Città di Castello: il turismo rurale sdoganato alla Mostra Nazionale del Cavallo

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Il Turismo rurale è strategico per il settore nell’intero Paese: è quanto è emerso dalla prima edizione del Salone del Turismo Rurale che si è tenuto a Città di Castello, nell’ambito della Mostra Nazionale del Cavallo fino a domenica. Il Piano Strategico del Turismo 2017/2020 non è stato ancora ufficialmente presentato (lo sarà il prossimo 14 settembre), ma già si sa che contiene linee di indirizzo specifiche per la salvaguardia e la valorizzazione di quella che è stata definita l’Anima Verde del paese. D’altro canto, il turismo rurale, con tutto il suo bagaglio di cultura, tradizioni, storia, natura, sostenibilità, gusto, ben sintetizza il concetto che dell’Italia hanno i turisti, soprattutto all’estero. Un nuovo stimolo, dunque, per le istituzioni e gli operatori economici a lavorare insieme per “vendere” al meglio l’identità e l’unicità che caratterizza l’Italia e per la quale la prima edizione di Eco Natura è stato un importante momento di confronto e di scambio di buone pratiche. E proprio mentre alla Fattoria Autonoma Tabacchi andava in scena il Salone, giornalisti e tour operator internazionali, arrivati in Umbria per l’occasione, hanno potuto conoscere di persona le numerose relato locali e la loro offerta turistica. Nella prima giornata del salone, infatti, circa 62 buyer e 120 seller si sono incontrati per un confronto diretto tra domanda e offerta di turismo rurale. Nei giorni successivi, i buyer -provenienti da Usa, Spagna, Francia, Belgio, Olanda, Germania, Austria, Svizzera, Regno Unito- hanno visitato strutture ricettive del territorio, facendo esperienza diretta e suggestiva della qualità dell’offerta regionale.

“E’ stato particolarmente importante – ha detto Marco Citerbo, AD di MC Marketing Consulting e ideatore del Salone – che operatori del settore e stampa specializzata potessero rendersi conto di persona che l’Umbria è tranquillamente visitabile in questo periodo post terremoto. Il Salone è stata un’opportunità anche in questo senso, oltre come occasione di riflessione sul tema, un’occasione che finora non c’era.”