopporto che si sviluppi all’interno delle istituzioni scolastiche e creare dei canali di ascolto/formazione di genitori, insegnanti e medici pediatrici capaci di comprendere sin dall’insorgenza dei primi campanelli di allarme. La maggior parte dei comuni italiani aderiscono ad iniziative per sensibilizzare e di aiuto concreto ai pazienti di disturbi alimentari e alle loro famiglie. È questo il senso dell’ordine del giorno mosso dal capogruppo del M5s al Comune di Perugia Francesca Tizi  che, però, è stato bocciato dalla maggioranza. Grave che la giunta Romizi non comprenda l’importanza di ordini del giorno come questo. Le istituzioni pubbliche, a tutti i livelli di governo, hanno il dovere di intervenire per offrire ai malati ed ai loro familiari una via d’uscita”.