“Cittadini del Lago preoccupati per possibile mancanza del medico a bordo del 118”

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“Cittadini del Lago preoccupati per possibile mancanza del medico a bordo del 118”. La nota di Squarta (FdI-Presidente assemblea legislativa) e di Briziarelli (Lega)

“Sto ricevendo segnali di preoccupazione da cittadini di Passignano sul Trasimeno per una situazione che vedrebbe la mancanza del medico a bordo del servizio del 118”.

   

Così Marco Squarta (FdI-presidente Assemblea legislativa).

“Siccome la preoccupazione in tal senso viene anche evidenziata da alcuni rappresentati istituzionali locali, credo sia opportuno che la Giunta regionale, nell’eventualità che queste notizie corrispondano al vero, intervenga con solerzia per chiarire questa spiacevole situazione. Il servizio sanitario territoriale, soprattutto in questo periodo, non solo non può essere per nessun motivo ridimensionato, ma anzi va potenziato su tutta l’area del Trasimeno. La presenza del medico all’interno del soccorso 118 accresce la sicurezza di cittadini, ed in questi mesi anche delle migliaia di turisti che stanno ritornando nella nostra regione. Oltretutto l’area del Trasimeno rappresenta una delle mete privilegiate del turismo mondiale. Per questo non possiamo permetterci alcun ridimensionamento di quei servizi che rappresentano la garanzia di livelli di sicurezza essenziali. La salute e la tranquillità delle persone  devono rappresentare una priorità assoluta per ogni livello istituzionale”.

Questa, invece, la nota del Senatore Luca Briziarelli (Lega.

“Inaccettabile qualsiasi riduzione di servizio 118 al Trasimeno in piena stagione turistica. Come Senatore, come ex Amministratore e come cittadino ritengo inaccettabile qualsiasi taglio di personale non solo alle postazioni 118 di Passignano del Trasimeno, come comunicato dalla Asl del territorio con determina 90643 a partire dal prossimo 16 giugno, ma anche della postazione di Castiglione del Lago e Città della Pieve. La motivazione che sta alla base del provvedimento parla di gravi carenze di personale, ma questa soluzione è da respingersi con forza, sotto tutti i punti di vista, perché è in contrasto con le linee ormai consolidate da oltre vent’anni, che riconoscono nel periodo estivo la piena e assoluta necessità di garantire tale servizio in considerazione del quasi milione di presenze di turisti italiani e stranieri concentrate nel comprensorio nei mesi estivi. Senza considerare che a queste si aggiungono anche le centinaia di migliaia di turisti che si trovano al Trasimeno per escursioni di un giorno. Nessuno nega il problema, ma confidiamo che la direzione aziendale che si è sempre rivelata attenta alle esigenze di tutte le aree territoriali dell’Asl Umbria 1, sappia trovare i giusti equilibri attingendo ad altre risorse presenti in quantità significativa ad esempio nell’alta Umbria, in un periodo così particolare quale quello estivo che per il Trasimeno è il più importante. Siamo certi che una eguale sensibilità sia manifestata anche dalla Presidente Tesei e dall’assessore Coletto che più volte hanno sottolineato l’esigenza di individuare soluzioni di buonsenso che tengono conto delle peculiarità dei singoli territori”.