Dalla Regione ingenti risorse a supporto del rilancio dell’agricoltura

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Dalla Regione ingenti risorse a supporto del rilancio dell’agricoltura L’assessore Morroni illustra al tavolo verde il pacchetto degli interventi per rafforzare il comparto: ecco i quattro assi strategici

“La Regione mette in campo un pacchetto di interventi per rafforzare l’agricoltura umbra, la sua capacità di produrre reddito e di competere sui mercati, con quattro assi strategici: digitalizzazione, qualità, aggregazione e semplificazione burocratica. E nell’immediato, in questa grave fase legata all’emergenza sanitaria, mette a disposizione risorse significative e garanzie in aggiunta alle misure nazionali per assicurare liquidità alle aziende, una priorità vitale”.

   

Lo ha sottolineato l’assessore regionale all’Agricoltura, Roberto Morroni, che questo pomeriggio ha condiviso con i componenti del Tavolo Verde, riunito in videoconferenza, l’insieme degli interventi predisposti dall’Assessorato e nei giorni scorsi già oggetto di un primo confronto con i rappresentanti del mondo agricolo e agroalimentare.

“Il nostro impegno – ha detto – va innanzitutto nella direzione di dare un supporto in termini economici al settore, attraverso le risorse del Programma di Sviluppo Rurale, accelerando le istruttorie. Nonostante la fase di lockdown dovuta all’emergenza sanitaria del Covid-19, la Regione ha già messo in campo azioni per fronteggiare lo stato di scarsa liquidità delle imprese agricole. Tra queste, l’accelerazione dell’istruttoria delle domande di pagamento delle misure a superficie dell’annualità 2019 e quelle degli anni pregressi che ancora non erano state pagate per diversi motivi. Entro la fine di giugno – ha aggiunto – se si riuscirà a sbloccare anche le annualità pregresse, potranno essere liquidate oltre 5.700 domande per circa 53 milioni di euro. A questo scopo, la Regione ha chiesto ed ottenuto dall’organismo pagatore dell’Agea il rafforzamento della struttura regionale con 7 unità per svolgere l’istruttoria delle domande da liquidare”.

“Le aziende agricole – ha detto ancora Morroni – potranno poi presentare la domanda di pagamento per l’anno 2020, a conferma dell’impegno, entro il 15 giugno di quest’anno per le misure a superficie del PSR (M8.1-M10-M11-M13-M14-M15). Ciò potrà consentire il pagamento, entro novembre 2020, dell’anticipo richiesto che si stima essere di almeno 27 milioni di euro”.

“Infine, per favorire continuità nell’azione a tutela dell’ambiente e sostenere le imprese in questo difficile momento economico – ha proseguito l’assessore – la Regione ha deciso di aprire tutte le misure a superficie del Programma di Sviluppo rurale 2014-2020 per l’anno 2020 le cui domande di sostegno potranno essere presentate entro il 15 giugno di quest’anno. Ciò consentirà di acquisire un consistente numero di domande da poter pagare a partire dal prossimo anno con le risorse del budget della futura programmazione 2021-2027”.

“Con la proposta di modifica del piano finanziario del Psr che presenteremo alla Commissione Europea – ha spiegato inoltre l’assessore regionale – intendiamo riallocare le risorse su misure basilari per la nostra agricoltura, quali quelle per gli investimenti, i sistemi di qualità, la crescita delle filiere lattiero-casearia, del nocciolo e del settore oleicolo-oleario, il benessere animale, l’insediamento di giovani agricoltori, velocizzando così il finanziamento di domande già utilmente in graduatoria o aprendo bandi per nuove annualità”.

“Accanto al pacchetto degli interventi di sostegno alle imprese – ha detto l’assessore – stiamo lavorando su altri due piani: un’azione complementare che va a rafforzare i provvedimenti del Decreto liquidità del Governo nazionale, per dare a tutte le imprese la copertura assoluta della garanzia e soprattutto a un programma che guarda aldilà della fase emergenziale, per la crescita del settore e del sistema economico dell’Umbria”.

“Gli obiettivi di questo programma – ha specificato – potranno essere raggiunti con quattro assi portanti: la digitalizzazione, intesa come processo di innovazione; la qualità come tratto distintivo e valore aggiunto dell’intera produzione; l’aggregazione, per superare la polverizzazione delle imprese e la frammentazione degli obiettivi, per aumentare la capacità di stare sul mercato e la competitività, infine la semplificazione burocratica per agevolare e velocizzare i processi di sviluppo”.