Deruta abbraccia Faenza

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Deruta Dedica questa edizione al Comune di Faenza, il cui sindaco, Massimo Isola, è presidente di Aicc, e agli altri comuni alluvionati

   

Torna il buongiorno più cult di Deruta: il 20 e 21 maggio, con una anteprima domani, venerdì 19 maggio, andrà in scena “Buongiorno Ceramica”, in Piazza dei Consoli, al Museo Regionale della Ceramica e all’ex Granaio!

L’evento, giunto alla IX edizione, fa parte del circuito nazionale dell’Associazione Italiana Città della Ceramica ed è organizzato dal Comune di Deruta.

Questa edizione è dedicata a Faenza che fa parte del circuito dell’Associazione Italiana Città della Ceramica e a tutti gli altri comuni devastati dall’alluvione.

Deruta si presenterà come un grande museo a cielo aperto delle eccellenze locali, laboratori per grandi e bambini, dimostrazioni e persino il diploma “Ceramisti per un Giorno”! Ai bambini che vorranno cimentarsi nella modellazione della ceramica e nella pittura verrà donato anche uno zainetto di Time Travel Box, per poter vivere l’avventura più bella nei musei di Amelia, Bettona, Bevagna, Cannara, Cascia, Deruta, Marsciano, Montefalco, Spello (aderenti alla rete di Terre e Musei), Trevi e Umbertide.

Tre giorni alla riscoperta e valorizzazione della ceramica artistica e artigianale, tra antiche tradizioni e nuove sensibilità, nei luoghi in cui la creatività è nata e si è sviluppata. Con le aperture straordinarie di botteghe ceramiche, musei, visite guidate, mostre, laboratori, attività per bambini, performances, incontri e musica!

Siamo molto vicini a Faenza e agli altri Comuni alluvionati – commenta il sindaco Michele Toniaccini – ed esprimiamo piena solidarietà. Sono in stretto e continuo contatto con il presidente di Aicc, massimo Isola, con il direttore Giuseppe Olmeti e siamo colpiti dalla devastazione in atto”.

Quanto all’evento di Deruta, “nonostante tutti i ceramisti siano colpiti dall’emergenza i n corso in Emilia Romagna, c’è pieno fermento e operosità”:

“Le nostre botteghe sono aperte, i nostri Maestri ceramisti con grande sapienza portano avanti tradizione e identità, nel segno dell’innovazione e della contemporaneità. Con la capacità di reinterpretare i grandi insegnamenti del passato”.

Un’edizione che si presenta con importanti novità, fra cui la possibilità di conquistare il diploma di “Ceramista per un giorno”, con attività laboratoriali.

Torna l’iniziativa “Deruta 12 Maestri”, volta a ricordare grandi artisti scomparsi nell’arco dell’ultimo decennio, è dedicata al professor Claudio Monotti.

L’Amministrazione comunale ha, infatti, voluto ricordare quanti hanno lasciato un segno artistico nel territorio, in virtù dell’impegno profuso in vita e che oggi resta a esempio per le generazioni presenti e future. Uno spaccato della storia artistica di Deruta che fa parte della sua memoria e che è in continuo dialogo con la contemporaneità.

“E’ con grande onore che ospitiamo la mostra di Claudio Monotti – commenta il sindaco – cui mi legava un’amicizia profonda e un affetto reciproco. Una persona dallo straordinario valore non solo artistico, ma anche umano, custode di importanti valori che, nella sua carriera da professore del Liceo artistico, ha saputo trasmettere ai suoi allievi. Tante le opere realizzate, fra tutte le formelle votive al Santuario della Madonna del Bagno, molte delle quali sottratte al patrimonio comune e poi ritrovate. Monotti rappresenta una icona della nostra tradizione artistica, un maestro d’arte, di valori e umanità”.

Dodici maestri, fra artigiani, ceramisti, insegnanti, pittori, scultori, sperimentatori: Fernando Calzolari, Angelo Ficola, Antonio Folichetti, Franco Lamincia, Antonio Margaritelli, Romano Mazzini, Claudio Monotti, Umberto Nicolini,   Francesco Sberna, Gianfranco Segoloni, Romano Ranieri, Raffaele Tarpani.

Claudio Monotti

Nasce a Roma nel 1930, risiede a Deruta dal 1950. Nel 1953 si diploma presso l’Istituto Statale d’Arte di Perugia nella sezione di Ceramica.

Dal 1953 al 1963 ha svolto il compito di direttore tecnico in due fabbriche importanti di Deruta.

Nel corso della sua carriera ha affiancato la produzione artistica all’insegnamento; infatti dal 1963 al 1989 è stato docente di Decorazione Ceramica presso l’Istituto Statale d’Arte “Alpinolo Magnini” di Deruta.

Durante gli anni di insegnamento si rese protagonista di un’importante impresa: il rifacimento degli ex-voto rubati nel Santuario della Madonna del Bagno.

Nel 1980, in un doppio furto, furono asportate 241 mattonelle votive dal santuario; una metà degli ex-voto furono rinvenuti a più riprese, mentre 125 di questi rimasero irreperibili.

A seguito del restauro delle mattonelle ritrovate, nel 1987 realizzò delle copie di quegli ex-voto non recuperati.

Ha partecipato alle più importanti mostre e concorsi nazionali e internazionali, ottenendo successi e riconoscimenti.

Claudio Monotti, in occasione del 50esimo del Liceo Artistico di Deruta, scrisse: “Negli anni di insegnamento ho creduto che l’alfabeto di base per ogni allievo fosse la conoscenza tecnologica della materia e l’esperienza pratica. La ricerca di ciò che nei secoli Deruta ha prodotto: oggetti arcaici, lustro ad impasto in riduzione, rivestimenti pavimentali, ex-voto in ceramica, ecc. si è affiancata all’approfondimento tecnologico nell’uso di smalti affioranti, mat, lucidi, di fabbricazione più recente”.

Un’altra mostra che apre in anteprima Buongiorno Ceramica è Incontrinterra, aperta dal 19 al 21 maggio prossimi, al Granaio, in Piazza Cavour 1.

A cura di Giorgio Bonomi e organizzata da freemocco a.p.s., l’esposizione presenta sette artisti: Tonina Cecchetti, Renza Sciutto, Hedi Robin Kennedy, Bruno Ceccobelli, Andrea Fogli, Massimo Luccioli, Attilio Quintili, che usano la terra cotta come materiale per i loro lavori.

“Si tratta – afferma il curatore – di artisti di diversa età, di differente poetica e tecnica, ma tutti con una notevole esperienza nazionale ed internazionale alle spalle, uniti dall’uso dello stesso materiale e dal fatto che appartengono all’ambito dell’arte, e nel caso presente, alla scultura. Si potrebbe dire che tutti questi artisti cercano di evocare dalla materia trattata un forte senso di spiritualità che può essere rintracciata nelle modalità operative, nei contenuti simbolici espressi, nelle intenzionalità comunicative. Le opere, pur nella loro diversità, a cominciare dalla collocazione (alcune a parete, altre su basi, altre ancora a terra), offrono uno spaccato omogeneo della scultura in ceramica dei nostri tempi e, per alcuni aspetti, evidenziano il Genius loci di ciascuno, che la globalizzazione non ha del tutto cancellato e che può ancora indicare la varia provenienza. Una mostra, dunque, che pone ancora una volta Deruta al centro non solo della ceramica artigianale ma anche della scultura in terra cotta e che la porta a travalicare gli stessi confini nazionali”.

Orari di apertura mostra: 11/13 a.m. – 16/19 p.m.